Non ho ancora ben capito se domani pomeriggio a San Siro risuoneranno finalmente di nuovo le note di “Pazza Inter”. Il contenzioso tra l’Inter e Rosita Celentano (meno male che è tifosa interista, pensa se fosse stata juventina…) sembrava ad un punto di svolta, ma a quanto pare non si è trovato l’accordo, o forse sì. Insomma siamo vicini al ritorno dell’inno che ha fatto da colonna sonora ai nostri trionfi. Nel frattempo chi andrà a San Siro a vedere la Beneamata dovrà sorbirsi “C’è solo l’Inter” (se siete poco convinti, provate ad ascoltare ”Nerazzurri siamo noi” inno fresco di zecca uscito in questa settimana, e vedrete che lo rivaluterete).
Ma abbandoniamo questa piccola digressione musicale e parliamo della sfida che ci aspetta domani pomeriggio contro il Sassuolo per quello che è l’esordio stagionale dei nostri ragazzi in quel di San Siro. Dopo la mediocre prestazione contro il Torino due settimane fa, l’Inter è chiamata al pronto riscatto e la sfida contro i neroverdi è certamente una buona occasione per conquistare la prima vittoria stagionale.
Mazzarri non avrà a disposizione Vidic squalificato e Jonathan infortunato, ma recupera Palacio. In difesa Andreolli è favorito su Campagnaro per completare il terzetto difensivo con Ranocchia e Juan Jesus, a centrocampo Nagatomo e Dodò saranno gli esterni con Kovacic, Hernanes e uno tra Medel e M’Vila in mezzo, in avanti Palacio dovrebbe far coppia con Icardi. Abbandonata per il momento l’idea di schierare Guarin nel ruolo di seconda punta (ma non è escluso che già giovedì in Europa League il colombiano possa essere schierato a ridosso della prima punta).
Di fronte un Sassuolo che è solo un lontano parente della squadra che quasi un anno fa ne prese sette a domicilio dall’Inter. La formazione allenata da Di Francesco è un brutto cliente. Soprattutto perché là davanti può contare su un trio d’attacco di tutto rispetto. Fermare Berardi, Zaza e Sansone non sarà assolutamente facile. Soprattutto Zaza è in un momento di forma strepitosa e dopo la doppia sfida della Nazionale (coronata anche dal primo gol azzurro) è diventato il nuovo idolo nazionale. Per Ranocchia e compagni mettergli la museruola sarà un compito arduo.
Ma noi siamo pur sempre l’Inter e non possiamo certo farci intimorire da un avversario che ha un attacco di tutto rispetto, ma è tutt’altro che irresistibile negli altri settori. Ovviamente sempre sperando che i nostri ragazzi giochino una partita “da Inter”, che affrontino gli avversari senza timori, che riescano a creare occasioni da rete e che riescano ad essere cinici e spietati nei metri finali. E naturalmente con la vana speranza che l’arbitro di turno (mi sfugge chi sia…) non combini qualche “scherzetto” come già capitato contro il Torino. L’anno scorso abbiamo perso troppi punti in casa e molti di questi punti li abbiamo persi con avversari di medio bassa classifica (vado a memoria, sono usciti indenni da San Siro Catania, Chievo, Cagliari, Bologna, Udinese e Atalanta). Quest’anno dobbiamo assolutamente invertire questa tendenza. Se vogliamo puntare in alto San Siro deve tornare ad essere un fortino inespugnabile e la nostra classifica dobbiamo ”costruirla” soprattutto tra le mura amiche. Ecco perché domani pomeriggio, indipendentemente da Zaza, fare i tre punti è un obbligo, una condizione imprescindibile. FORZA INTER !!!
2 commenti:
Diciamo che aiuterebbe uno stadio più piccolo ma più vicino al campo, poca capienza ma sempre sempre pieno come avviene allo stadium e non come da noi dove ci sono enormi spazi vuoti, non va bene proprio, San Siro deve cambiare...
Io mi riferivo al fatto che, come ogni grande squadra che si rispetti, dobbiamo tornare a fare molti punti in casa e non lasciarli per strada come fatto la scorsa stagione.
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