INGHILTERRA-CROAZIA 1-0
57’ Sterling
INGHILTERRA (4-3-3): Pickford; Walker, Stones, Mings, Trippier; Phillips, Rice, Mount; Foden (26' st Rashford), Kane (37' st Bellingham), Sterling (47' st Calvert-Lewin).
A disp.: D. Henderson, Johnstone, Shaw, Grealish, J. Henderson, Coady, White, James, Saka.
All.: Southgate.
CROAZIA (4-3-3): Livakovic; Vrsaljko, Caleta-Car, Vida, Gvardiol; Modric, Brozovic (25' st Vlasic), Kovacic (40' st Pasalic); Kramaric (25' st Brekalo), Rebic (33' st Petkovic), Perisic.
A disp.: Kalinic, Sluga, Budimir, Skoric, Badelj, Juranovic, Bradaric, Ivanusec.
All.: Dalic.
Arbitro: Orsato (Italia)
Un gol di Sterling basta e avanza all’Inghilterra di Southgate per far urlare di gioia Wembley e prendersi i primi tre punti di questo Europeo contro una Croazia troppo timida e remissiva. Gli inglesi hanno vinto grazie ad uno spunto del bomber del City ma prima e dopo il vantaggio hanno creato poco, poco supportati da un Kane sotto tono. Meglio Foden, sfortunato in apertura nel centrare un clamoroso palo con un tiro dal limite.
A 8 minuti dalla fine esordio per Jude Bellingham che, all'età di 17 anni e 349 giorni, è diventato il più giovane giocatore in assoluto a scendere in campo nella fase finale degli Europei e il più giovane inglese a giocare in un grande torneo internazionale.
Una vittoria meritata quella dei ragazzi di Southgate contro una Croazia che ha pensato solo a difendersi e con il solo Modric nella solita versione di artista del pallone. In attacco i vicecampioni del mondo sono stati inesistenti. Male Rebic, maluccio Perisic, nullo Kramaric: ha steccato l’intero reparto. Non che l’Inghilterra abbia brillato, ma se non altro ha provato a creare qualcosina e a rendersi pericolosa.
Per la prima volta l'Inghilterra ha vinto la sua prima partita in un'edizione degli Europei. Di contro la Croazia ha perso la sua prima partita di un Europeo per la prima volta nella competizione: aveva ottenuto quattro vittorie e un pareggio nelle precedenti cinque partecipazioni.
Entrambe puntano ad un Europeo da protagoniste, vedremo cosa combineranno nel prosieguo del torneo.
AUSTRIA-MACEDONIA DEL NORD 3-1
18’ Lainer – 28’ Pandev – 78’ Gregoritsch – 89’ Arnautovic
AUSTRIA (4-4-1-1): Bachmann; Lainer, Dragovic (1’ st Lienhart), Hinteregger, Ulmer; Baumgartner (13’ st Gregoritsch), Laimer (48’ Baumgartlinger), X. Schlager, Alaba; Sabitzer; Kalajdzic (13’ st Arnautovic).
A disp.: A. Schlager, Pervan, Trimmel, Ilsanker, Grillitsch, Schaub, Schopf, Lazaro.
All.: Foda.
MACEDONIA DEL NORD (5-3-2): Dimitrievski; Nikolov (19’ st Bejtulai), S. Ristovski, Velkovski, Musliu (41’ st M. Ristovski), Alioski; Bardhi (36’ st Trickovski), Ademi, Elmas; Pandev, Trajkovski (19’ st Kostadinov).
A disp.: Jankov, Siskovski, Ristevski, Hasani, Velkoski, Spirovski, Avramovski, Churlinov.
All.: Angelovski.
Arbitro: Ekberg (Svezia)
L'Austria rispetta i pronostici e infligge un amaro esordio storico alla Macedonia del Nord, sconfitta 3-1 a Bucarest. E' la squadra di Foda ad andare in vantaggio con un gol al volo di Lainer al 18esimo, ma al 28esimo una papera di Bachmann regala il pari a Pandev. Nel secondo tempo gli austriaci riprendono però le redini del match e lo chiudono, prima con Gregoritsch al 78esimo e poi con Arnautovic ad un minuto dal 90esimo.
