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martedì 4 gennaio 2011

NOBILI DECADUTE E GRANDI NOMI E' UNA SUPER SERIE D

Messe insieme garantiscono un bacino d’utenza di quasi un milione e centomila abitanti. Si tratta dei grandi nomi della serie D 2010-2011 targata Mantova, Venezia, Treviso, Perugia, Arezzo, Rimini, Sambenedettese e Messina, le grandi piazze che, a suon di calore, passione e grandi firme in campo, stanno focalizzando sulla massima categoria dilettantistica un’attenzione mediatica come forse mai in passato era successo.
Senza contare che all’appello mancano due città ricche di tradizioni calcistiche e dal grande seguito come Casale e Avellino, ripescate in Seconda Divisione dopo lo tsunami estivo che ha portato alla cancellazione di ben 21 club professionistici fra serie B e Lega Pro, molti dei quali hanno appunto fatto le valigie verso il pianeta D che ha dovuto cambiare format abbracciando 166 squadre suddivise in nove gironi due dei quali da 20 (A, F) e uno da 19 (I).
Ma grande nome, classifiche e rendimento alla mano, non è sinonimo di successo garantito perché qualche big effettivamente ha la promozione e il ritorno nei prof quasi in tasca, qualcun’altra dovrà faticare fino alla fine, ma altre ancora dovranno lottare con il coltello fra i denti per guadagnarsi la permanenza in serie D.

Nel girone B il Mantova, dopo un inizio a carburazione lenta dovuto più a questioni psicologiche che tecniche, si sta avviando a quella promozione che non dovrebbe sfuggirgli fosse solo per il fatto che il prossimo anno la società lombarda festeggerà i 100 anni di vita.
Altra nobile decaduta ma avviata verso una stagione trionfale è il Venezia capolista nel girone C che, in estate, ha rinunciato a presentare domanda di ripescaggio e ha preferito ripartire dai dilettanti. E ora si gioca la promozione con i cugini del Treviso, fino a cinque anni fa in serie A.
Passando al centro Italia, nel girone E è testa a testa fra il Todi, il Perugia e
il Castel Rigone per un raggruppamento fra i più incerti della penisola. Nel girone F il Rimini insegue il Teramo.
Fin qui le note liete. Ci sono poi quelle squadre invischiate nel pantano nonostante le illustri tradizioni.
Nel girone E nelle ultime posizioni c’è l’Arezzo, fino all’anno scorso con grandi ambizioni in Prima Divisione e fino ad un paio di stagioni fa protagonista in serie B. E poi la Sambenedettese, altra nobile decaduta, che nel girone F vivacchia a metà classifica senza onta né lode.
Per finire con il Messina, solo lontano ricordo di quello che dal 2004 al 2007 calcò i campi di san Siro e Olimpico e che oggi si trova a 17 punti dalla capolista Ebolitana nel girone I.
Ma quella di quest’anno è anche una serie D di grandi firme soliste. Nel Mezzolara, impegnata nel girone D, gioca in attacco Fabio Bazzani, bomber bolognese che in passato ha vestito tra le altre le casacche di Sampdoria, Venezia, Perugia e Lazio.
Una coppia da palati fini può metterei campo anche il Venezia, guidato da capitan Mattia Collauto, veneziano doc con un illustre passato in serie A col Bari, e che può contare sui gol di Arturo Di Napoli, cresciuto nell’Inter e tornato in laguna dove era già stato nel biennio 2000-02.
E ancora Alessandro Ferronato nel Treviso, il bomber Stefano dell’Acqua nell’Opitergina, Gabriele Graziani, figlio d’arte, tornato nel Mantova. Il Perugia può contare su Roberto Goretti e sui gol di Emiliano Frediani, protagonista assoluto della favola Figline mentre nel Ponsacco Vitaliano Bonuccelli, bomber da 500 gol in carriera, a 42 anni ha deciso di mettersi ancora in gioco in un torneo di dilettanti ma che nessuno può etichettare da “dilettanti allo sbaraglio”.
Tratto da “Calcio 2000 n° 157 – gennaio 2011, pag 44, articolo di Giacomo Garbisa”





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3 commenti:

Pakos ha detto...

Bell'articolo. Anche se non è proprio farina del tuo sacco. :-)

Un'appunto. Nell'articolo dici che Di Napoli gioca nel Venezia ma nella foto sembra che sia con la maglia del Messina...

MisterX ha detto...

Son tutti bravi a scopiazzare. "Voglio parlare delle serie minori" e poi non fai altro che un copiaincolla.
Lasciatelo dire, tuo blog è sempre più ridicolo.

Entius ha detto...

X Pakos. Ho trovato la foto di Di Napoli senza fare troppa attenzione alla maglia. Ma mi sa che hai ragione tu.
L'articolo non è farina del mio sacco ma rispetto all'originale è riveduto e corretto. E alcuni punti sono modificati, soprattutto quando si parla di classifica.