lunedì 2 dicembre 2024

ADDIO A DUCKADAM, L'EROE DELLA STEAUA CHE STREGO' IL BARCELLONA

Il calcio piange la scomparsa di Helmut Duckadam: il leggendario ex portiere rumeno, eroe della Steaua Bucarest che vinse la sua prima (e finora unica) Coppa dei Campioni battendo in finale a Siviglia il favoritissimo Barcellona, è morto all'età di 65 anni. 
Negli ultimi tempi aveva dovuto fare i conti con gravi problemi di salute. 
Duckadam era entrato nella storia del calcio perché in quella partita contro i blaugrana, finita 0-0 dopo i tempi supplementari, aveva parato 4 rigori su 4 regalando una notte memorabile alla Steaua e al calcio rumeno. 
Dopo avere indossato la maglia della Steaua per quattro anni, dal 1982 al 1986, Duckadam si era trasferito al Vagonul Arad per poi dare l'addio al calcio nel 1991. 
7 maggio 1986, stadio Ramon Sanchez Pizjuan di Siviglia. Il Barcellona, per motivi tecnici, per carisma e per tradizione, è nettamente favorito rispetto alla sorpresa Steaua. Partita a senso unico, con la squadra romena che riesce a trascinare ai calci di rigore la corazzata spagnola grazie alle strepitose parate di Duckadam: un'impresa. 
Quello che succede, invece, ai calci di rigore ha quasi del miracoloso. Duckadam para tutti e 4 i rigori calciati dai giocatori blaugrana. Il numero uno della Steaua prima neutralizza i tentativi di Alesanco e Pedraza (ma dall'altra parte anche il suo collega, Urruticoechea, ipnotizza i primi due 'esecutori' romeni), poi si ripete sulle conclusioni di Alonso e Marcos. Dall'altra parte, invece, Balint e Lacatus (futuro giocatore della Fiorentina ed attuale allenatore del club) non sbagliano. La Steaua vince per la prima volta nella sua storia la Coppa Campioni con Duckadam premiato come uomo del match. 
La carriera dell'allora 27enne Duckadam subisce così un'incredibile, e inaspettata, svolta. I maggiori club europei si fanno avanti con la Steaua per assicurarsi il fenomeno della notte di Siviglia. Duckadam comincia a cullare i sogni di una vita: lasciare un Paese travolto ancora dalla Guerra Fredda per trasferirsi in un club che gli avrebbe garantito gloria, fama e ricchezza. 
Un sogno, che però, poco tempo dopo va in frantumi. Nei successivi mesi, infatti, il superman rumeno viene colpito da una misteriosa e improvvisa trombosi alle mani che inevitabilmente gli compromette in maniera definitiva la carriera. 
C'è però anche una seconda versione su cosa accadde veramente a Duckadam. Secondo questa ipotesi, l'allora Presidente del Real Madrid regalò all'eroe di Siviglia una lussuosissima macchina per ringraziarlo del favore di aver sconfitto il Barcellona; tornato a casa, il figlio del dittatore Nicolae Ceauşescu, Nicu, gli chiese la vettura ma Duckadam si rifiutò. Per vendetta, alcuni giorni dopo il portiere si ritrovò con entrambi i polsi fratturati. Lo stesso portiere aveva smentito questa incredibile, e assurda, versione: qualche dubbio, però è sempre rimasto... 
Nel 1991 Duckadam, classe 1959, aveva deciso di appendere definitivamente i guantoni al chiodo, dopo due stagioni passate a scaldare la panchina del Vagonul Arad. 
Senza quella malattia (o senza quella assurda vendetta), Duckadam sarebbe potuto diventare uno dei portieri più forti della storia del calcio. Per gli amanti di questo sport, Duckadam resterà per sempre l'eroe di una notte.

THESEUS. “Mi innamorai del calcio come mi sarei poi innamorato delle donne: improvvisamente, inesplicabilmente, acriticamente, senza pensare al dolore o allo sconvolgimento che avrebbe portato con sé.” 

3 commenti:

LadyMarianne ha detto...

Sul problema che gli stroncò la carriera rimarrà sempre un mistero. A quei tempi in Romania Ceaucescu dettava legge e di conseguenza...

AndreaM ha detto...

Infatti io sono straconvinto che non sia stata una malattia, ma Nicu Ceaucescu.

Matrix ha detto...

Portiere fortissimo. Senza quel bruttissimo infortunio sarebbe andato molto molto lontano, diventando uno dei portieri più forti della storia del calcio.