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domenica 13 settembre 2020

UNA VOLTA CONCESSERO 4 RIGORI ALL’INTER (e ne sbagliarono 3...)

Lo so, faticate a crederlo, ma vi giuro che è tutto vero: una volta concessero quattro (e sottolineo q-u-a-t-t-r-o!!!) rigori a favore dell’Inter. Un evento straordinario e incredibile, a cui si fa fatica a crederci (e ancora più incredibile è il fatto che i nerazzurri ne sbagliarono tre su quattro).
È la stagione 1991-1992: la Sampdoria ha lo Scudetto cucito sulla maglia e a dar battaglia ai blucerchiati ci sono il Milan del nuovo tecnico Capello, la Juventus di Baggio e Trapattoni e l’Inter dei tedeschi.
I nerazzurri, guidati da Corrado Orrico, iniziano il campionato con un inaspettato pareggio casalingo contro il Foggia di Zeman e poi si impongono all’Olimpico contro la Roma.
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Alla terza giornata (15 settembre 1991), a San Siro, arriva il Verona di Eugenio Fascetti e i nerazzurri si schierano così: Zenga tra i pali, Paganin e Ferri al centro della difesa con Bergomi a destra e Brehme a sinistra, un trio di centrocampisti di assoluta qualità composto da Matthaus, Desideri e Berti, con Bianchi sulla destra e Fontolan sulla sinistra a supportare Jurgen Klinsmann. Nel Verona, dall’altra parte, le stelle sono Raducioiu, Fanna e Prytz.
La gara è arbitrata da Arcangelo Pezzella che, senza volerlo, quel giorno sarebbe entrato nella storia.
Dopo poco più di un minuto Bianchi entra in area, il difensore Piubelli lo stende: è calcio di rigore. L’Inter vanta un rigorista quasi infallibile come Lothar Matthaus: il tedesco sceglie la soluzione di potenza, ma il tiro non è troppo angolato e Gregori, portiere ex Roma, ribatte.
Prima dell’intervallo, però, ci risiamo: Berti viene steso da Tommasi, di dubbi ce ne sono pochi, il rigore è netto. Dal dischetto stavolta si presenta Andreas Brehme, il terzino tedesco che proprio in Italia, nel 1990, aveva segnato il rigore decisivo nella finale del Mondiale contro l’Argentina. Stavolta, però, la conclusione del numero 3 nerazzurro è debole e Gregori si allunga alla sua sinistra e ribatte ancora. Stavolta, però, il pallone rimane in zona pericolosa, il portiere del Verona prova a liberare con i piedi, ma non fa altro che offrire un assist a Desideri che di testa porta in vantaggio l’Inter.
Si va al riposo sul punteggio di 1-0, ma è sempre l’Inter a fare la partita nonostante il Verona sprechi qualche buona chance con Raducioiu.
Al 20esimo del secondo tempo, stavolta è Klinsmann a essere steso in area di rigore: il tedesco accentua un po’ la caduta dopo il contatto con Rossi, ma per Pezzella non ci sono dubbi, è ancora penalty. Stavolta sul dischetto si presenta Massimo Ciocci, attaccante entrato in campo durante l’intervallo al posto di Fontolan. Lunga rincorsa e un piattone di destro da dimenticare che finisce dritto dritto in Curva Nord.
Passano due minuti e, incredibilmente, è ancora rigore: stavolta i dubbi sono proprio zero, in virtù dell’assurdo fallo di mani in area di rigore di Piubelli. Dal dischetto si presenta Stefano Desideri. “È stato l’unico a segnare fin qui, forse ce la farà anche su rigore”, deve essere stato il pensiero di Orrico. E in effetti Desideri stavolta batte Gregori con un destro perfetto che bacia il palo interno e termina in rete.
Basta così? Non proprio. Al minuto 88 Raducioiu si procura un calcio di rigore: è il quinto della partita, il primo per il Verona. Pezzella, però, dopo aver già indicato il dischetto, torna sui suoi passi e concede un calcio di punizione all’Inter, ravvisando una posizione irregolare dell’attaccante rumeno.
I rigori restano così quattro, ma bastano comunque per entrare nella storia della Serie A.

⏩ Articolo tratto da QUI 

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10 commenti:

Nicola ha detto...

