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domenica 5 settembre 2021

GOL CERCASI: L'ITALIA NON RIESCE PIU' A VINCERE

QUALIFICAZIONI MONDIALI 2022 – Girone C 
SVIZZERA-ITALIA 0-0 

SVIZZERA (4-3-2-1): Sommer; Widmer, Elvedi, Akanji, Rodriguez (18' st Garcia); Aebischer, Frei, Sow (18' st Zakaria); Steffen (26' st Fassnacht), Zuber (18' st Vargas); Seferovic (40' st Zeqiri ). 
A disp.: Mvogo, Kobel, Lauper, Ndoye, Lotomba, Schar, Zesiger. 
All.: Yakin. 
ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Chiellini, Emerson Palmieri; Barella (45' st Pessina), Jorginho, Locatelli (32' st Verratti); Berardi (14' st Chiesa), Immobile (14' st Zaniolo), Insigne (45' st Raspadori). 
A disp.: Sirigu, Gollini, Calabria, Pellegrini, Toloi, Cristante, Bastoni. 
All.: Mancini. 
Arbitro: Del Cerro Grande (Spagna) 


Altra prestazione opaca dell’Italia che contro la Svizzera non va oltre lo 0-0 (quinto pareggio nelle ultime sei gare, considerando anche le sfide degli Europei nei 90 minuti). Decisivo il portiere elvetico Sommer che nel primo tempo ferma Berardi e nella ripresa para un rigore (calciato malissimo) a Jorginho. La qualificazione a Qatar 2022, con ogni probabilità, si deciderà il 12 novembre prossimo, all'Olimpico di Roma, per il ritorno di questa sfida. 
Mancini cambia rispetto alla Bulgaria: Di Lorenzo a destra torna titolare, Chiellini e Bonucci coppia centrale, a centrocampo c'è Locatelli al posto di Verratti non al meglio, davanti Berardi titolare al posto di Chiesa. 
Si inizia subito forte. Prima grande chance azzurra prima del quarto d'ora di gioco, con Barella che serve Immobile sul filo del fuorigioco, diagonale respinto e ribattuta di Insigne bloccata in due tempi da Sommer. Qualche minuto dopo Barella respinge con la faccia un rilancio difensivo svizzero, la palla arriva a Berardi sulla destra che si accende, assist a Immobile che decide per la conclusione di prima sballando completamente il tiro. Locatelli imposta il contropiede e manda in porta Berardi bravo a tagliare il campo, partire in posizione regolare e presentarsi a tu per tu con il portiere, graziandolo però con un sinistro debole e centrale. Occasione colossale sprecata dall'attaccante del Sassuolo, che prova a farsi perdonare subito dopo con un assist a centro area non sfruttato (sarebbe stata la fotocopia del gol di Locatelli all'Europeo proprio alla Svizzera) e con un tiro da fuori bloccato dal portiere. Il monologo azzurro continua con Insigne: tiro a giro al termine di uno scambio, ciccata in area piccola e tiro respinto da Sommer con i pugni. 
Si riparte nella ripresa senza cambi e con il regalo di Rodriguez agli azzurri: rilancio sbagliato e palla regalata a Immobile, assist a Berardi che si fa stendere proprio dall'ex Milan in scivolata disperata, penalty sacrosanto che Jorginho tira malissimo (praticamente un passaggio al portiere) e si fa parare da Sommer. 
Mancini cambia: dentro Chiesa per Berardi, e dentro Zaniolo a sorpresa per Immobile dopo un'ora di gioco. Cambia anche la Svizzera, forze fresche con Vargas e Zakaria, ancora Sommer eccezionale in due tempi sul tentativo velenoso di Insigne. Si arriva nell'ultimo quarto d'ora con Mancini che si sbraccia in panchina furioso, tante occasioni sprecate una dopo l'altra. 
Finisce 0-0. Il fortino svizzero tiene e si porta a casa un punto d'oro tenendo i discorsi mondiali tutti aperti (4 punti dietro gli azzurri, con due partite in meno). Italia che non riesce più a vincere e a segnare. Ad un certo punto Mancini si è inventato un improbabile Zaniolo attaccante con risultati che potete immaginare. A poco o nulla serve il nuovo record d’imbattibilità portato a 36 gare consecutive (nessuno come noi, superate Spagna e Brasile ferme a 35). 
Serve vincere, serve segnare, serve ritrovare la retta via. Siamo i Campioni d’Europa, non possiamo permetterci di rimanere fuori dal Mondiale per la seconda edizione consecutiva.
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2 commenti:

Michele ha detto...

Se sbagliamo l'impossibile sotto porta é normale che poi abbiamo problemi di gol...

Riccardo ha detto...

I processi ad Immobile mi sembrano totalmente ingiustificati considerando che stiamo parlando di un attaccante da 30 gol a stagione.