Il Brescia è promosso in Serie A. Il gol di Daniele Dessena è stato decisivo mercoledì scorso per la vittoria sull’Ascoli che ha sancito il +8 su un Palermo che, dopo il pareggio contro lo Spezia, aveva abbandonato ogni velleità pur se potrebbe ancora superare il Lecce.
A metà settembre, Cellino aveva firmato il primo esonero stagionale nel calcio professionistico, licenziando David Suazo dopo appena 3 gare di campionato (con due punti) e l'uscita al secondo turno di coppa Italia. Al suo posto l’ex presidente del Cagliari chiama Eugenio Corini, bresciano doc, che al primo colpo riporta il Brescia nel massimo campionato dopo otto anni. E’ la prima promozione per il tecnico bresciano (che da giocatore ha conquistato due promozioni con Chievo e Palermo), partito da qui, in serie A, a 17 anni. Da regista, Corini è stato professionista per la bellezza di 23 stagioni, fra Brescia, Juve, Sampdoria (l’anno successivo alla finale di coppa dei Campioni) e Napoli, di nuovo Brescia e Piacenza, Verona.
Infine i grandi cicli: Chievo (con debutto in Europa), Palermo (due avventure in Uefa) e la chiusura al Toro. Da tecnico avrebbe dovuto iniziare dalla B, a Portogruaro, si dimise in estate perchè la squadra non era abbastanza competitiva, subentrò e fu esonerato a Crotone. Poi la discesa in C, subentro e salvezza a Frosinone, il debutto in A al Chievo, con due salvezze a forte impronta difensiva. Pochi mesi al Palermo, dove avrebbe meritato più tempo, poi il Novara, in B. Dove a febbraio di un anno fa venne esonerato.
Un traguardo meritatissimo per quello che la squadra ha fatto vedere nel corso di tutta la stagione. Il portiere titolare è Alfonso. A destra ha giocato il ceco Mateju, in mezzo la rivelazione Cistana e Simone Romagnoli, già arrivato in A nel Carpi, a sinistra Martella, fra gli artefici della promozione e salvezza in A del Crotone. In mezzo Bisoli junior, Tonali (considerato il futuro Pirlo) e Dessena, davanti lo slovacco Spalek con l’estroso Torregrossa e con Donnarumma. A 35 anni, Gastaldello è in genere riserva dei centrali,, contributi importanti sono arrivati anche da Edoardo Lancini e Luigi Carillo, dall’esterno brasiliano Curcio e da Sabelli, da Dall’Oglio e, di recente, dal 18enne Mattia Viviani. Significativo anche l’arrembare dell’albanese Ndoj, di Tremolada e della punta Rodriguez, spagnola.
Alfredo Donnarumma probabilmente chiuderà con il titolo di capocannoniere. Sandro Tonali è uno dei migliori giovani del campionato e in assoluto merita di stare nella Top 11.
Il Brescia è primo nella classifica di serie B di ogni tempo e primatista di partecipazioni, con 61 campionati cadetti. Si è guadagnato il diritto al 23° campionato di A, il miglior piazzamento fu l’8° posto, nel 2000-01, con Luca Toni e Roberto Baggio, che poi persero la finale di Intertoto, a Parigi, con il Psg. Fra le rondinelle memorabili anche Pep Guardiola, il rumeno Gheorghe Hagi, i campioni del mondo Alessandro Altobelli e Andrea Pirlo. Questa è l’undicesima promozione nella massima serie. Senza Roberto Baggio, tuttavia, in A il Brescia non si salva da mezzo secolo e anche la prossima stagione sarà dura. Ma per il momento l’importante è essere tornati tra i grandi.
Pakos
4 commenti:
Complimenti a questo Brescia. Ha fatto veramente un ottimo campionato e la promozione è strameritata.
Peccato per quel coro durante i festeggiamenti...
Sono d’accordo con te. Promozione meritata
(PS: quale coro? Me lo sono perso…)
Durante i festeggiamenti alcuni giocatori si sono messi a cantare "Terun, Terun".
Probabilmente era uno sfottò alle dirette concorrenti Palermo e Lecce, ma sono d’accordo con Denis: davvero di pessimo gusto.
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