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venerdì 31 agosto 2012

TRE GRAFFI DEL TIGRE, LA SUPERCOPPA E' DELL'ATLETICO

SUPERCOPPA EUROPEA - Finale
CHELSEA-ATLETICO MADRID 1-4
6’ Falcao – 19’ Falcao – 45’ Falcao – 60 Miranda – 75 ‘ Cahill
CHELSEA (4-2-3-1): Cech; Ivanovic, Cahill, David Luiz, A. Cole (dal 45’ s.t. Bertrand); Mikel, Lampard; Ramires (dal 1’ s.t. Oscar), Hazard, Mata (dal 37’ s.t. Sturridge); Torres. A disp.: Turnbull, Meireles, Romeu, Moses. All.: Di Matteo
ATLETICO MADRID (4-1-4-1): Courtois; Juanfran, Miranda, Godin, Filipe Luis; Mario Suarez; Arda Turan, Gabi, Koke (dal 36’ s.t. Raul Garcia), Adrian (dall’11’ s.t. Rodriguez); Falcao (dal 42’ s.t. Emre). A disp.: Asenjo, Silvio, Diego Costa, Cata Diaz. All.: Simeone
ARBITRO: Skomina (Slo).

Dopo Dublino e Bucarest, Radamel Falcao si conferma “uomo delle finali” anche a Montecarlo. “El Tigre” aveva già piantato i suoi artigli nelle due Europa League conquistate con Porto e Atletico, ma la tripletta che scolpisce il 4-1 al Chelsea nella Supercoppa europea 2012 è la consacrazione di un attaccante unico al mondo. Un sinistro d’oro, un istinto da rabdomante del gol e un mix devastante di fisicità e tecnica: non vederlo in Champions League insieme a Messi e Ronaldo è un insulto al buon senso, ma così va il calcio. Al conto che Radamel presenta agli inglesi, aggiungete anche una traversa e un palo. E tutto prima dell’intervallo. I Blues campioni d’Europa vanno al tappeto, contro l'Atletico Madrid, alla prima ripresa, come un pugile suonato, e non si riprendono più.
Tempo quattro minuti e i Colchoneros sfiorano l'1-0 con il colombiano, che in spaccata colpisce la traversa. La spia rossa, subito accesa dalle parti di Cech, è il segnale che la serata non sarà delle migliori. Tre minuti più tardi Gabi recupera il pallone che Adrian recapita a Falcao.
David Luiz tentenna sul fuorigioco e Falcao, di sinistro, apre lo show con un tocco vellutato che sfiora il palo prima di rotolare in rete.
Ancora il brasiliano è protagonista in negativo sul 2-0 al 19’: è lui a mancare l’intervento su un pallone diretto a Falcao, che ringrazia, si beve Cole e telecomanda il sinistro a giro sotto l’incrocio dei pali opposto. Il Chelsea, che all’attivo ha solo un destro impreciso di Hazard, sbanda paurosamente e tra il 28' e il 35' rischia di andare sotto nuovamente con Gabi (bravo Cech a chiudere) e Falcao (colpo di testa sul palo). Poi, prima di tornare negli spogliatoi, Arda Turan conduce splendidamente un contropiede e arma per la terza volta il sinistro del colombiano. Dove finisca il pallone lo capite da soli: 3-0 e buonanotte.
All’intervallo è già chiaro a tutti che l’Atletico Madrid vincerà la 37ª edizione della Supercoppa, la seconda nella storia dei Colchoneros. Resta da osservare il timido ma promettente ingresso in campo del giovane Oscar al posto di Ramires, rimane da applaudire Miranda che trova il 4-0 al quarto d’ora con un mezzo “scavetto” che non ti aspetteresti da un difensore centrale, c’è ancora da annotare la rete in mischia di Cahill che rende meno pesante il passivo.
Un 4-1 che boccia seccamente il Chelsea. E’ vero che con questo Falcao c’era ben poco da fare ma è anche vero che ci mette molto del suo (e si sente la mancanza di un attaccante d’esperienza come Drogba).
L’Atletico Madrid porta a casa la sua seconda Supercoppa Europea in tre anni (due anni fa dopo il trionfo ai danni dell’Inter qualcuno disse “E’ bello che abbia trionfato l’Atletico Madrid, un’occasione così quando gli ricapiterà?”) ma soprattutto si gode questo attaccante strepitoso. Il colombiano non solo conferma di essere l’uomo delle finali ma dimostra ancora una volta di essere un attaccante fortissimo che meriterebbe ben altri palcoscenici.

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2 commenti:

Theseus ha detto...

Questo giocatore è di un altro pianeta. Mi meraviglio come mai le grandi squadre europee non facciano a gara per comprarlo.

Unknown ha detto...

è un giocatore fortissimo!!!!!!!!!!!

http://blogcalciobianconero.blogspot.it/