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giovedì 17 dicembre 2020

TRE PUNTI CHE SONO ORO COLATO

No, non si può negare l’evidenza. Anche volendo essere di parte è difficile obiettare su certe verità talmente evidenti che è impossibile sostenere il contrario (sebbene troverete qualche juventino che vi dirà che quello concesso ieri sera alla Juventus era un rigore netto). E non possiamo certo negare che il Napoli ieri sera ha giocato meglio (l’ho scritto anche ieri sera a caldo, quando magari non si è proprio lucidi a massimo: se c’era una squadra che meritava di vincere quella era il Napoli). Così come non possiamo negare che la vittoria dell’Inter sia stata abbastanza immeritata. Abbiamo avuto un’occasione e l’abbiamo sfruttata. E poi siamo stati fortunati in tre occasioni (due miracoli di Handanovic e il palo in pieno recupero di Petagna). 
Ma da quando in qua vincere immeritatamente è considerato un crimine? Capita a tutti di vincere pur non meritandolo appieno e, volendola vedere dal lato partenopeo, capita a tutti di non vincere pur meritandolo pienamente. Vi siete forse dimenticati che col Parma e con la Lazio abbiamo dominato in lungo e in largo e alla fine siamo stati puniti da disattenzioni difensive? E in Champions League non meritavamo forse di vincere con il Gladbach all’andata o nella doppia sfida con lo Shakthar? Dove sta il problema se ieri sera il culo è girato dalla nostra parte? Che c’è di male se la Dea Bendata si è accorta di noi e ha pensato “toh, stasera voglio darle una mano”? Credo che la fortuna e il culo facciano parte del gioco del calcio e spesso facciano la differenza. Ma non per questo c’è da criminalizzare chi vince con un pizzico di fortuna. 
È vero non abbiamo giocato una grande partita e quella sostituzione di Lautaro Martinez con Hakimi è stato la più grande cazzata che Antonio Conte potesse fare. In vantaggio di un uomo e di un gol non puoi abbassare il baricentro e ridare vigoria alle speranze degli avversari. Anche perché, come abbiamo potuto vedere, gli avversari sono andati molto vicini a pareggiarla. Non voglio fare l’esperto di turno, ma se sei in vantaggio e con l’uomo in più non devi aver paura di portarla a casa, anzi quasi quasi devi tentare di chiuderla prima ed evitare il pathos finale. Mi auguro che Conte abbia preso appunti e abbia fatto tesoro di questa piccola ingenuità (tra l’altro da un allenatore esperto come lui certe ingenuità non te le aspetteresti). 
Ingenuità che per fortuna non ci ha impedito di fare bottino pieno. I punti conquistati ieri sera sono oro colato, perché arrivati in uno scontro diretto e perché arrivati in un turno dove le dirette concorrenti (aspettando la Roma questa sera) hanno tutte pareggiato. Ricordatevi di questi tre punti a fine campionato, poi mi direte se non sono stati importanti e fondamentali (e speriamo decisivi per tornare a cucire quel triangolino verde-bianco-rosso sulla nostra maglia) Da ieri sera siamo un po’ più vicini alla vetta (quattro punti rosicchiati ai cugini in 180 minuti, non male). E scusate se non siamo belli e perfetti come le altre. 
Permettetemi una parentesi sull’espulsione di Insigne. Il rigore è netto, mi pare che su questo ci sia ben poco da discutere. Contestare la decisione dell’arbitro può anche starci. Ma mandare a cagare il direttore di gara e sperare di farla franca mi sembra eccessivo (a meno che non giochi nella Juventus, faceva notare Ciro nei commenti al precedente articolo). E non è una questione di permalosità arbitrale, non si può fare. Punto. Quello che mi fa sorridere (anche se in realtà ci sarebbe da piangere) è questo tentare, da partedi alcuni giornalisti, di minimizzare l’episodio, di giustificare il giocatore, di colpevolizzare invece l’arbitro. Vi ricordo che poche settimane fa Vidal, durante Inter-Real Madrid di Champions League fu espulso per eccessive proteste dopo un mancato rigore (peraltro netto). Il giudizio dei tifosi nerazzurri (quindi persone che erano di parte) è stato unanime: Vidal è stato un coglione. Mi viene quindi da pensare che in questi casi siano più obiettivi i tifosi che i giornalisti. O, visto che nel caso di Vidal nessun giornalista, giustamente, gli diede ragione, è una questione di maglia? Non importa. Come ho scritto nel tweet che troverete qui sotto “l’unica cosa che conta veramente sono i tre punti”. FORZA INTER !!
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2 commenti:

Brother ha detto...

A fine stagione questi tre punti saranno pesantissimi. Spesso si citano i punti persi, ritenendoli decisivi nel conteggio finale.
Vanno conteggiati anche questi punti che conquisti negli scontri diretti, magari anche non giocando benissimo.

Entius ha detto...

@Brother. E questo è pure vero...