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martedì 30 luglio 2019

C'ERAVAMO TANTO AMATI... (il grande gelo tra Marotta e Paratici iniziò così)

Qualche giorno fa è uscito questo articolo su Il Fatto Quotidiano a firma di Paolo Ziliani:
La vera storia del Grande Amore e del Grande Freddo che hanno dapprima unito e poi allontanato i due più importanti dirigenti del calcio italiano: Beppe Marotta, 62 anni, ad dell'Inter e Fabio Paratici, 47 anni, Chief Football Officer della Juventus. Storia di un'amicizia tradita.
L' antefatto data 23 ottobre 2012. È la sera di Nordsjelland-Juventus (1-1) di Champions e Antonio Conte è in tribuna per la squalifica di 4 mesi rimediata nel calcio scommesse; accanto a lui c'è Paratici, braccio destro di Marotta alla Juve. Il regolamento non lo consente, ma a dare ordini al vice Alessio in panchina è Conte, che detta a Paratici le sue disposizioni, subito girate ad Alessio via sms. Succede però che nel secondo tempo, con la Juve sotto di un gol, i tre sms dei cambi ordinati da Conte finiscano per sbaglio anche sul telefonino di Gianluca Fiorini; che è un procuratore e agente Fifa. Fiorini legge gli sms e di lì a poco vede entrare in campo, come da ordini, prima Vucinic, poi Bendtner, poi Giaccherini. "Hai sbagliato persona", scrive a Paratici.
Che l'indomani lo chiama e gli prega di non dire nulla: Conte è squalificato, per lui sarebbe un guaio grosso.
Ma che ci azzecca un sms finito sul telefonino sbagliato con la rottura di un' amicizia?
Per capirlo occorre saltare al 15 luglio 2014 quando al pronti-via del ritiro, in polemica col club che non gli compra i giocatori richiesti, Conte si dimette e abbandona la Juve. Due giorni dopo, e stavolta non per sbaglio, Paratici chiama Fiorini. È agitato. Gli spiega che Alvaro Morata senza Conte minaccia di non venire più alla Juve e che Marotta ne è felice: chiede un aiuto a Fiorini che l'anno prima, agli Europei Under 21 in Israele, aveva avvicinato Morata per conto di Osti (Sampdoria).
Fiorini chiede un compenso in caso di buon esito dell'intervento. Poi chiama Morata, che è a cena a Madrid, e lo convince a dire sì alla Juve. L' indomani Paratici chiama Fiorini e lo ringrazia: ti aspetto a Vinovo, gli dice.
In realtà Paratici chiede a Fiorini una mano anche per Babic, 18enne difensore serbo: è un extracomunitario, ma Paratici vuol fare l'operazione contando su un club amico come Sassuolo o Atalanta. La trattativa però non decolla; e nel frattempo Fiorini comincia a sentire Paratici freddo nei suoi confronti. Decide così di chiamare Marotta e gli rammenta il ruolo avuto nell'"operazione Morata": Marotta, che voleva Immobile, cade dalle nuvole. Non ne sapevo niente, dice.
Tempo pochi minuti e Fiorini riceve sms durissimi da parte di Paratici, come: "La Juventus non ha bisogno di Gianluca Fiorini". L' agente prova allora a ricontattare Marotta, ma i suoi tentativi cadono nel vuoto. Il 13 novembre Fiorini chiede alla Figc l' autorizzazione ad adire le vie legali nei confronti di Paratici per le ingiurie ricevute via sms: la Figc non gli risponderà mai.
Nel frattempo Paratici ha confessato a Marotta l'episodio degli sms "proibiti" finiti sul cellulare di Fiorini: il fatto non è ancora caduto in prescrizione e Paratici non si fida di Fiorini, che ora potrebbe inguaiare la Juve. L' agente invia infatti un esposto in cui documenta il fatto degli sms alla Procura federale (Palazzi) e alla Procura del Coni: non avrà mai risposta.
Riceve invece un'inattesa e artefatta denuncia per stalking da parte di Marotta, fatta senza chiedere l'autorizzazione alla Figc. Il 20 febbraio 2015 Marotta presenta una seconda denuncia alla Digos di Torino (che il 9 maggio va a sequestrare il telefonino di Fiorini) all'attenzione del commissario Carmine Massarelli: un pubblico ufficiale che di lì a poco riceverà compensi dalla Juventus per docenze, pagate 140 euro l' una, che svolgerà in data 17-06-2015, 28-03-2017 e 28-06-2017, come risulta dai tabulati di questure.poliziadistato.it.
Ai primi di gennaio il procuratore Toso condanna Fiorini alla multa di 300 euro per molestie telefoniche. Fiorini fa opposizione (sarà definitivamente assolto nel 2018), presenta a sua volta una denuncia per diffamazione verso chi ha fornito false testimonianze a Marotta e chiede alla Procura federale il deferimento di Marotta che lo ha portato in tribunale violando la clausola compromissoria. Ancora una volta Palazzi, e il Palazzo, fanno finta di nulla.
Tutto ciò, Marotta lo fa per rimediare ai pasticci di Paratici che possono compromettere l'immagine della Juventus e bruciare lo stesso Paratici. Per aiutarlo, il dg chiede testimonianze amiche a Pradè, Osti, Corvino, Foschi ed è costretto a calarsi in contenziosi legali. Ma Marotta di Paratici è amico: sono una cosa sola, dicono. Ma molta acqua è passata sotto i ponti dalla sera in cui Paratici sbagliò a mandare quei tre sms; e tante cose sono successe, ultima l' acquisto di CR7 che Marotta osteggiò e Paratici invece propiziò.
Alla fine Paratici è entrato nel cuore di Agnelli scacciando Marotta e scalzandolo dall'organigramma. Come dice la canzone: "Cominciava così".
Con un sms, sette anni fa.

