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giovedì 22 dicembre 2022

COSA RESTERA' DI QUESTO MONDIALE IN QATAR?

WINTER WORLD CUPCalcioMania 90 Racconta il Primo Mondiale Invernale di Calcio 
I MINUTI DI RECUPERO. Soprattutto nella fase a gironi assistiamo a tempi di recupero infiniti. Abituati ai 3-4 minuti della nostra Serie A, ci siamo ritrovati con arbitri che hanno dato 8, 9, addirittura 10 minuti di recupero. Praticamente quasi un tempo supplementare. 

LA COLLOCAZIONE TEMPORALE. Il fatto che si sia disputato nel mese di novembre e dicembre rende questo Mondiale insolito e strano. Mai, prima di ora, avevamo assistito ad un Mondiale disputato a metà stagione. E speriamo di non doverlo più vedere.

LA PROTESTA DELLA GERMANIA. Nella prima sfida, quella persa con in Giappone, i tedeschi fanno la foto di rito di inizio gara con la mano sulla bocca per criticare la Fifa che aveva impedito ai capitani delle Nazionali di indossare la fascia arcobaleno. 

L’INNO IN SILENZIO. Nella partita d’esordio contro l’Inghilterra i giocatori iraniani si rifiutano di cantare l’inno nazionale per protestare contro il regime iraniano. 

IL PRIMO ARBITRO DONNA. La francese Stephanie Frappart in Costarica-Germania è la prima donna ad arbitrare un Mondiale. 

L’INCHINO GIAPPONESE. Il commissario tecnico della nazionale giapponese Hajime Moriyasu, dopo la sconfitta ai rigori negli ottavi contro la Croazia, si è profuso in un lungo e profondo inchino in segno di ringraziamento e massimo rispetto per il supporto dato alla squadra dai propri tifosi.

PERISIC JUNIOR CHE CONSOLA NEYMAR. Leo, 10 anni, figlio del calciatore croato Ivan Perisic, la cui squadra ha appena eliminato il Brasile, lascia la festa dei vincitori, percorre mezzo campo per andare a consolare Neymar, forse il suo idolo. 

LA SORPRESA MAROCCO. La formazione marocchina è la prima Nazionale africana ad arrivare fino alla semifinale di un Mondiale. Il quarto posto finale è il giusto premio ad un Mondiale da ricordare. 

LA “SECONDA VOCE” ADANI. Fastidioso come le vuvuzela al Mondiale sudafricano del 2014. Sicuramente rompe la monotonia delle seconde voci con i suoi commenti tecnici sempre interessanti. Ma quando si ritrova a commentare l’Argentina e ad elogiare le doti di Messi oltre alla monotonia rompe anche qualcos’altro. 

UNA FINALE BELLISSIMA. Argentina-Francia, atto finale della mamifestazione ha regalato emozioni, gol e colpi di scena, uno dietro l’altro. A memoria non si riesce a ricordare una finale così bella ed emozionante. 

GESTACCIO DI EMILIANO MARTINEZ. Al momento della premiazione come portiere del Mondiale l’estremo difensore argentino si lascia andare ad un gesto tutt’altro che sportivo. Del resto, anche nella lotteria dei rigori contro l’Olanda ai quarti e la Francia in finale aveva dato vita a balletti e smorfie che di sportivo avevano ben poco. 

LA BUFFONATA DELLA PREMIAZIONE. Lionel Messi prima di alzare la Coppa del Mondo al cielo indossa il “bisht”, abito tradizionale arabo. Una buffonata che ridicolizza un momento importante e tanto atteso dal popolo argentino. 

MBAPPE' CAPOCANNONIERE. Il giovane attaccante francese chiude il Mondiale con otto gol, laureandosi capocannoniere del torneo. Resterà nella storia anche per aver segnato una tripletta in finale.

L’ASSENZA DELL’ITALIA. Ancora una volta, come quattro anni fa, siamo rimasti a guardare una fase finale del Mondiale comodamente seduti dal divano di casa. Male, molto male. Speriamo fra otto anni di poter dire la nostra.

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3 commenti:

Riccardo ha detto...

Un coglione. Emiliano Martinez é semplicemente un coglione. Nulla di più.

Viola ha detto...

Il migliore Mondiale di sempre, secondo Infantino. Peccato che abbia detto la stessa cosa quattro anni fa...

Ciro ha detto...

@Viola. Pensa come sarebbe stato se fosse stato il peggiore....