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domenica 6 novembre 2022

INTER BELLA SOLO UN TEMPO, POI AFFONDA SENZA APPELLO

Serie A 2022 – 2023 – 13^ Giornata 
JUVENTUSINTER 20 
51’ Rabiot – 84’ Fagioli 

JUVENTUS (3-5-1-1): Szczesny; Danilo, Bremer, Alex Sandro; Cuadrado, Fagioli, Locatelli, Rabiot, Kostic; Miretti (36' st Di Maria); Milik (28' st Chiesa). 
A disposizione: Pinsoglio, Perin, Gatti, Bonucci, Rugani, Soulé. All.: Allegri 
INTER (3-5-2): Onana; Skriniar (36' st Darmian), De Vrij, Acerbi; Dumfries (37' st Bellanova), Barella, Calhanoglu (29' st Correa), Mkhitaryan (37' st Brozovic), Dimarco (29' st Gosens); Dzeko, Lautaro. 
A disposizione: Handanovic, Cordaz, Gagliardini, Asllani, D'Ambrosio, Carboni, Bastoni. 
All.: Inzaghi 
ARBITRO: Doveri di Roma

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Avevamo l’occasione di far sprofondare la Juventus spedendola lontano dalla vetta e dai primi quattro posti. Avevamo l’occasione di dare continuità a quello che avevamo fatto nel mese di ottobre vincendo finalmente uno scontro diretto. Avevamo l’occasione di vincere contro la Juventus che è pur sempre una soddisfazione. E invece a portare a casa la vittoria sono proprio gli odiati rivali bianconeri che con due gol nella ripresa stendono l’Inter, la sorpassano in classifica e si rilanciano in ottica qualificazione Champions League. Tanta, tantissima rabbia per l’Inter che per 50 minuti è stata padrona del campo, ha creato 4-5 occasioni da gol clamorose, ma appena subito il primo gol si è spenta incredibilmente (sebbene abbia avuto l’occasione per pareggiarla). 
Inzaghi deve rinunciare a Bastoni influenzato. Al suo posto Acerbi. Per il resto confermata la formazione tipo con Skriniar e De Vrij in difesa, Dumfries, Barella, Mkhitaryan, Calhanoglu e Dimarco a centrocampo e Dzeko-Lautaro Martinez coppia d’attacco. Si rivede Brozovic in panchina. 
L’Inter parte meglio. In avvio Lautaro Martinez sfiora il vantaggio da buona posizione. L’attaccante argentino, imbeccato da un assist involontario di Kostic, non trova lo specchio della porta. Szczesny tira il primo sospiro di sollievo. Altra occasione al minuto 26: corner di Dimarco, spizzata di testa di Lautaro, il pallone arriva sulla testa di Dzeko che non inquadra la porta. 
Nel finale di tempo, i nerazzurri prendono campo e creano due occasioni. La prima al 42esimo, quando finalmente va a buon fine una verticalizzazione: Mkhitaryan per Barella, l'azzurro al volo per Dumfries che arriva in scivolata ma conclude alto. Poi al 45esimo Acerbi ci prova dal limite e Alex Sandro si rifugia in angolo di testa. 
L’Inter manda un messaggio forte anche a inizio ripresa con Calhanoglu, che scarica un bolide improvviso e chiama Szczesny alla grande deviazione sulla traversa. 
Un campanello che finisce per svegliare la Juventus. Così i bianconeri, dopo pochi minuti (51esimo) trovano la ripartenza vincente: Kostic prima scappa a Barella, poi s’invola sulla sinistra e infine serve Rabiot, abile a trovare la deviazione vincente. Il vantaggio carica la Juventus che trova il raddoppio al minuto 65: angolo di Kostic e tocco vincente di Danilo. L’Allianz Stadium esulta, ma pochi minuti dopo scende il gelo. L’arbitro Doveri, su segnalazione del Var, annulla il 2-0 per il tocco di mano del brasiliano. 
Inzaghi si gioca il tridente con Correa al posto di Calhanoglu (e Gosens per Dimarco). Proprio l'argentino, innescato da un errore di Rabiot, serve in profondità Lautaro Martinez ma Szczesny non si fa sorprendere e respinge con i piedi. 
Allora Kostic prova a chiudere la partita, però stavolta è il palo a salvare Onana. Il serbo, però, è scatenato e a sei minuti dalla fine, dopo gli ingressi in campo prima di Chiesa e in seguito di Di Maria, trova un altro assist e stavolta Fagioli chiude il derby d’Italia per davvero. 
Finisce 2-0 per la Juventus. L’Inter avrebbe meritato di più, ma non possiamo assolutamente recriminare nulla. Forse il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto, ma la sconfitta ci sta tutta. Quattro scontri diretti persi su quattro. Se non è un record poco di manca. Serviva il salto definitivo, non è arrivato. 
Ora cerchiamo di chiudere questa prima fase di campionato nel migliore dei modi (Bologna mercoledì e Atalanta domenica, gli ultimi due impegni) e da gennaio poi si vedrà. L’obiettivo quarto posto è prioritario, ma conquistarlo non sarà per niente facile. Soprattutto perché da stasera è rientrata in corsa anche la Juventus. FORZA INTER !!! 

PILLOLE STATISTICHE 
• La Juventus ha registrato quattro clean sheet consecutivi in Serie A per la prima volta da dicembre 2018 (sei in quel caso). 
• Nicolò Fagioli (21 anni e 267 giorni) è il 3° centrocampista della Juventus più giovane a segnare contro l’Inter in Serie A, dopo Giacomo Neri nel 1936 (20 anni e 291 giorni) e Antonio Montico nel 1955 (21 anni e 115 giorni). 
• La Juventus è rimasta imbattuta in 15 delle ultime 17 gare interne contro l’Inter in campionato (11V, 4N), registrando nove clean sheet nel periodo. 
• Prima di Adrien Rabiot, l’ultimo giocatore francese che aveva segnato nella sfida tra Juventus e Inter in Serie A era stato David Trezeguet il 22 marzo 2008.
   
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5 commenti:

Winnie ha detto...

Se giochi contro la Juventus non puoi creare 4-5 occasioni da rete e non sfruttarle. È matematico che poi le paghi a caro prezzo. Come del resto è capitato a noi.

Nerazzurro ha detto...

Primo. Non puoi creare tante occasioni e sprecarle.
Secondo. Non puoi perdere la bussola dopo aver subito gol.
Terzo. Ha ragione Entius. La Juventus è come l'erba cattiva. Non muore mai

Theseus ha detto...

Da sportivo posso dirti che è stata una bella partita. Hanno giocato bene entrambe e qualsiasi fosse stato il risultato nessuno avrebbe avuto da recriminare.

Brother ha detto...

Perdere contro la Juventus mi da sempre molto fastidio. Farlo dopo aver dominato e non concretizzato per 50 minuti mi fa girare le palle tipo eliche del ventilatore.

Alex ha detto...

La Juventus è stata brava a sfruttare le occasioni create, l'Inter é stata brava a sprecarle.
La sintesi della partita é tutta qui.