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domenica 23 gennaio 2022

AL MOMENTO GIUSTO (tra gol last minute e soste…)

Quando è importante essere al posto giusto nel momento giusto? Tanto, tantissimo. Nel lavoro (cercavano proprio uno col tuo profilo, c’era una promozione e tu eri quello più adatto), in amore (se non fossi andato a quella festa, se non avessi mandato quel messaggio, se non avessi fatto quel complimento), nella vita di tutti i giorni (vabbè, ci siamo capiti, inutile che continuo a fare esempi). 
E anche nel calcio. Essere al posto giusto nel momento giusto. Il terzino sinistro avversario fa un controllo di petto ad minchiam al minuto 120 di una finale di Supercoppa Italiana e tu sei lì pronto a sfruttare l’occasione e a fare il gol che vale il trofeo. 
Al minuto 90 di un ottavo di finale di Coppa Italia tu che di mestiere fai il difensore ti ritrovi in mezzo all’area avversaria e di semirovesciata segni il gol che salva la tua squadra. Sempre al minuto 90 ma di una partita di campionato il tuo compagno pennella un pallone perfetto in area e tu sei lì pronto a dare la capocciata giusta al pallone che vale tre punti per farlo finire in rete. Blog Dell'Anno 2022. Sostieni CALCIOMANIA 90 
Essere al posto giusto nel momento giusto. E a proposito di momento giusto, non pensate che la sosta arrivi proprio al momento giusto? Abbiamo avuto un mese di gennaio intenso. Come faceva notare Annuccia in un commento, in rapida successione abbiamo affrontato Lazio, Juventus (in Supercoppa) e Atalanta. Con la Juventus siamo andati ai supplementari, stessa sorte tre giorni fa contro l’Empoli in Coppa Italia. Con un tour de force così intenso è normale che arrivi alla sfida contro il Venezia e tiri un po’ i remi in barca, giochi sottotono, fai qualche errore di troppo, prendi un gol da pivelli a difesa schierata, fatichi a raddrizzare la partita. E se poi al triplice fischio finale ti ritrovi con i tre punti in saccoccia, incassi e torni a casa. Punto. Senza troppe seghe mentali sulla prestazione e senza dare troppa importanza ai commenti di juventini e milanisti che, causa fegato spappolato, accusano di essere stati fortunati, di aver vinto immeritatamente o, addirittura, di aver rubato la partita solo perché nell’azione del gol del pareggio nerazzurro c’è uno scontro di gioco tra Dzeko e Modolo in cui il giocatore lagunare ha avuto la peggio.
Gli scudetti si vincono anche così, portando a casa partite che magari non meriteresti di vincere. Fermo restando che se riesci a segnare un gol più degli avversari non può sostenere che non hai meritato di vincere (a meno che il gol non sia arrivato grazie ad un gol dubbio o una decisione arbitrale discutibile, ma non è il nostro caso). E siccome ieri sera abbiamo segnato un gol più del Venezia, sostenere che non abbiamo meritato di vincere è una piccola forzatura. 
Il problema è che a dicembre l’Inter ci ha abituato bene con vittorie condite da prestazioni eccellenti e ora che la vediamo meno brillante ci sembra quasi che non meriti la vittoria. Cavolate. Abbiamo meritato la vittoria e ce la godiamo tutta. Ora tiriamo il fiato con questa sosta dove, per una volta, non partirà quasi nessuno (solo i sudamericani per le sfide di qualificazione ai Mondiali e Barella e Bastoni per uno stage della Nazionale azzurra). Carichiamo le batterie e ci prepariamo ad un febbraio che, in quanto a tour de force, non sarà da meno rispetto a gennaio. E non possiamo certo mollare. FORZA INTER !!!

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2 commenti:

Nerazzurro ha detto...

Sosta più che mai opportuna. Per una volta mi sento di dire "benedetta sosta".

Winnie ha detto...

Assolutamente d'accordo. Beata sosta. Anche in considerazione del fatto che sono partiti in pochissimi.