ITALIA-MALTA 2-0
5' Destro - 93’ Peluso
ITALIA (4-3-1-2): Buffon; Cassani, Barzagli, Bonucci, Peluso; Marchisio, Pirlo, Nocerino; Diamanti (1' st Insigne); Destro (37' st Giovinco), Osvaldo (24' st Pazzini). A disp.: De Sanctis, Sirigu, Acerbi, Maggio, Ogbonna, Giaccherini, Poli, Verratti, Borini. C.t.: Prandelli
MALTA (4-4-1-1): Hogg; Borg, Dimech, A.Agius, Muscat; Herrera, Sciberras, Briffa, Bogdanovic (24' Cohen); Schembri; Mifsud. A disp.: Haber, Gauci, Caruana, Azzopardi, Bajada, R.Fenech, Camilleri, P.Fenech, E.Agius, Barbara. C.t.: Ghedin
Arbitro: Munukka (Fin)
Prandelli è stato di parola. Aveva promesso che non ci sarebbero state goleade e così è stato. L’Italia infatti porta a casa i tre punti ma non brilla di certo e anzi è proprio Malta, allenata da Pietro Ghedin (allenatore in seconda dell’Italia dal 1996 al 2004), a fare un figurone.
Il commissario tecnico abbandona il 3-5-2 di stampo juventino e si affida al 4-3-1-2 con Diamanti trequartista dietro la coppia romanista Destro-Osvaldo.
Ed è proprio l’attaccante cresciuto nell’Inter a portare in vantaggio l’Italia dopo appena 5 minuti. Lancio lungo di un superlativo Marchisio per Destro che irrompe in area e piazza il pallone alle spalle del portiere Hogg. Il presagio che la partita possa finire con un risultato rotondo si spegne ben presto perché gli azzurri si accontentano del vantaggio minimo e si addormentano. I ritmi si abbassano, l’Italia non attacca, Malta non si scopre. Ne esce fuori una partita noiosa e soporifera.
Neanche gli ingressi di Insigne, Giovinco e Pazzini nella ripresa svegliano l’Italia che trova il 2-0 solo a tempo scaduto con Peluso sugli sviluppi di un calcio d'angolo, abile a colpire di testa sorprendendo il disattento portiere avversario.
L'Italia batte 2-0 Malta ma l'aspetto più preoccupante è l'assoluta mancanza di gioco e di idee. A centrocampo e in fase di costruzione i ragazzi di Prandelli sono sembrati confusi e poco precisi negli ultimi 16 metri. Il gioco latita, Pirlo è in una serata "no" e solo lo juventino Marchisio ha dato idea di essere veramente in palla.
E’ preoccupante come l’Italia di Prandelli abbia imboccato uno strano percorso di involuzione rispetto a qualche mese fa. Il ct azzurro aveva portato una ventata di novità, di gioco, di spettacolo. Avevamo riscoperto il piacere di guardare le partite della Nazionale e di tifare per i colori azzurri. Questa Nazionale è una lontanissima parente di quella e anzi, come già facevo notare venerdì scorso, somiglia più all’Italia scialba e deludente dell’epoca lippiana.
Spetta al nostro ct capire dove e come apportare delle correzioni. Siamo solo all’inizio della fase di qualificazione. Di tempo per rimediare ce n’é. Ma la rotta va cambiata fin da subito. Per evitare un'altra disfatta sudafricana e ripetere la bella prestazione dell’Europeo Polacco-ucraino. Sono passati solo tre mesi ma sembra già un’eternità.
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4 commenti:
Un gol in sospetto fuorigioco e uno nato da un angolo che in realtà era fallo di mano di Pazzini. (Non) Chiamatela Italjuve…
Questa involuzione della nostra Nazionale é davvero preoccupante. Soprattutto se consideriamo che i giocatori sono più o meno gli stessi.
Allora ho scelto bene... Meglio guardare un bel film su Sky.
Ciao Entius. :)
LeNny.
Decisamente LeNny. A parte che ieri sera qualsiasi cosa era meglio di Italia-Malta.
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