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martedì 25 marzo 2014

PRANDELLI-ITALIA FINO AL 2016 (una buona scelta, sperando che...)

Sembrava tutto deciso. A fine Mondiali le strade di Prandelli e della Nazionale Azzurra si sarebbero divise con l’attuale commissario tecnico in procinto a sedersi su una panchina prestigiosa della nostra Serie A e la panchina azzurra destinata all’Allegri di turno.
Invece, direi quasi a sorpresa, Prandelli continuerà ad essere il ct azzurro fino ad Euro 2016. Per il momento è arrivata solo una formale stretta di mano, ma già tra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima verrà messo nero su bianco.
Sinceramente trovo che questa sia una gran bella notizia. Innanzitutto perché non vedo all’orizzonte un degno sostituto. Si sono fatti tanti nomi ma (parlo dal mio punto di vista) nessuno mi pare in grado di poter raccogliere un’eredità così importante.

Inoltre affrontare una competizione con un allenatore “a scadenza” non è mai opportuno. Si rischierebbe di avere un selezionatore delegittimato che il gruppo non segue più. Un po’ come succede nelle squadre di club: quando si sa già che nella stagione successiva l’allenatore non siederà più sulla panchina, nel gruppo comincia a regnare l’anarchia.
Ecco che un rinnovo che arriva tre mesi prima di un Mondiale può essere un’importante segnale di continuità che rafforza il gruppo e, perché no, anche l’idea di Nazionale.

Prandelli ha lavorato molto su questo punto cercando di riavvicinare il popolo italiano alla Nazionale. Non che la cosa fosse difficile dopo il tremendo biennio lippiano. Ma comunque ha il gran merito di esserci riuscito.
Sebbene le grandi premesse della vigilia si siano un po’ perse per strada. Come il famoso codice etico che voleva introdurre un principio meritocratico non trascurabile: rappresenta il proprio Paese solo chi lo onora. Peccato che strada facendo sia diventato un principio da applicare ad personam (vedi il doppiopesismo alla vigilia degli Europei 2012) e che abbia perso un po’ del suo valore iniziale.
Prandelli aveva promesso un’Italia più spettacolare. Che vincesse sì, ma che desse anche spettacolo. Spettacolo che onestamente abbiamo visto solo a tratti. Ma il commissario tecnico sotto questo aspetto ha poche colpe, non avendo avuto la possibilità di avere sotto mano i giocatori adatti all’idea che aveva lui di calcio spettacolo (e dare spettacolo con Giaccherini non è certo facile). E con Totti e Del Piero ormai avanti con gli anni e un Cassano prontamente bocciato appena ha indossato la maglia dell’Inter, sono venuti a mancare i fantasisti capace di illuminare il gioco azzurro.
Va da sé che spettacolo o no, Prandelli sia riuscito due anni fa ad arrivare a un passo dal trionfo europeo battendo avversarie sulla carta ben più forti come Inghilterra e Germania. Alla fine si è dovuto arrendere ad una Spagna che al momento è di un altro pianeta. Fra tre mesi andiamo in Brasile con la consapevolezza di non essere al livello delle nazionali più forti (le solite Brasile, Argentina, Germania, Spagna, Olanda) ma la certezza di poter avere un ruolo da protagonista (arrivare nelle prime quattro sarebbe un ottimo risultato).
Dunque che ben venga il rinnovo di Prandelli. Il nuovo biennio dovrebbe essere contraddistinto dalle novità che il ct ha chiesto a gran voce nel corso degli ultimi mesi. L'idea di base è quella di restituire autorità alla Nazionale, studiando il calendario in modo da salvaguardare il lavoro dello staff azzurro.
Sperando che stavolta, contrariamente a ciò che è successo con codice etico e calcio spettacolo, le intenzioni non rimangano tali.


4 commenti:

Nerazzurro ha detto...

Per altri due anni la panchina azzurra sarà in mano ad un juventino. Poi, per l'alternanza, toccherà ad un milanista.

Mattia ha detto...

Un allenatore va giudicato per il lavoro e i risultati e sotto questo punto di vista non possiamo obiettare nulla a Prandelli.
Ben venga dunque il rinnovo.

El Cabezon ha detto...

www.pianetasamp.blogspot.com

A parte il discutibile codice etico direi che Prandelli sta facendo abbastanza bene anche se nell'ultimo anno ho visto una Nazionale spesso in affanno ma credo ciò possa essere causato dalla nostra storica idiosincrasia verso gli impegni non ufficiali...
P.S: Inghilterra nettamente superiore a noi? Forse 30/40 anni fa...ciao!

Simone ha detto...

Codice etico a parte (una grande farsa, visto che si adottano due pesi e due misure) credo che il lavoro di Prandelli possa essere giudicato positivamente. Il rinnovo è dunque il naturale proseguimento di un progetto che, si spera, possa avere la sua conclusione con un trionfo.