...E da quel giorno l'arbitro Pezzella smise di arbitrare e per tutta la vita non gli fu concesso nemmeno di dirigere le sfide tra scapoli e ammogliati.

Nerazzurro ha detto...

@Nicola. Stiamo parlando del 1991, quando la mafia moggiana non aveva ancora allungato i suoi tentacoli sul campionato italiano e i rigori li davano a tutti, non solo alla Juventus.

Brother ha detto...

Certo che non è semplice sbagliare tre rigori su quattro. Riusciamo sempre a distinguercu. E il bello è che avevamo rigoristi bravi come Matthaeus e Brehme.

Gaetano73 ha detto...

Come al solito scrivi cazzate xke scrivi senza informarti. Detto ciò la squadra che detiene il record di partite consecutive senza subire rigori, sai qual è? Nn devi sforzarti tanto. È la grande Inter del mago, quello delle pasticche nel caffè...ben 3 campionati senza subire un rigore contro...altro che la cupola foggiana!!!!
Della partita che chiuse la “serie d’oro” senza rigori è noto anche un curioso aneddoto che illustra in maniera molto eloquente quale fosse il rapporto di intimità tra l’F.C.Internazionale e la classe arbitrale. A ricordarcelo è il popolare giornalista Rino Tommasi: «un episodio che mi era sfuggito dalla tribuna ma che lo stesso Lo Bello mi ha raccontato in una cena molti anni dopo. Ad un certo punto Armando Picchi colpì con un pugno Schultz. Lo Bello non se ne accorse ma il segnalinee attirò la sua attenzione. Lo Bello corse da lui e tornando al centro dell'area disse. “Armandino, mi sa che te ne devi andare”. “D'accordo”, gli rispose il giocatore, “però s'esce in due”. Fuori tutt'e due, Picchi e l'incolpevole tedesco. Questi era Concetto Lo Bello». Questa, anche questa, era la Grande Inter.

Gaetano73 ha detto...

Non vanno dimenticate neppure le 53 partite consecutive senza un rigore contro, dell'era mouriniana, però qui siete giustificati visto che in difesa avevate giocatori che giocavano di fioretto quali Samuel, Lucio e Materazzi....lasciamo perdere

Matrix ha detto...

@Brother. Quel giorno il problema non erano i nostri rigoristi, ma il portiere del Verona Gregori: era in giornata di grazia e avrebbe parato anche 20-30 rigori consecutivi.

Nicola ha detto...

@Gaetano. Sulle 53 partite dell'era Mourinho direi che il discorso è relativo. É vero che avevamo difensori che non andavano per il sottile, ma magari gli interventi rudi (che, per inciso, non sempre vuol dire che siano fallosi) li facevano fuori area.
Un conto è non dare certi rigori, un altro chiedersi come mai una squadra con difensori tosti non abbia rigori contro.

Gaetano73 ha detto...

Hai sorvolato volutamente e giustamente sulle 100 e ripeto 100 partite consecutive senza penalty. Se pensiamo che a quei tempi si picchiava da matti....forse allora le aree di rigore per voi erano solo quelle piccole vicino al portiere.
Per le 53 cosa mi scrivi? È relativo? È relativo?
Senti ma tu ci sei o ci fai? No perche se ci fai allora metto in conto che mi stai paraculando e ci rido su. Ma se pensi e credi realmente in quello che scrivi, allora o sei in malafede, oppure sei uno che non capisce una mazza. Giustifichi 0 penalty con "magari li facevano fuori area". Gia' quel magari denota un'affermazione ad minchiam, una frase buttata lì sperando che il fesso di turno, ovvero io, se la beva, ma poi, stiamo mica parlando del Milan di sacchi che giocava con la difesa altissima!!!Pensa quel milan, composto da grandissimi difensori, i rigori li prendeva!!.
Quanto ai rigori dati e nn dati, ti invito a leggere e studiare le statistiche prima di scrivere, xke denoti molta ignoranza in materia e nn ho alcuna intenzione di perdere tempo a snocciolati i numeri a riguardo, sarebbe come gettare perle ai porci.

Winnie ha detto...

Sono d'accordo con Matrix. Gregori era in stato di grazia quel giorno.

Brother ha detto...

@Matrix @Winnie. Bé, in effetti...