Come noterete ho evidenziato alcuni passaggi degni di nota. Aldilà dei rapporti tra Marotta e Paratici emergono infatti alcune interessanti (e amare) verità. Per esempio i rapporti “amichevoli” tra la Juventus e squadre come Atalanta e Sassuolo (sarà un caso che ormai è ribattezzato “Scansuolo”). Ma ciò che preoccupa è il fatto che la Figc e la procura federale (che fine ha fatto l’integgerrimo procuratore Palazzi?) abbiano fatto orecchie da mercante alle richieste del signor Fiorini. Addirittura sembrerebbe coinvolto anche un commissario della Digos che ha ricevuto compensi dalla Juventus. I tifosi juventini sostengono che Calciopoli non è mai esistita, io ho la netta sensazione che invece non sia mai finita.

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12 commenti:

Collettivo Contro i Ladri di Scudetti ha detto...

Io lo sto ripetendo da un sacco di tempo. Questa vicenda è l'ennesima dimostrazione di come di fatto Calciopoli sia prepotentemente tornata. Il tempo di organizzarsi dopo il 2006 e la Juventus è tornata a comandare il calcio a tutti i livelli.
Dimostrazione ne è anche il fatto che nessun giornale o sito sportivo ha ripreso la notizia.

Lady Marianne ha detto...

Quando Ziliani parla di Juventus non è il massimo dell'attendibilità...

Matrix ha detto...

Perdonatemi, ma certe volte sembra che abbiate scoperto l'acqua calda. Certe situazioni, certi meccanismi, certi intrallazzi, sono vecchi e stravecchi. Davvero pensavate che dopo Calciopoli gli Agnelli se ne sarebbero stati buoni buoni? Poveri illusi...

Piippo ha detto...

Bel romanzo poliziesco. Ma cosa c'entra con calciopoli ?

Pippo ha detto...

Come fa notare Lady Marianne l'attendibilità di Ziliani è da temperatura criogenica.
Mi chiedo però perché questo articolo esca fuori nel momento in cui le società dei due ex amici sono in forte contrasto nel calciomercato. E la figura del buono la fa chiaramente Marotta che quando era alla Juve era considerato il nuovo Moggi. Anche se questi "giornalisti" fanno piangere mi faccio una grassa risata. Più che calciopoli direi che non è mai passato il clima che ha preparato calciopoli.

Nicola ha detto...

Adesso il problema è che Ziliani non è attendibile. Ah ah ah.
@LadyMarianne. Su che basi poi dici che non è attendibile non è dato saperlo.
Quando c'è qualcuno che finalmente non ha paura di dire la verità, viene subito denigrato. Siete tutte delle prostitute intellettuali.

Pippo ha detto...

Veramente il primo che dovrebbe dar conto delle numerose cazzate che scrive è proprio Ziliani. Ma lui ha il coraggio di scrivere la verità secondo Nicola.
Che anni meravigliosi

Nicola ha detto...

Se Ziliani scrive cazzate, come mai nessuno dei personaggi chiamati in causa (Marotta, Paratici, Fiorini, Palazzi, il commissario della Digos) ha battuto ciglio? Forse perché non sono cazzate?

Pippo ha detto...

Forse perché non sono cose importanti? Non si può andar dietro a tutte le cazzate. .......

Nicola ha detto...

Eh certo, sono cazzate...

Collettivo Contro i Ladri di Scudetti ha detto...

"Negare, negare sempre. Sono tutte cazzate, sono tutti rosiconi, siamo la mejo squadra der monno, Cristiano Ronaldo è il più forte di tutti, abbiamo ragione solo noi, gli arbitri possono sbagliare, Calciopoli è stata un'invenzione di Moratti, vinceremo tutto, supereremo tutti.
E davanti all'evidenza? Negare sempre. Fatti plateali? Cazzate."
Avete appena letto il credo juventino.

Pippo ha detto...

Qual'è l'evidenza dell'articolo ?