Le due nazionali non hanno brillato per gioco o soluzioni tattiche, ma i tanti errori hanno dato vita ad una sfida vivace ed imprevedibile. Il differente tasso tecnico, alla lunga, ha finito per pesare, nonostante la Macedonia, debuttante nel torneo, ha retto bene fino ad un quarto d’ora dalla fine.
L'Austria conquista così la prima vittoria agli Europei dopo due pareggi e quattro sconfitte rimediate nelle edizioni 2008 e 2016. Mentre Goran Pandev (37 anni e 321 giorni) è il secondo più anziano marcatore nella storia degli Europei di calcio dopo Ivica Vastic (38 anni e 257 giorni per l'Austria contro la Polonia nel 2008). Il giocatore del Genoa è il quarto giocatore di movimento più anziano a iniziare da titolare una partita degli Europei (37 anni e 321 giorni), dopo Lothar Matthäus, Morten Olsen e Ricardo Carvalho.
OLANDA-UCRAINA 3-2
52’ Wijnaldum - 58' Weghorst - 75' Yarmolenko - 79' Yaremchuk - 85' Dumfries
OLANDA (3-5-2): Stekelenburg; Timber (43' st Veltman), De Vrij, Blind (19' st Aké); Dumfries, De Roon, Wijnaldum, F. De Jong, Van Aanholt (19' st Wijndal); Depay (45' st Malen), Weghorst (43' st L. De Jong).
A disp.: Krul, Bizot, Berghuis, Klaassen, Gravenberch, Koopmeiners, Gakpo.
Ct.: F. De Boer.
UCRAINA (4-1-4-1): Bushchan; Karavaev, Zabarnyi, Matviyenko, Mykolenko; Zinchenko; Yarmolenko, Sydorchuk, Malinvoskyi, Zubkov (13' Marlos (19' st Shaparenko)); Yaremchuk.
A disp.: Pyatov, Trubin, Sobol, Kryvtsov, Stepanenko, Makarenko, Besedin, Tymchyk, Popov, Dovbyk.
Ct.: Shevchenko.
Arbitro: Brych (Germania)
Tante emozioni, ma per i gol abbiamo dovuto aspettare la ripresa. Olanda e Ucraina hanno regalato giocate da applausi ed errori da mani nei capelli, restituendo comunque uno degli spettacoli più belli di questa prima giornata di Euro 2020. Dopo un buon primo tempo, la gara diventa elettrizzante nella ripresa. Vantaggio olandese con Wijnaldum al 52esimo (prima rete dell'Olanda in un Mondiale/Campionato europeo da quella dello stesso Wijnaldum nella finale per il terzo posto ai Mondiali 2014, 2528 giorni fa), Weghorst raddoppia 6 minuti dopo, tra il 75esimo e il 79esimo la formazione di De Boer si addormenta e subisce la rimonta con Yarmolenko e Yaremchuk. Ci pensa allora Dumfries a cinque minuti dalla fine a segnare il gol che decide il match. Primi tre punti portati a casa dalla formazione orange, mentre Ucraina ha perso la sesta gara di fila negli Europei, eguagliando la serie più lunga di sconfitte nella competizione ottenuta dalla Jugoslavia tra Euro 1968 ed Euro 1984.
3 commenti:
L'Inghilterra ha giocato bene, ma personalmente sono rimasto colpito dall'Olanda. Si è addormentata un po' verso il 75esimo, ma ha disputato una bella gara.
Sono d'accordo. L'Olanda ha convinto anche me. Vedremo cosa combinerà nelle prossime uscite.
Ma l'Olanda che girone ha? Sono tutte avversarie alla sua portata, se non vince il girone in pompa magna fa un'impresa in negativo.
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