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sabato 23 maggio 2009

E L'INGHILTERRA DOMINA

Ancora una volta ho avuto il piacere di ricevere una risposta da Fabrizio Ponciroli, Direttore del mensile Calcio2000, ad una e-mail che gli ho inviato. La sua risposta è stata pubblicata sul numero 138 del mensile stesso. Ringrazio ancora una volta il Direttore Ponciroli.
Carissimo Direttore,
Anche quest’anno la Champions League è dominata dalle inglesi. Per il terzo anno consecutivo tre semifinaliste su quattro sono inglesi, per il sesto anno consecutivo c'è almeno una semifinalista inglese e per il quinto anno consecutivo avremo una squadra inglese in finale. Numeri che parlano chiaro e che ci dicono che le inglesi non sono più forti di noi, sono addirittura di un'altro pianeta. Può capitare una stagione fortunata, un girone facile, delle avversarie che affronti al momento giusto e arrivi in finale. Ma qui stiamo parlando di squadre che arrivano tutti gli anni almeno in semifinale e che stanno dominando in Champions League da 4-5 anni.

Nel 2003 ci capitò di vedere tre semifinaliste italiane su 4 ma fu un caso isolato. L'anno dopo il Milan si fermò ai quarti, la Juventus agli ottavi e l'Inter addirittura alla fase a gironi. C'è una voragine fra il calcio italiano e quello inglese. Inutile negarlo. Negli anni '90 abbiamo dominato in Europa arrivando in finale e vincendo in tutte e tre le competizioni continentali. Nel nuovo millennio ci siamo fermati, quasi bloccati.
Secondo lei qual è il motivo? Perché in Europa continuiamo a rimediare figuracce? Io qualche idea ce l’avrei ma sono curioso di sapere il suo punto di vista.
La ringrazio per la disponibilità e la cortesia.
Vincenzo

Caro Vincenzo, la mia idea in proposito è piuttosto chiara. Gli inglesi hanno saputo coniugare al meglio potere economico e gestione delle risorse. Mi spiego meglio. Oltre all'innegabile superiorità a livello di budget, i club inglesi hanno raggiunto una saggezza tattica straordinaria (merito anche delle influenze dei tanti allenatori stranieri che, da qualche anno, hanno invaso la Premier League) e hanno saputo credere nei giovani, dando loro spazio e non nascondendosi dietro al solito "piano, se no ce lo bruciamo", filosofia, ahimè, propria di molti allenatori italiani. Pensi ad uno come Sir Alex Ferguson. Prima prendeva bastonate dai nostri club poi ha capito che doveva giocare "più all'italiana" e "meno all'inglese". Forte di giocatori stellari, votati al sacrificio, ha iniziato a bastonarci come pochi altri e così tutte le altre squadre inglesi. Il Liverpool ha investito tanto su Torres ma ha creduto anche nel "sistema Benitez", rivoluzionario per certi versi. Wenger crede ciecamente nei giovani, insomma noi siamo, come dice bene lei, fermi al palo e, purtroppo, penso, che per i prossimi anni, non avremo tanto da sorridere. L'unica mia speranza è che qualcuno capisca che i giovani, anche se inesperti, vanno fatti giocare con continuità, anche al costo di rimediare qualche sconfitta in più...


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4 commenti:

El Cabezon ha detto...

www.pianetasamp.blogspot.com

Non proprio originalissime:-) ma motivazioni certamente condivisibili...aggiungo solo che secondo me si fa presto a parlare di lancio dei giovani:è facile farli giocare quando sono degli autentici fenomeni già pronti a reggere certe pressioni e a giocare in prestigiosi palcoscenici e soprattutto quando sei una società in grado di reperire i migliori in circolazione con conseguente bassissimo rischio di fallire...ciao!

Entius ha detto...

Le motivazioni non sono originali perchè il problema e la causa sono quelli. Non vedo al momento motivazioni differenti.
Sul lancio dei giovani c'è da dire che è più facile inserire un giovane in un contesto di campioni. Se c'è una "struttura" di squadra il rischio di "bruciare" un giovane è minore.

Anonimo ha detto...

Perchè cancelli il cognome? Hai paura a dire che ti chiami Vincenzo Spadafora?

Entius ha detto...

Un'anonimo che mi accusa di nascondere il mio nome. Questa è il massimo dell'assurdità...