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sabato 22 aprile 2017

CERCASI TRE PUNTI PER RESIDUE SPERANZE EUROPEE

Eppur ci tocca crederci. Lo so, dopo il gol di Zapata al 97esimo (praticamente nei tempi supplementari, mai visto un arbitro così fiscale nel fare recuperare il tempo perso) che ci ha fatto andare di traverso Pasqua e Pasquetta (non per altro, nelle festività capita sempre di incontrare l’amico o il parente tifoso dell’altra squadra che ti deve sfottere ad ogni costo), le nostre speranze di andare in Europa sono in percentuale più vicino allo zero che a cento. Ma, come si suol dire, finché c’è vita c’è speranza e finché la matematica non ci condanna abbiamo l’obbligo di crederci. Anche se la Lazio dista già 5 punti e l’Atalanta ha quattro lunghezze su di noi. E’ vero i cugini rossoneri sono ad un tiro di schioppo (appena due punti) ma il sesto posto non entusiasma più di tanto (preparazione anticipata, doppio turno preliminare, insomma non proprio una prospettiva interessante).

E come se non bastasse stasera siamo attesi dalla insidiosa trasferta a Firenze, una sfida che non definirei propriamente agevole (anche se non dobbiamo dimenticarci che Crotone doveva essere una gitarella in Calabria e invece sappiamo bene come è finita).
Non che i viola se la passino bene ultimamente (Sousa è ormai al capolinea dopo una stagione abbastanza deludente), ma sono pur sempre un avversario tosto da prendere con le pinze. Non a caso l’Inter ha vinto solo una delle ultime quattro gare perdendo le altre tre (in cui abbiamo rimediato nove gol, una media di tre a partita).

Con Ansaldi ancora indisponibile e Gabigol infortunato (vabbè, cambia poco perché tanto Pioli non l’avrebbe fatto giocare nemmeno sotto tortura), la formazione di Pioli dovrebbe essere più o meno quella che ha affrontato il derby con D’Ambrosio e Nagatomo esterni di difesa, Miranda e Medel al centro del reparto difensivo, la coppia Kondogbia-Gagliardini in mezzo al campo e Candreva, Joao Mario e Perisic a supporto del capitano-bomber Mauro Icardi. L’unico dubbio potrebbe essere rappresentato dal ballottaggio Banega-Joao Mario, mentre difficilmente Murillo e Brozovic troveranno spazio nell’undici iniziale (anche se ormai con Pioli c’è da aspettarsi di tutto).
Il pareggio è il risultato più frequente nelle sfide disputatesi a Firenze. Ben 32 in 79 gare. La Fiorentina si è imposta 28 volte mentre l’Inter è tornata col bottino pieno da Firenze in 19 occasioni.
Nelle ultime sei sfide giocatesi ad aprile è sempre finita in parità. L’ultima proprio cinque anni fa esatti: il 22 aprile del 2012 finì 0-0.
E qui, se permettete, apro una parentesi nostalgica. Sette anni fa il 10 aprile finì 2-2 e l’Inter capolista si vide scavalcare in classifica dalla Roma. Era l’Inter di Mourinho, ancora in corsa su tutti e tre i fronti. Come finì quella stagione lo sappiamo benissimo tutti.
Fa rabbia (o se preferite tristezza) vedere come sette anni dopo siamo agganciati ad un misero quarto-quinto posto (ma ci andrebbe bene anche il sesto) per salvare la stagione e approdare ad un Europa League che ci va comunque stretta. La Champions non la vediamo più da un bel po’ di stagioni, in Coppa Italia siamo usciti ai quarti (e in ogni caso sono sei anni che non arriviamo in finale, dopo che per 7 anni avevamo dettato legge) e lo scudetto ormai è monopolizzato dall’odiata rivale bianconera.
Siamo tornati indietro, di un paio di decenni circa. Che amarezza… FORZA INTER !!!

4 commenti:

Brother ha detto...

La cosa davvero triste è che la nostra caduta non è stata graduale in questi sette anni, ma repentina. Tolto l'anno successivo con la Coppa Italia e un dignitoso secondo posto, poi non abbiamo concluso più nulla. Anzi in 2-3 occasioni (ora non ricordo con precisione) siamo addirittura finiti fuori dall'Europa.
La speranza è di una immediata risalita ma, ahimè, i presupposti non sono buoni.

Matrix ha detto...

Il passato è passato guardiamo avanti. L'Europa League è ancora alla nostra portata. A patto di riuscire a fare bene e a riprendere a vincere, cosa che non ci riesce da ben quattro turni. L'Atalanta sta pareggiando, se stasera vinciamo andiamo a meno due. Tutto può succedere, a patto di ritrovare la vittoria.

Nerazzurro ha detto...

Mi dispiace deluderti. L'Atalanta alla fine è riuscita a vincere.

Matrix ha detto...

Non importa. Dobbiamo portare comunque i tre punti a casa. Dopo la famosa partita che citava Entius le vincemmo tutte, anche stavolta dobbiamo vincerle tutte fino alla fine.