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mercoledì 14 dicembre 2016

RIGORE ASSEGNATO TRAMITE IL VAR: E' STORIA NEL MONDIALE PER CLUB

La storia è fatta: durante Atletico Nacional-Kashima Antlers è stato assegnato il primo rigore della storia grazie all'ausilio del VAR, il video assistant referee. E' successo attorno alla mezzora del primo tempo della semifinale del Mondiale per Club. L'arbitro Kassai è stato richiamato a bordo campo a visionare in tv un contatto tra Berrio (Atletico) e Daigo: dopo una manciata di secondi il direttore di gara ha assegnato il rigore.
È durato tutto circa cinque minuti. Al minuto 27'50" del primo tempo il Kashima Antlers ha battuto una punizione dalla trequarti. Palla allontanata dalla difesa e in gioco, poi l'azione è proseguita. Però mentre la palla viaggiava verso l'area il difensore dell'Atletico Berrio ha steso con uno sgambetto Daigo. Un contatto non ravvisato in un primo momento dal direttore di gara Kassai, in quanto avvenuto lontano dalla direzione in cui stava arrivando il pallone.

L'azione è proseguita lineare, senza interruzioni perché la palla è rimasta in gioco: quando poi è uscita in fallo laterale al 28'35". Mentre i giocatori si apprestavano a battere la rimessa, il Video Assistant Referee Danny Makkelie (posizionato nella apposita sala video) ha avvisato attraverso l'auricolare il direttore di gara Kassai. Il gioco resta fermo per un intero minuto nel quale Kassai è in contatto audio con il Var. Solo al 29'40" inizia a correre verso il bordocampo per guardare il monitor. Lì Kassai resta 15 secondi a controllare i replay sul monitor apposito. Al minuto 30'05" fischia il calcio di rigore per i Kashima Antlers. Dopo le proteste, il rigore è stato calciato al minuto 32'10". Quasi cinque minuti dopo il fallo commesso.
Busacca, responsabile Fifa per gli arbitri, ha spiegato: "È stata la prima applicazione dal vivo del sistema Video Assistant Referees. È successo in una competizione Fifa ed è una novità per tutti. Specialmente il fatto di aver visto l'arbitro correre verso 'l'area replay' a bordo campo, per consultare il video. Nell'azione della partita di oggi  la comunicazione fra l'arbitro e l'assistente video è stata chiara, la tecnologia ha lavorato bene e la decisione finale è stata presa da Kassai, quindi dall'arbitro. È e sarà sempre così, perché il Video Assistant Referee è solo un supporto tecnico".
Inutili le recriminazioni dell'Atletico Nacional: il direttore di gara ha mimato con ampi gesti il rettangolo della tv, una decisione quindi inappellabile. Dal dischetto, poi, la squadra giapponese ha trovato il gol del vantaggio, primo dei tre gol che ha garantito loro l'accesso in finale.
I Kashima Antlers sono infatti la prima finalista del Mondiale per club 2016 e soprattutto sono la prima formazione asiatica a conquistare la finale del Mondiale per Club. Al Suita City Football Stadium, tana dei rivali del Gamba Osaka, i giapponesi sconfiggono con un 3-0 a sorpresa i campioni sudamericani dell'Atletico Nacional: a segno Doi su rigore al 33', Endo di tacco all'83' e Suzuki in contropiede all'85'. Gli Antlers attendono ora la vincente della seconda semifinale tra Real Madrid e Club America. Sfida dall’esito scontato. Sorprese permettendo.


7 commenti:

Mark della Nord ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Mark della Nord ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Mark della Nord ha detto...

Storico sì, perché è la prima volta che accade, però a me piace chiamarlo soprattutto "momento di buon senso".
Ci sono senz'altro molte cose da sistemare e un regolamento da scrivere, limare, adeguare etc., essendo ancora tutto in una fase sperimentale, però la via intrapresa è quella giusta.
È necessario specificare, altresì, come tale via era oramai la sola percorribile, per non dover più assistere ad ingiustizie colossali; parlo soltanto di gare internazionali e potrei fare una lunga lista di partite che probabilmente avrebbero potuto concludersi diversamente da come poi sono finite, se solo qualcuno in campo avesse avuto modo di visualizzare certe immagini (già chiarissime per i telespettatori).
Adesso sono curioso di vedere quello che succederà qui da noi.
Ah, inutile dire che tutto ciò non sarebbe stato reso possibile da Blatter o (peggio ancora) da Platini.
È il nuovo che avanza o il marcio che non c'è più?
Una cosa è certa: Infantino meglio non avrebbe potuto iniziare.
Grande Gianni, continua così.
W la regolarità.
Sempre e soltanto la regolarità.

