Immaginate un ciclista che a metà di una salita (diciamo il Pordoi, oppure la Marmolada), fa uno scatto in avanti prendendo tre metri di distanza da chi lo insegue. Ha un buon margine, ma non può certo dire di aver vinto: basta rallentare il passo e chi insegue sarebbe subito sotto. Oppure pensate ad un pilota di Formula 1 che in una gara importantissima dà 3 centesimi a tutti gli altri avversari. Un buon margine, ma di sicuro non sufficiente per stare tranquillo fino alla bandiera a scacchi.
Ecco, l’Inter in questo momento è esattamente in questo stato.
Vincendo ieri sera abbiamo creato un discreto margine su chi insegue ovvero Napoli e Atalanta, ma non possiamo crogiolarci sugli allori. Testa bassa e pedalare, perché basta una distrazione e saremmo subito agganciati o superati da partenopei e bergamaschi. Per dire, se nelle prossime due partite facciamo due punti e Napoli e Atalanta ne fanno sei, la formazione di Conte ci supererebbe in classifica e quella di Gasperini sarebbe a soli due punti.
Ci aspettano nove partite dure, insidiose, toste, dove la differenza non la farà l’avversario ma la nostra grinta, la nostra concentrazione, la nostra determinazione. Non possiamo pensare che un avversario sia più forte o più debole di un altro. L’Udinese, nostro prossimo avversario, ha fermato il Napoli in casa. Il Venezia, penultimo in classifica ha pareggiato a Bergamo e ieri pomeriggio contro il Napoli in casa. Il Monza, fanalino di coda, per poco non usciva indenne da San Siro settimana scorsa. Per difendere (e magari incrementare) questo nostro piccolo vantaggio che abbiamo su Napoli e Atalanta dovremo restare concentrati sull’obiettivo e non farci distrarre da niente e da nessuno.
Ieri sera si è vista una ottima Inter. Attenta, concentrata, proprio come speravamo che fosse. L’Atalanta era un avversario veramente forte, ma siamo stati bravissimi a contenerlo, a bloccarlo e a concedergli davvero molto poco, quasi niente.
Personalmente mi fa sorridere che Gasperini (e tutti i gufi biancorossoneri) si sia lamentato che l’espulsione di Ederson abbia rovinato lo spettacolo e indirizzato la partita. Mi chiedo che partita stesse guardando. L’Inter era in vantaggio, aveva anche raddoppiato (gol che Massa ha inspiegabilmente annullato), era in assoluto e totale controllo della gara, l’Atalanta non stava creando alcun pericolo. La partita era già bella che indirizzata già prima dell’espulsione. Per carità, magari l’Atalanta sarebbe riuscita a trovare casualmente il pareggio, ma per quello che si stava vedendo in campo non c’erano segnali confortanti che facessero ben sperare gli orobici.
Al contrario i segnali confortanti sono arrivati dalle parti dei nerazzurri milanesi. Dopo un periodo di appannamento tutti i big stanno tornando ai livelli che conoscevamo. Thuram ieri sera è stata una spina nel fianco, Calhanoglu è già da un paio di partite che ha ripreso a girare a mille, gente come Barella e Bastoni danno sempre il massimo, Lautaro Martinez ci mette cuore e grinta come fa un vero capitano, Acerbi sta vivendo una seconda giovinezza (anche Retegui è passato sotto la “cura” acerbiana). Carlos Augusto non ha fatto rimpiangere Dimarco.
La strada è ancora lunga e tutta in salita, però poter contare su un gruppo unito e su giocatori finalmente tornati in forma, dà fiducia e sicurezza. Come scrivevo anche ieri sera, più dei tre punti è pesante il messaggio lanciato da questa Inter. Le avversarie non potranno dire di non essere state avvisate. FORZA INTER!!!
ENTIUS. Giornalista mancato, tifoso nerazzurro, blogger per passione. Appassionato di calcio da quando i Mondiali di Italia ’90 gli cambiarono la vita. Ha deciso che scriverà un libro prima o poi.
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4 commenti:
Sono daccordo con te. Mettiamo da parte i facili entusiasmi, testa bassa e pedalare!!!
Ci aspetta un mese di aprile molto intenso. Se usciamo indenni da questo tour de force...
Non abbiamo ancora fatto nulla. Ci siamo leggermente staccati dal gruppo e ancora tutto può succedere. Considerando anche che noi giochiamo ogni tre giorni e le altre una volta a settimana.
E poi c'è ancora la rimonta della Juventus, non scordatela, mi raccomando.
Attaccarsi a quella espulsione è veramente ridicolo. Stavamo dominando, abbiamo fatto una super partita. In 11 contro 11 avremmo comunque vinto. Ma di cosa stiamo parlando?
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