venerdì 4 settembre 2009

GAETANO E GIACINTO, I GRANDI UOMINI CI MANCHERANNO SEMPRE

Ieri ricorreva il ventesimo anniversario della morte di Gaetano Scirea.
Oggi ricorre il terzo anniversario della morte di Giacinto Facchetti. Due grandi uomini prima che due grandi giocatori. Rimarranno per sempre nei cuori negli sportivi per il loro stile, la loro calma dentro e fuori il rettangolo di gioco. Mai una parola sopra le righe, mai un gesto fuori luogo, mai un comportamento poco sportivo. Legati ai colori (bianconeri da un lato, nerazzurri dall'altro) della propria squadra con cui hanno costruito cicli vincenti, erano amati e stimati anche dai tifosi avversari Uomini e giocatori di altri tempi, di altre epoche. Entrambi strappati alla vita troppo presto e ingiustamente. Il loro stile avrebbe fatto bene al calcio di oggi ma probabilmente il calcio di oggi non meritava due splendide persone come Scirea e Facchetti. Ciao Gaetano, ciao Giacinto. Ci mancate e ci mancherete sempre.

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giovedì 3 settembre 2009

CANNAVARO "CONSIGLIA" SANTON. O E' UNA MINACCIA?

"Giocatori come lui e Balotelli devono giocare, e non in allenamento. Purtroppo nei frangenti decisivi di una stagione si preferisce dare spazio a giocatori di esperienza. È un peccato. Cosa dovrebbe fare Santon a gennaio se continuasse a non giocare? Deve fare in modo di poter giocare. Altrimenti rischia di perdere il Mondiale". Fabio Cannavaro.
Non tutti i giocatori sono capaci di dire una stronzata ogni volta che aprono bocca, il capitano della Nazionale è uno di quelli. Anche se più che una stronzata mi è sembrato un "consiglio". Come quei consigli che certi malavitosi danno alla gente onesta. Del resto non dimentichiamoci che a sua volta qualche anno fa lo stesso Cannavaro seguì un "consiglio" simile e lascio l'Inter per approdare altrove, "casualmente" alla Juventus di Moggi e Lippi.

"Cannavaro è ancora un giocatore, ma parla già da allenatore, direttore sportivo o presidente. Così parlando, sbaglia e dimentica qualche particolare che non riguarda l'Inter. Per esempio che, considerato che nella Juve giocano lui e Chiellini, anche Legrottaglie deve valutare di cambiare squadra a gennaio altrimenti perderà il Mondiale. E anche Giovinco, giovane di talento, anche prima dell'infortunio ha giocato poco e quindi deve valutare bene le sue scelte per il futuro..." Josè Mourinho
Precisa e puntuale è arrivata la risposta di Mourinho.
Tutto tace invece in Federazione. Un giocatore, per giunta capitano della propria nazionale, che fa velatamente delle minacce non sarebbe da deferimento e/o inchiesta federale?


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NIENTE NAZIONALE PER CASSANO. ECCO I MOTIVI

Cassano si, Cassano no. E’ il dilemma di questi giorni. Da un lato la maggior parte delle persone che capiscono di calcio e che vorrebbe il fantasista barese in Nazionale, dall’altro il nostro caro commissario tecnico Marcello Lippi che si ostina a non convocarlo e soprattutto a non dare una ragione plausibile a questa sua scelta. Come se la Nazionale fosse di sua proprietà e il suo non fosse un'incarico pro-tempore. Probabilmente se ci dicesse “Non lo convoco perché mi sta antipatico” non lo giustificheremmo, ma almeno ce ne faremmo una ragione.
Ma Lippi non vuole darci le sue motivazioni. E allora proviamo noi a capirle, proviamo ad entrare nella mente "eccelsa" di questo personaggio. Ho provato a dare due motivazioni, non necessariamente vere ma sicuramente plausibili e molto probabili.
Prima motivazione. Lippi non capisce molto di calcio. Che il tecnico viareggino non sia un grande competente in materia calcistica non è un mistero. Alla Juventus la campagna acquisti la faceva uno come Luciano Moggi che, associazioni a delinquere e Cupole varie a parte, capisce di calcio come pochi. Non a caso appena Lippi è arrivato all'Inter e ha avuto carta bianca ha chiesto gente come Macellari e Domoraud. Roba da strapparsi i capelli (per fortuna non ne ho molti).
Seconda motivazione. Cassano non gioca nella Juventus. Guardate le convocazioni di Lippi. L’Italia è infarcita di giocatori che giocano o hanno giocato nella Juventus. Buffon, Cannavaro, Chiellini, Criscito, Grosso, Legrottaglie, Zambrotta, Camoranesi, Marchionni, Marchisio, Iaquinta. Per un totale di 11 su 23. Fra non molto convocherà anche Amauri, richiamerà Del Piero e chiederà di modificare la maglia azzurra inserendo una fascia bianconera al centro e di spostare il centro sportivo da Coverciano a Vinovo. Quasi certamente se il giocatore blucerchiato si trasferisse dalla Sampdoria alla Juventus troverebbe subito una convocazione azzurra ad aspettarlo.
Motivazioni a parte, resta il fatto che questa Nazionale non piace a molti, non è credibile e al Mondiale non farà molta strada.
Non essere dispiaciuto, caro Antonio, restare fuori da questa Nazionale è tutt'altro che un dramma.


