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mercoledì 19 agosto 2015

ESCORT, SASSATE E ACCUSE A MOGGI. MARC ROGER SI RACCONTA

Fu l’agente di giocatori di spicco del calcio francese, da Henry ad Anelka, da Blanc a Makelele, passando per Vieira. Poi, la decadenza, da dirigente del Servette che lo portò fino al carcere per 18 mesi e a una condanna per falso in bilancio. Oggi, Marc Roger, 52 anni, prova a rientrare nel giro, ma nel frattempo va in libreria con un libro di ricordi, su anni di carriera gloriosi, ricco di aneddoti anche sull’Italia, allora eldorado del calcio internazionale.
Il giornale francese l’Equipe anticipa alcuni passaggi. Come la sera della semifinale di Champions tra il Nantes e la Juventus di Deschamps nel '96. A Torino, all’hotel Palace, Roger verso l’una di notte incrocia "una bella bruna che entra e si dirige dritta all’ascensore". L’agente incuriosito chiede informazioni e il cameriere gli risponde che era la call-girl chiamata per rilassare gli arbitri della partita. Resta da sapere chi l’avesse chiamata. Anche se non ci vuole certo un mago per intuire che fosse un “regalo” di Moggi, visto che è noto a tutti che “regalare” escort agli arbitri era una consuetudine di Lucianone (anche ai tempi di Torino, Napoli e Roma utilizzava questo modo per accattivarsi le simpatie dei direttori di gara, quando passò alla Juventus cambiò metodo, ma questo è un altro discorso).

Restando a Torino, l’ex procuratore racconta anche il retroscena della cessione di Zidane al Real Madrid. Secondo Roger, il Real propose una prima offerta di 67 milioni di euro e i Moggi, padre e figlio, sapevano che sarebbe poi arrivato il rialzo di 7 milioni: "Grazie all’aumento artificioso del prezzo la Juve versò quindi una commissione al figlio nominato dal padre come mandatario dei bianconeri per l’operazione". Circa dodici milioni in tutto. Che finirono dritte nelle tasche della famiglia Moggi.
Sebbene questo ultimo episodio non rappresenta una novità visto che già nel marzo 2007 su Corriere della Sera si raccontava che “Camorra, Moggi, Zidane, Juventus e Real Madrid. Sono gli elementi esplosivi che potrebbero essere rivelati in un libro autobiografico di un ex procuratore francese: Marc Roger, oggi in carcere a Madrid, ma determinato a raccontare il lato oscuro dei trasferimenti di giocatori. Ieri, il quotidiano Le Parisien ha pubblicato alcuni estratti, anticipando il mensile Le Miroir du football. Accuse pesanti che puntano il dito contro il sistema Moggi, in particolare per il passaggio di Zinedine Zidane dalla Juventus al Real Madrid.”
Spostandosi in Spagna, Roger racconta poi come riuscì a liberare Makelele dal Celta Vigo per portarlo al Real Madrid: "Per forzare il Vigo, presentai denuncia in commissariato raccontando che i tifosi avevano preso di mira l’auto del giocatore, ma le sassate al parabrezza le avevo tirate io, con l’accordo di Makelele ovviamente".
Insomma, come possiamo constatare, il calcio è popolato da tanti personaggi che definire loschi mi sembra riduttivo. E per ogni episodio che viene fuori, ce ne sono mille che nessuno mai racconterà. Quando ci sono in gioco interessi e soldi ogni mezzo può diventare lecito. Anche questo fa parte del gioco. Purtroppo.

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2 commenti:

Nerazzurro ha detto...

Moggi è garanzia d'illegalità. Credo che ne abbia combinato di cotte e di crude, molte molte di più di quelle che ci vengono raccontate.
Se pensiamo che uno così è ancora idolatrato dal popolo bianconero...

BlackWhite ha detto...

Mi pare di capire che questo Roger non è certo uno stinco di santo. Anzi, direi che Moggi a confronto è un santo.
X Entius. Sul discorso delle escort, ipotizzi tu che c'entri Moggi ma Roger dice "mandati non si sa da chi". E' sempre facile dire "al lupo al lupo" ma ti ricordo che anche i tuoi dirigenti non sono delle povere anime innocenti.