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giovedì 3 dicembre 2009

DIEGO MILITO COME RONALDO, UNA PARTENZA DA FENOMENO


Il Principe è un fenomeno. Diego Milito come Ronaldo: due modi diversi di essere centravanti, due percorsi professionali parecchio distanti, ma identico impatto nel primo anno in maglia Inter. Nella storia recente nerazzurra, solo il Fenomeno brasiliano, e la sua stagione "monstre" (1997-98) con Simoni, reggono il confronto con l'inizio di campionato dell'argentino. Nove gol in quattordici giornate al primo anno in maglia nerazzurra: non ci erano riusciti nemmeno Ibrahimovic, Vieri o Adriano, i grandi bomber dell'era Moratti.
Quattrodici giornate di campionato (dodici gare giocate) per Milito, ma non c'è stato grande bisogno di ambientamento: nove gol, il primo alla seconda giornata, nel derby, su rigore; l'ultimo domenica scorsa, contro la Fiorentina, decisivo, sempre dal dischetto. Sono gli unici due penalty, in mezzo sette reti, con doppietta per la rimonta contro il Cagliari. Un debutto così, abbiamo detto, era riuscito solo a Ronaldo: nel 1997-98 era con Zidane il miglior giocatore al mondo. Dopo il suo arrivo da Barcellona, nove gol fra la seconda giornata e l'undicesima, poi la striscia si interruppe fino alla 18ª: prima rete al Bologna, una doppietta e anche per il Fenomeno un gol nel derby (2-2), su rigore (2 reti dal dischetto). Quell'anno chiuse a quota 25, un buon auspicio per il Principe.
L'obiettivo di Milito, con Eto'o, era quello di far dimenticare Ibrahimovic: obiettivo centrato, almeno a livello di numeri, anche senza il contributo del camerunese. Ibra nel 2006-07, primo anno dopo il passaggio da Torino a Milano, parti con soli cinque gol nelle prime 14, e persino la scorsa stagione, la più positiva per prolificità, erano stati 7 nella stessa porzione di campionato. Vieri, nel 1999-2000, nonostante una tripletta al debutto si fermo a 7. Più difficili i paragoni con Adriano: nella prima stagione (2001-02) fu utilizzato come estrema risorsa, segnando un gol solo. Quando tornò interista, a gennaio 2004, nelle prime 14 ne segnò 7, si scatenò l'anno dopo con 13 su 14 (gol/giornate): ma allora era un veterano della Pinetina.
Insomma, se ci fosse bisogno di ricordarlo coi numeri, Milito e i gol vanno d'accordo. Tornando indietro negli annuari, si trovano inizi di stagione così solo nel primo anno interista di Istvan Nyers (12 su 14 nel 1948/49) e nella prima stagione della neonata Serie A a girone unico, con Giuseppe Meazza (10 su 14 nel 1929-30). Milito, poi, è fra i primatisti anche come media gol/partite in A: compresi quelli segnati col Genoa, i gol sono 33 su un totale di 43 presenze e 3.618 minuti giocati. La media: 0,767 centri a partita. Da quando in Italia c'è il girone unico, solo Pedro Petrone e Gunnar Nordhal, in altri tempi, hanno una media migliore: 0,841 e 0,773, rispettivamente. Tra i giocatori in attività lo battono Nené e Ragatzu del Cagliari: ma nel loro score influiscono le poche presenze. (
Gazzetta.it)

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7 commenti:

Matrix ha detto...

Proprio un grandissimo acquisto. Un grandissimo bomber. Speriamo continui così. E magari sabato sera...

Matrix ha detto...

A proposito di bomber, spero che mourinho porti a Torino anche Balotelli. Mario sarà una testa matta però ci potrà sicuramente servire.

Entius ha detto...

Matrix, sono pienamente daccordo. Considerato che il nostro parco attaccanti è quello che è, tenuto conto che mancheranno sia Sneijder sia Maicon, uno come Balotelli può tornarci sempre utile.
Io addirittura lo lancerei titolare in un tridente...

Ultrasinterista1908 ha detto...

Ecco cosa ho scritto nel mio articolo di oggi: "Questa estate si discuteva su chi ci avesse guadagnato riguardo all'affare Ibra-Etò'o, mentre si è poco discusso di un "principe" che sta dando concretezza al reparto offensivo dell'Inter, con nove gol in dodici partite di campionato, più uno in Champions, importantissimo contro la Dinamo Kyev".
I pensieri sono totalmente gli stessi di tutti noi interisti. Milito è fantastico! VAMOS MILITO!
Saluti,
www.internotizie.blogspot.com

Unknown ha detto...

Milito è un grandissimo centravanti, ma non scomodiamo i santi..Ronaldo è Ronaldo, e non credo che ci sia stato attaccante più forte nell'Inter degli ultimi 20 anni.

Le maledizioni che ho mandato al brasiliano quando è passato al Milan non si contano, ma questo non toglie quanto ha fatto all'Inter..unico, semplicemente unico, e non c'è Ibra che possa tenere.

Anonimo ha detto...

D'accordo con Antonio...Milito non può essere paragonato al fenomeno.
In bocca al lupo x il derby!!!

Entius ha detto...

Il paragone della Gazzetta era esclusivamente dal punto di vista realizzativo.
Per il resto non ci può essere minimamente paragone tra un Ronaldo che segnava praticamente da solo e un Milito che è il termine offensivo di una "squadra".