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mercoledì 27 giugno 2012

BUON PORTOGALLO MA IN FINALE VA LA SPAGNA BRUTTINA

EUROPEI 2012 – Semifinale
PORTOGALLO-SPAGNA 2-4 d.c.r. (0-0 al 120')
SEQUENZA RIGORI: Xabi Alonso (S) parato, Moutinho (P) parato, Iniesta (S) gol, Pepe (P) gol, Piqué (S) gol, Nani (P) gol, Sergio Ramos (S) gol, Bruno Alves (P) traversa, Fabregas (S) gol.

PORTOGALLO (4-3-3): Rui Patricio; Joao Pereira, Pepe, Bruno Alves, Coentrao; Moutinho, Veloso (dal 1’ s.t.s. Custodio), Meireles (dall’8’ s.t.s Varela); Nani, Hugo Almeida (dal 36’ s.t. Nelson Oliveira), C. Ronaldo. (Eduardo, Beto, Quaresma, Ricardo Costa, Rolando, Ruben Micael, Miguel Lopes, Hugo Viana). All.: Paulo Bento.
SPAGNA (4-2-3-1): Casillas; Arbeloa, Piqué, Sergio Ramos, Jordi Alba; Busquets, Xabi Alonso; Silva (dal 15’ s.t. Jesus Navas), Xavi (dal 41’ s.t. Pedro), Iniesta; Negredo (dall’8’ s.t. Fabregas). (Valdes, Reina, Albiol, Javi Martinez, Juanfran, Torres, Mata, Llorente, Cazorla). All.: Del Bosque.
ARBITRO: Cakir (Tur) .

E’ la Spagna la prima finalista di Euro 2012. Le Furie (anzi direi le Furiette) Rosse riescono a battere solo ai rigori un Portogallo molto compatto e ben disposto in campo che avrebbe meritato sicuramente la finale.
Poche le occasioni nei primi 45 minuti. Un destro di Arbeloa da dimenticare. Una conclusione alta di Iniesta poco prima della mezz'ora. Di poco a lato, invece, il sinistro rasoterra di Ronaldo. Per il resto, qualche buona intenzione ma gioco bloccato, con zero voglia di rischiare.
Nella ripresa va ancora peggio con la partita che si addormenta col passare dei minuti. Si va ai supplementari. L'unico brivido nel primo supplementare lo procura Iniesta, piatto destro a botta sicura, miracolo di Rui Patricio. Il Portogallo arretra ulteriormente, concedendo qualche occasione agli avversari. Ma il risultato non si sblocca e si va ai rigori.

Rui Patricio e Casillas si esaltano subito su Xabi Alonso e Moutinho, poi tutti a segno. Ramos imita Pirlo col "cucchiaio" (e chissà se domani i nostri giornalisti esalteranno il difensore spagnolo come è stato fatto con Pirlo). Fino a Bruno Alves che colpisce la traversa. Fabregas insacca il quinto rigore per la Spagna e così Ronaldo non va nemmeno sul dischetto (rimane una pessima idea quella di mettere il tuo miglior rigorista al quinto posto della lista).
Spagna in finale quindi ma i campioni in carica continuano a convincere poco e sono solo lontani parenti della formazione che vinceva e convinceva nei Mondiali sudafricani o agli Europei di quattro anni fa. Come già scritto in altre occasioni la nazionale allenata da Vicente Del Bosque è riuscita ad arrivare fin qui anche grazie ad un pizzico di buona sorte (per dire, in un girone di ferro come quello di Germania, Portogallo, Olanda e Danimarca quasi sicuramente avrebbe fatto al fine dell’Olanda) e al fatto di non aver incontrato nazionali forti. Non a caso appena ha incontrato squadre un tantino più organizzate e messe in campo (Italia e Portogallo) è andata in difficoltà rischiando di perdere (e in entrambi i casi la sconfitta non sarebbe stata immeritata).
Il Portogallo esce a testa alta. Amara consolazione. Uscire a testa alta serve a poco, sei stato eliminato punto. Il resto conta poco e chiunque preferirebbe andare avanti senza meritarlo piuttosto che uscire a testa alta. Ma i lusitani hanno ben poco da rimpiangere e recriminare. Il loro Europeo è stato sicuramente positivo.
La Spagna conquista la sua terza finale consecutiva e domani sera saprà se chiuderà l’Europeo come lo ha iniziato, ovvero affrontando l’Italia o se dopo quattro anni si ritroverà nuovamente di fronte la Germania. In un caso o nell’altro un ostacolo difficile da superare. Soprattutto per questa Spagna.


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2 commenti:

Winnie ha detto...

Questa Spagna non meritava la finale. Gli manca un finalizzatore d'area come Villa. Ci sarebbe Torres ma Del Bosque non lo considera.

El Cabezon ha detto...

www.pianetasamp.blogspot.com

Che occasione ha sprecato il Portogallo, i lusitani hanno confermato l'atavica assenza di un vero uomo d'area di rigore...ciao!