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mercoledì 21 novembre 2012

VINCENTE MA INDIGESTO, ABRAMOVICH ESONERA DI MATTEO

E otto. Dopo Ranieri, Mourinho, Scolari, Grant, Hiddonk, Ancelotti e Villas Boas, anche Roberto Di Matteo è stato esonerato da Roman Abramovich. Il magnate russo (una sorta di Zamperini con più soldi) ha dato il benservito al tecnico italiano dopo la sconfitta a Torino contro la Juventus che si aggiunge ad un periodo tutt’altro che positivo per il Blues.
In realtà la sensazione è che Di Matteo, nonostante le rassicurazioni, era un dead man walking. Già a giugno Abramovich voleva affidare la squadra a Guardiola ma i successi in FA Cup e soprattutto in Champions League hanno di fatto costretto il proprietario dei Blues a confermare Di Matteo.
Dopo un inizio di stagione molto positivo la squadra si è persa per strada (4 sconfitte, 2 pareggi e solo 2 vittorie di cui nessuna in Premier League, il ruolino di marcia dell’ultimo mese) e Abramovich, che non aspettava altro, ha esonerato l’unico tecnico che lo scorso maggio aveva incidentalmente realizzato il suo sogno (o forse dovremmo chiamarla ossessione) di alzare la Champions League con la generazione dei Terry, dei Lampard, dei Cech, dei Drogba che ha fatto grande il Chelsea.

Il sogno di Roman rimane Guardiola. Abramovich spera di convincerlo ad accettare una sua offerta per la prossima stagione. Ma non è detto che Guardiola voglia davvero venire al Chelsea.
Lavorare per Abramovich, infatti, è un impegno ad alto rischio, come hanno scoperto in parecchi colleghi del "Pep". Da quando il russo ha comprato il club londinese, infatti, sulla sua panchina si sono avvicendati, in otto anni, otto allenatori. E Abramovich ha dimostrato impazienza anche verso coloro, come Mou e Ancelotti, che lo hanno ripagato con i risultati più soddisfacenti. Né ha dimostrato gratitudine verso Di Matteo, arrivato quasi per caso ma capace di dargli il trofeo a cui teneva di più, la Champions. Il fatto è, osservano i commentatori inglesi, che Roberto non gli è mai piaciuto, né come carattere, né come stile di gioco: Abramovich ha ritenuto che la vittoria in Champions sia stata ottenuta in modo fortunoso e rocambolesco, ha atteso sino a fine giugno per rinnovargli il contratto, non gli ha mai manifestato simpatia e sostegno.
Aspettando Guardiola, sulla panchina londinese è arrivato un altro spagnolo: Rafa Benitez, che torna a sedere su una panchina prestigiosa dopo la parentesi poco fortunata sulla panchina dell’Inter che lascio dopo aver conquistato un Mondiale per Club. E guarda caso, tornerà appena in tempo per prendere parte a un altro Mondiale per club, quello del 2012. Sperando di durare un po’ di più rispetto agli ultimi suoi predecessori…

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2 commenti:

Theseus ha detto...

Bé, dopo le ultime prestazioni era abbastanza improbabile che Di Matteo rimanesse al suo posto. Considerando anche che non era particolarmente amato da Abramovich.
Anzi mi meraviglio che sia durato così tanto.

Anonimo ha detto...

I think that the decision to exempt Di Matteo was right. The Italian coach has never met Abramovich. And many Chelsea fans were not happy with him.