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martedì 1 settembre 2009

ROMA, SPALLETTI LASCIA LA PANCHINA GIALLOROSSA

Luciano Spalletti non è più l'allenatore della Roma. Il tecnico toscano si è dimesso oggi e il suo posto è stato già preso da Claudio Ranieri.
Nell'immediato post-Calciopoli la Roma di Spalletti è stata una degna avversaria e ci ha strappato (meritatamente) anche qualche trofeo. Noi vincevamo ma erano loro ad esprimere il calcio migliore. Negli ultimi 2-3 anni la sfida con i giallorossi era diventata una piacevole abitudine. 4 finali di Coppa Italia consecutive, tre Supercoppe Italiane, due campionati. Abituati a lottare con le odiate Juventus e Milan, giocarsela con la Roma era quasi un piacere.
Poi lo scorso anno, quando ci si aspettava il definitivo salto di qualità, è arrivato il campionato al di sotto delle aspettative e quest'anno le due sconfitte ad inizio stagione. E allora Spalletti ha deciso che era meglio farsi da parte.
Per il futuro le offerte non mancano. Piace alla Zenit (che ha cercato anche Mancini) ma quasi sicuramente andrà al Milan nel 2010 a risollevare le sorti di un diavolo ormai malconcio.
Arrivederci Lucianone, speriamo di vederti presto su un'altra panchina.


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SERIE B. SORPRESA IN VETTA. GUIDA IL FROSINONE




SERIE B - SECONDA GIORNATA
RISULTATI
Ancona-Salernitana 2-0
35´ Colacone (A) - 94´ Zavagno (A)
Cittadella-AlbinoLeffe 2-1
5´ Bergamelli (A) - 32´ Pettinari (C) - 36´ Ardemagni (C)
Crotone-Brescia 0-0
-
Frosinone-Mantova 1-0
72´ Mazzeo (F)
Gallipoli-Cesena 0-2
68´ Giacchierini (C) - 74´ rig. Do Prado (C)
Modena-Ascoli 1-2
45´ Romeo (Asc) - 69´ Bernacci (A) - 88´ Gazzi (M)
Piacenza-Lecce 3-2
35´ Bianchi (P) - 51´ Tulli (P) - 61´ Bianchi (P) - 72´ Defendi (L) - 75´ rig. Giacomazzi (L)
Reggina-Padova 1-1
13´ Brienza (R) - 38´ Cani (P)
Torino-Empoli
60' Di Michele (T) - 71' Pratali (T) - 86' Bianchi (T)
Triestina-Grosseto 1-0
30´ Nef (T)
Vicenza-Sassuolo 1-1
31´ Sgrigna (V) - 50´ Masucci (S)

CLASSIFICA

Frosinone 6 Torino 6 Sassuolo 4 Ascoli 4 Brescia 4 Padova 4 Reggina 4 Triestina 4 Empoli 3 Lecce 3 Cesena 3 Cittadella 3 Ancona 3 Piacenza 3 Vicenza 2 AlbinoLeffe 1 Mantova 1 Crotone 1 Gallipoli 1 Modena 0 Salernitana 0 Grosseto 0


Grossa sorpresa in testa alla classifica di Serie B dove dopo due giornate troviamo il Frosinone di Moriero. Nessuna sorpresa che in vetta ci sia invece il Torino di Colantuono. I granata aspirano ad una pronta risalita e a giudicare da come hanno iniziato questa stagione c'è da giurare che faranno un campionato da protagonista. Mezzo passo falso invece della Reggina, fermata in casa dal Padova, e del Brescia che non va oltre lo 0-0 a Crotone. Sconfitta invece per il Lecce, non ancora al top.
La stagione è ancora lunga e si preannuncia appassionante. Chi strapperà i tre biglietti per il treno che porta alla serie A?


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