Dopo aver riassaporato l’ebbrezza della vittoria in campionato (neanche più ci ricordavamo cosa voleva dire vincere in campionato, se poi pensiamo alla definizione “vincere in trasferta in campionato” essa assume contorni fantasiosi) e dopo aver gustato in fondo l’ebbrezza di aver eliminato la Juventus in Coppa Italia conquistando la finale per il secondo anno consecutivo (finale di Coppa Italia, semifinale di Champions League, vittoria in Supercoppa: se non fosse per il cammino di merda in campionato la stagione nerazzurra sarebbe quasi da incorniciare), ci tocca un Inter-Lazio sparato lì, alle 12.30 di una domenica di fine aprile, a chiudere un mese che doveva essere decisivo per la nostra stagione e che di fatto apre ad un altro mese altrettanto decisivo (ma di questo avremo modo di parlarne con calma nei prossimo giorni e nelle prossime settimane).
Se è vero che in campionato stiamo facendo cagare (chiamiamo le cose con il suo nome), è anche vero che per una strana coincidenza di risultati (in fondo le avversarie non stanno certo brillando più di noi) domani pomeriggio, in caso di vittoria, ci potremmo ritrovare a pari punti con Roma e Milan al quarto posto, a soli quattro punti dalla Lazio seconda in classifica e a due punti della Juventus (o a cinque se i bianconeri, reduci da tre sconfitte consecutive in campionato, dovessero vincere a Bologna domani sera). Viceversa se, facendo i dovuti scongiuri, dovessimo rimediare la quarta sconfitta consecutiva in casa, ci ritroveremmo addirittura settimi, superati anche dall’Atalanta che stasera ha vinto a Torino contro il Toro. Insomma viaggiamo sul sottile equilibrio che separa dall’essere alle stelle o alle stalle.
L’avversario è tutt’altro che agevole, inutile negarlo. I biancocelesti sono reduci dalla sconfitta di settimana scorsa rimediata in casa contro il Torino, ma stanno disputando un campionato eccellente, forse anche al di sopra delle aspettative. Sarri ha avuto il merito di costruire una squadra compatta, che gioca bene e che riesce ad ottenere buoni risultati anche con un Immobile a mezzo servizio. Se pensiamo che nelle ultime settimane siamo riusciti a farci mettere in difficoltà da squadre come Monza, Salernitana, Bologna, Fiorentina, Spezia, la sfida di domani appare quasi una mission impossible. Appare. Perché la qualificazione alla semifinale di Champions League, la vittoria ritrovata in campionato e la finale di Coppa Italia conquistata, fanno sperare che il peggio è passato e che finalmente abbiamo cambiato rotta.
Ecco, forse la sfida contro la Lazio capita proprio a pennello: è la partita ideale per capire se ci siamo veramente messi alle spalle il periodo negativo o se gli ultimi risultati sono stati solo un fuoco di paglia.
Simone Inzaghi, come al suo solito, farà un po’ di turnover, soprattutto a centrocampo e in attacco. In difesa confermato il terzetto italiano Darmian-Acerbi-Bastoni. Dumfries e Dimarco dovrebbero occupare le corsie esterne, mentre in mezzo Barella e Calhanoglu, entrambi non al meglio, potrebbero lasciare spazio a Gagliardini e Bozovic al fianco di Mkhitaryan. In attacco dubbio tra Correa e Lautaro Martinez su chi dovrà affiancare Lukaku (inutile dirvi a chi va la mia preferenza).
L’Inter ha vinto 44 delle 79 sfide fin qui disputate tra le due squadre, ha perso in 10 occasioni e ha pareggiato 25 volte. In particolare i nerazzurri hanno vinto gli ultimi tre match. E magari da tre a quattro il passo è breve...
La vittoria domani pomeriggio è fondamentale e la sfida è di quelle che non si possono assolutamente sbagliare. La speranza è che il popolo di San Siro trascini letteralmente i nostri ragazzi alla vittoria. Anche perché mai come domani avremo così tanto tifo per i colori nerazzurri. I tantissimi cuori nerazzurri innanzitutto, ma anche un intero popolo, quello dei tifosi del Napoli, che aspetta intrepido di poter festeggiare il suo terzo scudetto della storia. Scudetto che arriverebbe matematicamente in caso di vittoria partenopea e contemporanea sconfitta della Lazio. Di conseguenza potete stare pur certi che il popolo partenopeo domani sarà un unico grande cuore nerazzurro.
Con queste premesse, mi spiegate come si fa domani a non portare a casa la vittoria? FORZA INTER !!!
PS: Ehi, tu che comandi la baracca lassù, resta inteso che se ci dai una mano anche tu non sarebbe male. Anzi, visti i risultati in casa dell’Inter nelle ultime tre sfide, direi che se ci dai una mano forse è meglio.
2 commenti:
Del Napoli ci interessa poco, dobbiamo vincere innanzitutto per noi stessi.
Partita portata a casa. Pur con qualche sofferenza di troppo.
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