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domenica 20 gennaio 2019

LE LACUNE OFFENSIVE E LA SOLIDITÀ DIFENSIVA

Come scrivevo ieri sera, la notizia buona per l’Inter è che almeno per questa stagione non dovremo più affrontare il Sassuolo. Per qualche strana alchimia ogni volta che affrontiamo i neroverdi ci trasformiamo in peggio.

Ovviamente diamo per scontato che il problema ieri sera sia stato il Sassuolo e che non ci sia alla base qualche altro problema. Perché sinceramente la prestazione vista poco più di 24 ore fa non mi lascia per niente tranquillo. Abbiamo giocato oggettivamente male dimostrando di avere più di una lacuna. Innanzitutto credo che sia stato il centrocampo il principale reparto a deludere. Questa, per la verità, non è certo una novità (ho fatto pure la rima…). Che ci sia un problema in mezzo al campo è cosa arcinota già da tempo e mi meraviglio come mai la società non si sia preoccupata di colmare questa lacuna né in estate, né durante questo mercato di riparazione (ci sono ancora 10 giorni di tempo, ma non mi pare che la società abbia intenzione di intervenire sul mercato).

In mezzo al campo c’è bisogno di qualcuno che sia efficace in fase di costruzione di gioco. Sono d’accordo con chi sostiene (l’ho letto da qualche parte di sfuggita e ora non riesco a ricordarmi chi l’ha scritto) che accanto a Brozovic vedrebbe meglio Gagliardini. Sembrerà assurdo ma tranne qualche occasione l’accappiata Brozovic-Gagliardini ha sempre reso meglio di Brozovic-Vecino.
Se i problemi di centrocampo sono ormai ben noti da tempo, negli ultimi tempi è spuntato fuori anche qualche problema in attacco. Nelle ultime sei partite (Juventus, Udinese, Chievo, Napoli, Empoli e Sassuolo) abbiamo segnato solo quattro gol. Qualche campanello d’allarme inizia a suonare. Anche considerando il fatto che in questo lasso di tempo il nostro attaccante principale ha segnato solo un gol, peraltro su rigore. Capisco la fedeltà al 4-2-3-1, ma forse qualche piccola correzione inizierei a valutarla. Anche perché Perisic continua ad essere abbastanza deludente, Joao Mario va a fasi alterne e Naingollan lo stiamo ancora aspettando. Ipotizzare uno schema che preveda l’utilizzo contemporaneo di Icardi e Lautaro Martinez sta diventando quasi un’inevitabile esigenza. Anche perché il Toro ha dimostrato di poter dare il suo contributo e sarebbe un vero peccato non poterlo sfruttare. In tal senso sono d’accordo con chi (e sono stati in molti) ha criticato l’ingresso di Martinez solo a 10 minuti dalla fine. Troppo poco per incidere (sebbene appena entrato si è subito reso pericoloso) e per poter cambiare la storia della partita. Probabilmente Spalletti aveva timore di modificare gli equilibri della formazione perché temeva di perdere la partita (e in fin dei conti non aveva tutti i torti), ma a volte bisogna osare quel qualcosa in più. E per provare a vincerla devi anche essere disposto a rischiare di perderla. Magari sperando nella tenuta difensiva. 
In tal senso il reparto arretrato è un’assoluta garanzia. Non subiamo gol da ben sette gare casalinghe ed era dalla stagione 2009-2010 che non infilavamo un filotto del genere. Segno che almeno dietro stiamo messi bene (e considerando che arriverà anche Godin direi che possiamo dormire sonni tranquilli) e che i problemi sono altrove. Anche perché oltre ad un muro Skriniar-De Vrij che non ha nulla da invidiare alla coppia Samuel-Lucio, possiamo contare su un Handanovic che si conferma sempre un ottimo portiere nonostante passino gli anni (in Italia rimane uno dei migliori, se non il migliore). Lo sloveno è stato decisivo ieri sera e se abbiamo portato a casa un punto il merito è soprattutto suo. Troppe volte viene criticato per qualche incertezza o errore di troppo, mi pare giusto dargli merito quando è decisivo con le sue parate. E ora testa al Torino, che il margine sulle inseguitrici è abbastanza buono, ma il terzo posto è ancora tutto da conquistare. FORZA INTER !!!

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2 commenti:

Matrix ha detto...

Il vero problema è il centrocampo. E sinceramente mi lascia perplesso il fatto che la società continui a far finta di nulla. Serve un giocatore e serve subito.

Brother ha detto...

Sbaglia anche Spalletti nell'ostinarsi a far giocare Icardi punta unica e a dar fiducia a Perisic. La sostituzione di Politano per Lautaro Martinez a dieci minuti dalla fine, poi, è tutta da capire.