pippo ha detto...

commento di Modric (che dalla decisione era stato avvantaggiato) : questo non è calcio.
Apparterrà anche lui al marcio che non c'è più?
Evviva il nuovo che avanza e che ancora una volta avvantaggia le grandi potenze calcistiche in champions(sempre per il...."bisiniss") a scapito di chi merita di qualificarsi sul campo .
Mille volte meglio Platini che questo fantoccio.......

Nerazzurro ha detto...

@Mark. Ti è sfuggito un piccolo particolare: sarà sempre l'arbitro a decidere. Quindi anche di fronte ad un episodio eclatante potrebbe decidere in modo controverso. Per dire, Kassai avrebbe potuto non dare rigore.

Nerazzurro ha detto...

Senza considerare che alcuni episodi rimangono poco chiari anche dopo aver visto mille volte le immagini. Per fare un esempio, dopo 18 anni ancora non c'è unanimità nel dire che il contatto Ronaldo-Iuliano era rigore.

Mark della Nord ha detto...

Qualche puntualizzazione.
- La nuova (e provvidenziale) tecnologia è ancora in fase sperimentale.
Deve essere scritto il regolamento e, soprattutto, specificato in maniera chiara per quali falli (o situazioni di gioco) si può ricorrere ad essa.
Insomma, disciplinare tutto senza possibilità di equivoci.
Inoltre, se è possibile che uno possa chiederne l'impiego (come avviene in tutti gli sport, dal tennis al volley, passando per il basket e il rugby; mi pare che il più recente sia il baseball) e quante volte in un incontro.
- Attualmente è sempre l'arbitro che decide, vero.
Intanto è un grande passo in avanti perché in molti casi l'arbitro fischia o non fischia (p. es. un fuorigioco) fidandosi del giudizio di un guardalinee, che potrebbe rivelarsi errato una volta riviste le immagini.
Però, per una forma di garanzia, l'arbitro potrebbe essere affiancato nella visione della immagini e nella decisione dai suoi colleghi della postazione (siamo alle ipotesi, naturalmente).
- Concordo sul fatto che potrebbero sussistere casi che non sarebbero chiariti neppure dall'uso della tecnologia (tra questi non ricadrebbe certamente l'intervento di Juliano su Ronaldo, come evidenziato da Nerazzurro: quello è rigore tutta la vita; solo qualche juventino nostalgico, e oltranzista-negazionista, afferma ancora il contrario), ma costituirebbero certamente una percentuale molto esigua rispetto a quelli per i quali sarebbe possibile esprimersi con assoluta certezza, garantendo la regolarità della competizione.
- Ho letto anch'io di Modric e Zidane.
Modric: "Non so che dire su questo aspetto, è una situazione nuova ma non mi piace. Crea molta confusione, per me questo non è calcio".
Bisognerebbe capire perché per lui questo non sarebbe più calcio: l'ha mica detto (ha parlato genericamente di confusione, che in effetti non v'è stata; è risultato tutto molto semplice: un fallo non rilevato è stato accertato dalla VAR. Più chiaro di così...).
Sarebbe interessante, a questo punto, conoscere, magari attraverso un piccolo sondaggio giornalistico (facilissimo da attuare: basterebbe, alla fine di un'intervista, chiedere se uno è favorevole o meno; sì o no, senza andare oltre) come sono schierati calciatori e allenatori.
Temo che il risultato sarebbe impietoso per i conservatori gratuiti alla Modric (altro che referendum costituzionale).
- Mi permetto di ricordare a chi ritiene Platini migliore dell'attuale "fantoccio" presidente della Fifa, che le roi Michel è stato ritenuto colpevole di "corruzione e abuso", e condannato (magnanimamente) dal comitato etico della Fifa a 8 anni di squalifica, assieme al suo compagno di merende Blatter (già eminenza grigia del calcio mondiale).
E mi piacerebbe sapere in qual maniera, attraverso l'introduzione della tecnologia, "le grandi potenze calcistiche in champions" risulterebbero avvantaggiate "a
scapito di chi merita di qualificarsi sul campo".
Curioso, ero convinto proprio del contrario.
Mah, punti di vista...