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sabato 20 settembre 2008

LA COPPA UEFA NON ERA DA ABOLIRE?

Ieri sera non ho seguito la sfida di Coppa UEFA fra Milan e Zurigo (vittoria dei rossoneri per 3-1), ma le urla di Piccinini sono arrivate sin nella mia stanza e credevo che stessero trasmettendo la replica di Milan-Liverpool del 2005, poi mi sono accorto che il Milan giocava contro una squadra svizzera in una Coppa che non più tardi di quattro mesi fa, l'allegra banda di Controcampo (con Alberto Brandi in primis), aveva invitato ad abolire perchè una squadra che proviene da un campionato a loro dire mediocre come quello russo e che batte un Bayern Monaco per 4-0 in semifinale, è un sintomo della decadenza di una Coppa che non merita di passare in mani così poco nobili. Ora, improvvisamente, l'UEFA è diventata una Coppa che non va snobbata, importante ed un prestigioso traguardo per qualsisasi squadra... tutto tremendamente giusto, ma chissà perchè sono tutte valutazioni che alcuni giornalisti hanno fatto solamente negli ultimi giorni. Pur dubitandone, spero che CSKA e Spartak vadano avanti e poi in inverno si mettano in riga e lo facciano sul serio, non sarebbe male dare qualche bastonata nei denti alle italiane (Milan in primis, non perchè mi stia antipatica la squadra, ma perchè non sopporto il potere mediatico che essa ha, spesso utilizzato in modo molto poco professionale), parafrasando qualcuno che in questi giorni passa per il demonio.
A tal proposito, inserisco di seguito un articolo scritto da Alberto Brandi di Mediaset al termine del ritorno delle due semifinali di Coppa UEFA della passata stagione.

UEFA: non è una coppa per grandi
La finale Rangers-Zenit non arriva per caso
Se non fosse che internet ci porta in tutto il mondo e che qualcuno, leggendoci dalla Russia o dalla Scozia, potrebbe arrabbiarsi, mi verrebbe da dire che la Coppa UEFA sarebbe da abolire. Nel corso degli anni ha perso il suo prestigio, è una competizione che dopo la riforma della Champions League va a pescare nelle posizioni in classifica più basse dei principali campionati europei. Il suo cammino comincia a metà luglio con un turno preliminare con squadre di quart'ordine, poi ce n'è un secondo un filo più qualitativo. Finalmente a settembre comincia la vera e propria competizione, un percorso a ostacoli fatto di andate e ritorni, gruppi e controgruppi, squadre che vanno e che vengono (quelle eliminate dalla Champions), insomma una via crucis per chi arriva alla fine. Un percorso insostenibile per chi partecipa a campionati ad alto coefficiente di difficoltà. Si gioca quasi sempre il giovedì, a ridosso delle partite di campionato. Non per niente a contendersi il trofeo saranno una squadra, Rangers Glasgow, che partecipa a un campionato di 12 (!) squadre (in realtà quelle importanti si contano sulle dite di una mano) e un'altra (lo Zenit) che ha cominciato la sua stagione da un mese e mezzo con alle spalle solo 7 giornate di campionato. Posizione in classifica dei russi? Decimi. Insomma la sfida che andrà in scena allo stadio del City di Manchester il prossimo 14 maggio è quella che si merita una competizione anacronistica e che ha perso col passare degli anni quasi tutto il suo appeal. Chi ci ha creduto, come la Fiorentina, ha buttato via tante di quelle energie fisiche e psichiche che rischia di compromettere il suo obiettivo prestigioso di questa stagione: il quarto posto che porta ai preliminari di Champions League. Forse ha ragione Gattuso: il Milan in Coppa Uefa sarebbe una tristezza. Come dargli torto?


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1 commento:

El Cabezon ha detto...

www.pianetasamp.blogspot.com

Bè...anche il pur bravo Alberto Brandi deve lavorare, chissà se adesso la pensa ancora così circa la Coppa Uefa :-)...ciao!