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sabato 8 giugno 2013

INTER, PROGETTO GIOVANI? NO, GRAZIE (come sprecare un patrimonio)

Francesco Bardi, Luca Caldirola, Matteo Bianchetti, Cristiano Biraghi, Giulio Donati. Questi cinque giocatori compongono la difesa titolare dell’Italia Under 21 che in questi giorni sta disputando gli Europei di categoria in Israele. Questi cinque giocatori hanno una cosa in comune e un identico destino: sono tutti di proprietà dell’Inter ma nessuno di loro rientrerà alla base ma verrà spedito in prestito da qualche parte o usato come pedina di scambio per comprare qualche giocatore più maturo (sul modello comproprietà di Livaja per Schelotto, per intenderci).
Eppure se sono tutti e cinque titolari nell’Italia Under 21 vorrà dire che un minimo di bravura e di talento dovrebbero averla. Non stiamo parlando dei nuovi Nesta o Cannavaro, sia chiaro, ma dei giovani di belle speranze che in questa Inter non sfigurerebbero di certo.
Se in questa Inter c’è spazio per Jonathan, Silvestre, Pereira, Schelotto, Chivu, non vedo il motivo per cui non ci debba e non ci possa essere spazio anche per Caldirola, Biraghi, Bianchetti e Donati.
Ho fatto l’esempio della difesa azzurra under 21 ma il discorso potrebbe tranquillamente essere allargato ad altri giocatori e ad altri settori del campo. Perché non ci sono dubbi che Benassi e Duncan (ma anche Poli, rispedito troppo frettolosamente alla Sampdoria) non avrebbero certo fatto peggio di Gargano e Mudingayi (e in più di un’occasione anche di Cambiasso, ormai al capolinea della sua carriera), Longo e Livaja sarebbero stati dei validi vice Milito almeno quanto Rocchi e Coutinho avrebbe sicuramente messo quel pizzico di classe e fantasia necessaria che ha messo Cassano (con la sostanziale differenza che il giovane brasiliano non è un rompiballe come Fantantonio).
Il tanto invocato progetto giovani che doveva decollare un anno e mezzo fa con l’arrivo di Stramaccioni in realtà non ha mai visto la luce. In primis perché il tecnico romano non ha mai avuto il coraggio di rompere con i senatori e affidarsi alle nuove leve come in molti speravano. E poi perché la dirigenza ha sempre lavorato in direzione opposta. Se compri Cassano è ovvio che Coutinho verrà messo da parte, si è preferito comprare Silvestre piuttosto che richiamare alla base Caldirola, hanno dato metà Livaja per Schelotto, Longo è stato spedito in Spagna l’estate scorsa e lì è stato lasciato anche a gennaio quando all’Espanyol faceva la tribuna e all’Inter avrebbe fatto comodo, Duncan non ha mai visto il campo con l’Inter ed è stato mandato a Livorno dove è diventato subito un pilastro della squadra nella corsa alla promozione, quando si è infortunato Castellazzi sono andati a comprare il quarto portiere della Lazio piuttosto che puntare sui nostri Belec e Di Gennaro come vice Handanovic.
Ovviamente le cose non cambieranno nemmeno quest’anno. Mazzarri ha già lasciato intendere che preferirà puntare su giocatori più esperti. Di conseguenza ancora una volta i giovani resteranno lontano da Appiano Gentile. Duncan e Caldirola resteranno a Livorno e Brescia, Longo potrebbe rientrare nell’acquisto di Gilardino (dai un promettente attaccante di 20 anni per un bomber di 32, un vero affarone), Livaja resterà a Bergamo, Bianchetti, Biraghi e Donati andranno in qualche squadra di A o di B, analoga sorte toccherà a Benassi e Bardi (l’unico che in effetti avrebbe poco spazio, almeno finché resterà Handanovic), Obi finirà in Inghilterra.
Insomma il progetto giovani all’Inter rimarrà solo una utopia. E pensare che abbiamo uno dei migliori settori giovanili a livello europeo (e non credo di esagerare) e siamo una delle poche squadre che potremmo applicare con profitto il modello Barcellona, (o se preferite il modello Dortmund) puntando sui prodotti del nostro vivaio. Un vero peccato.

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5 commenti:

Nicola ha detto...

Ti vorrei far notare che abbiamo appena comprato Icardi, 20 anni. E a gennaio è arrivato Kovacic, 18 anni.

Entius ha detto...

Icardi lo abbiamo pagato 15 milioni di euro. Un affarone se si rivelerà il nuovo Milito o il nuovo Cavani. Ma se sarà un Destro o un Castaignos qualunque?
Perché non rischiare la carta Longo a costo zero?

Winnie ha detto...

E vogliamo parlare di Santon prima e Faraoni dopo, sacrificati per far posto a Jonathan. Sacrificare un giovane per un campione mi sta bene, per un giocatore mediocre assolutamente no. Per dire, sacrificare Bardi per Handanovic non fa una piega.

Matrix ha detto...

Abbiamo sprecato la grossa occasione con Stramaccioni. Solo col tecnico romano si sarebbe potuto rilanciare il nostro settore giovanile. Con Mazzarri scordiamoci che ai giovani verrà dato spazio.

Anonimo ha detto...

È una vergogna.
Che amarezza :'(