IL DRAMMA DI STEFANO BORGONOVO

Mi era venuto in mente qualche settimana fa. Volevo proporre sul blog una sorta di "Indovina il giocatore" sfidandovi a riconoscere giocatori del passato recente. Tra i tanti nomi a cui avevo pensato c'era anche lui, Stefano Borgonovo ex giocatore di Milan, Fiorentina e della Nazionale.

Era un buon attaccante. Uno di quelli che faceva sempre comodo avere in squadra. Uno di quelli che sapeva come buttarla dentro. Si è tolto le sue più grandi soddisfazioni nel Milan di Sacchi. Nel club rossonero che salì sul tetto d'Europa nel 1990 per il secondo anno consecutivo seppe ritagliarsi un suo spazio. La vittoria in finale contro il Benfica infatti, arrivò al termine di una sofferta semifinale contro il Bayern Monaco, con Borgonovo in gol in Germania nel decisivo 1-2 finale.

Anche se personalmente lego i miei ricordi personali al Borgonovo viola che formava con Roberto Baggio una coppia d'attacco fortissima. Stiamo parlando della fine degli anni Ottanta. Io ero un ragazzino e la mia passione calcistica era solo agli inizi. E' passata una vita...

Mette tristezza sapere che è gravemente malato. Vederlo ridotto in quel modo è stato uno shock. Il morbo di Gehrig sta facendo, tante troppe vittime. Colpa del doping dicono in molti. Forse. Anche se l'ipotesi più plausibile è che la causa sia un'insieme di fattori (traumi a gambe e testa; abuso di anti-infiammatori; sforzi eccessivi in allenamenti e partite; contatti con pesticidi usati per i campi da gioco; predisposizione genetica).

Resta il fatto che ogni anno sono molti i calciatori che si ammalano di questo morbo. E non c'è cura. E' una partita già persa in partenza. Un triste finale per dei campioni abituati a vincere, a perdere, ma soprattutto a giocarsi fino in fondo una partita.