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mercoledì 18 maggio 2011

EUROPA LEAGUE, TRIONFA IL PORTO (e il calcio portoghese)

EUROPA LEAGUE - FINALE
PORTO-BRAGA 1-0 
44' Falcao 

PORTO: Helton; Sapunaru, Rolando, Otamendi, Alvaro Pereira; Guarin (28' st Belluschi), Fernando, Moutinho; Hulk, Falcao, Varela (34' st James Rodriguez). A disp.: Beto, Maicon, Souza, Micael, Walter. All.: Villas Boas 
SPORTING BRAGA: Artur; Miguel Garcia, Paulao, Alberto Rodriguez (1' st Kakà), Silvio; Vandinho, Custodio; Alan, Hugo Viana (1' st Mossorò), Paulo Cesar; Lima (22' st Meyong). A disp.: Cristiano, Helder Barbosa, Elderson, Leandro Salino. All.: Paciencia 
Arbitro: Carlos Carballo 

A Dublino il Porto rispetta il pronostico e trionfa nella finale di Europa League. Ma battere lo Sporting Braga non è stato per niente facile e alla fine a fare la differenza è stato un gol del bomber colombiano Falcao (capocannoniere della competizione con 17 centri). Il Braga, che era alla sua prima finale europea in ottanta anni di storia, non è un avversario eccelso. Ma è stato bravo a organizzare un piano tattico per neutralizzare le fonti di gioco dei biancoazzurri. La squadra di Paciencia ha avuto subito una bella occasione con Custodio, poi è stato solo il Porto a creare qualcosa di accettabile con le due occasioni di Hulk (palo sfiorato con un sinistro da posizione defilata) e Varela (colpo di testa fuori). Ma proprio quando tutti erano pronti al rientro negli spogliatoi ecco la mazzata in faccia al Braga. Meraviglioso assist di Guarin per Falcao e colpo di testa perfetto dell’attaccante colombiano per l’1-0 che poi si rivelerà il gol che decide la finale. Nella ripresa Paciencia inserisce Mossorò ed è un’intuizione felice: l’attaccante in apertura ruba palla a Pereira e si presenta solo davanti a Helton: il destro è però impreciso e il portiere respinge col piede esterno. Poi è stata solo gestione della palla degli uomini di Villas Boas fino al triplice fischio finale che sancisce la vittoria dei campioni di Portogallo. E’ il terzo trionfo stagionale per la squadra allenata dall’ex assistente di Mourinho. Il 34enne tecnico portoghese sta già conquistando tutti (in Italia e in Inghilterra piace a molti) e lui sogna di ricalcare le orme del suo grande maestro. E se il buongiorno si vede dal mattino, ci sono ottime possibilità che prevarrà la consueta situazione dell’allievo che supera il maestro. Intanto è il più giovane tecnico a vincere un trofeo europeo e domenica potrebbe conquistare il suo quarto trofeo, la Coppa di Portogallo. Ma non è solo la vittoria di Villas Boas. E’ anche la vittoria di una squadra che può contare su un gruppo di giocatori che piacciono a mezza Europa (da Hulk a Falcao passando per Fernando) ed è soprattutto il successo, il grande successo del calcio portoghese in generale, artefice di una stagione davvero straordinaria in ambito continentale.
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3 commenti:

El Cabezon ha detto...

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Ho visto la partita solo a sprazzi e mi è sembrata bruttina come del resto un pò tutte le finali...Villas Boas secondo me farebbe meglio a non avventurarsi subito in un grande club ma provare a crescere gradualmente a cominciare dall'anno prossimo quando col Porto attuale, se non verrà smantellato, in Champions potrebbe far bene...ciao!

Stefano ha detto...

Concordo con Andrea, bruttina come finale. Mi aspettavo un Porto più spumeggiante e una partita bella da vedere. Invece è stato alquanto noiosa.

Riccardo Troiani ha detto...

La partita ha tradito le attese in quanto a spettacolo...per il resto grande Falcao, l'uomo dell'estate insieme ad Hulk e a superman Villas Boas