
A tal proposito, inserisco di seguito un articolo scritto da Alberto Brandi di Mediaset al termine del ritorno delle due semifinali di Coppa UEFA della passata stagione.
UEFA: non è una coppa per grandi
La finale Rangers-Zenit non arriva per caso
Se non fosse che internet ci porta in tutto il mondo e che qualcuno, leggendoci dalla Russia o dalla Scozia, potrebbe arrabbiarsi, mi verrebbe da dire che la Coppa UEFA sarebbe da abolire. Nel corso degli anni ha perso il suo prestigio, è una competizione che dopo la riforma della Champions League va a pescare nelle posizioni in classifica più basse dei principali campionati europei. Il suo cammino comincia a metà luglio con un turno preliminare con squadre di quart'ordine, poi ce n'è un secondo un filo più qualitativo. Finalmente a settembre comincia la vera e propria competizione, un percorso a ostacoli fatto di andate e ritorni, gruppi e controgruppi, squadre che vanno e che vengono (quelle eliminate dalla Champions), insomma una via crucis per chi arriva alla fine. Un percorso insostenibile per chi partecipa a campionati ad alto coefficiente di difficoltà. Si gioca quasi sempre il giovedì, a ridosso delle partite di campionato. Non per niente a contendersi il trofeo saranno una squadra, Rangers Glasgow, che partecipa a un campionato di 12 (!) squadre (in realtà quelle importanti si contano sulle dite di una mano) e un'altra (lo Zenit) che ha cominciato la sua stagione da un mese e mezzo con alle spalle solo 7 giornate di campionato. Posizione in classifica dei russi? Decimi. Insomma la sfida che andrà in scena allo stadio del City di Manchester il prossimo 14 maggio è quella che si merita una competizione anacronistica e che ha perso col passare degli anni quasi tutto il suo appeal. Chi ci ha creduto, come la Fiorentina, ha buttato via tante di quelle energie fisiche e psichiche che rischia di compromettere il suo obiettivo prestigioso di questa stagione: il quarto posto che porta ai preliminari di Champions League. Forse ha ragione Gattuso: il Milan in Coppa Uefa sarebbe una tristezza. Come dargli torto?
FONTE:CalcioRusso
1 commento:
www.pianetasamp.blogspot.com
Bè...anche il pur bravo Alberto Brandi deve lavorare, chissà se adesso la pensa ancora così circa la Coppa Uefa :-)...ciao!
Posta un commento