Un mese fa, ma anche solo otto giorni fa, se ci avessero detto che dopo lo scontro diretto saremmo stati un punto sopra il Napoli, avremmo risposto “dove devo firmare”.
Se, come ci aspettavamo che fosse, il Napoli avesse vinto a Como e poi ieri sera avessimo vinto lo scontro diretto, oggi saremmo a +1 sul Napoli.
Questo per dire semplicemente e banalmente che siamo esattamente dove ci sarebbe piaciuto essere al 2 marzo e dove speravamo di essere: in testa alla classifica.
E allora cos’è questo disfattismo? Cos’è questo clima da ”moriremo tutti”? Abbiamo fatto delle prestazioni eccezionali e alla fine abbiamo racimolato un punto o magari abbiamo perso. Ieri sera siamo stati meno brillanti e abbiamo portato a casa un punto. Cosa c’è di male? E’ forse un delitto, un sacrilegio?
Ok, il secondo tempo è stato un monologo partenopeo, ma non mi pare che Martinez abbia dovuto fare gli straordinari. Un paio di buone parate, prima del gol beffardo ad un manciata piccolissima di minuti dal 90esimo.
Alla fine il pareggio è stato il risultato più giusto. Un punto a testa e tutti contenti. O quasi. Visto che il Napoli e i tifosi napoletani hanno festeggiato il punto conquistato come se avessero vinto la partita e lo scudetto, noi quasi sembra che abbiamo perso.
In effetti abbiamo perso. Abbiamo perso l’occasione per portarci a +4 e dare una sterzata al campionato. Non sarebbe stata una vera e propria fuga, piuttosto avremmo creato un piccolo margine sulle inseguitrici che, considerando il fitto calendario che ci aspetta, poteva tornarci utile strada facendo.
Pazienza, non facciamone un dramma. Finché siamo padroni del nostro destino va tutto bene. L’Inter delle ultime settimane non è stata brillantissima, ma magari è solo una flessione momentanea prima del grande rilancio. E poi c’è da considerare lo stato di forma di alcuni elementi (Thuram su tutti), l’infermeria che si affolla sempre più, gli esterni sinistri decimati, un pizzico di sfortuna, certi arbitraggi che… lasciamo stare.
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No, non è fallo questo... Non è assolutamente rigore... |
Abbiamo avuto l’ennesima conferma, qualora ce ne fosse stato bisogno, che siamo sotto assedio, contro tutto e tutti. Del resto, ci siamo già dimenticati dei rigori negati contro Lecce, Bologna, Venezia e Milan? E del fallo su Calhanoglu in Supercoppa Italiana nell’azione che porta all’1-2 rossonero? Episodi che ovviamente nessuno si è preoccupato di sottolineare. Ci mancherebbe. Altrimenti come si fa ad avvalorare la tesi della Marotta League se si citano episodi che hanno danneggiato l’Inter?
Va bene così. Noi abbiamo altro a cui pensare. Siamo impegnati su tutti i fronti, ancora in corsa in tutte le competizioni, non abbiamo tempo e voglia di recriminare. C’è da lottare contro tutto e tutti? Lotteremo contro tutto e tutti. Fino all’ultima gara. E voi morirete di overdose di Maalox. FORZA INTER !!! Juve Merda, abbasso Milan, arbitro figlio di….
ENTIUS. Giornalista mancato, tifoso nerazzurro, blogger per passione. Appassionato di calcio da quando i Mondiali di Italia ’90 gli cambiarono la vita. Ha deciso che scriverà un libro prima o poi.
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2 commenti:
OK, sono daccordo con te. Siamo dove speravamo di essere, ma per come si era messa la situazione, puntare al +4 non era utopistico.
Campionato talmente imprevedibile che può capitare di tutto. Per il momento siamo davanti a tutti ed è quello che conta di più.
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