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giovedì 7 gennaio 2021

FACCIAMO CHE SIA SOLO UN’INCIDENTE DI PERCORSO E VOLTIAMO PAGINA

Lo so, alla luce del risultato di Milan-Juventus di ieri sera (vittoria bianconera per 3-1) oggi potevamo stare beatamente primi a guardare tutti dall’alto in basso e a turno perculare gobbi e biretrocessi. Ma così non è stato (altrimenti non saremmo l’Inter) e pertanto rimaniamo secondi ad un punto dai cugini rossoneri con la Juventus che si avvicina minacciosa (fermo restando che è ancora a -6). Comunque sarebbe andata ieri sera, il risultato non ci avrebbe di certo favorito. L’alternativa era vedere allontanarsi il Milan o vedere avvicinarsi la Juventus. Forse solo il pareggio poteva essere un risultato tutto sommato buono per noi. Ma così non è stato. Pazienza. 
Ora che vogliamo fare? Continuare a disperarci per una sconfitta arrivata dopo 8 vittorie consecutive? Processare Conte, Handanovic, Sanchez, Gagliardini, Eriksen, Marotta, Zhang, Barella, Perisic e compagnia cantante? Perdonatemi, ma io ci metterei la firma per perdere una partita ogni otto vittorie. E credo che anche molti di voi sottoscriverebbero la cosa. 
Ieri pomeriggio abbiamo perso, ma non abbiamo meritato di perdere e questo è già un bel passo in avanti. Abbiamo giocato una buona partita, abbiamo preso d’assalto la porta sampdoriana, abbiamo creato le nostre occasioni. Il calcio purtroppo non è una scienza esatta. Potevamo vincere, abbiamo perso. Se Sanchez avesse segnato quel rigore probabilmente saremmo qui a raccontare un’altra partita, ma così non è stato (a proposito, il cileno aveva una media di 4 rigori segnati su undici tirati: sicuri che non sarebbe stato meglio far battere a qualcun altro quel rigore?). Del resto in altre partite la ruota è girata per noi, stavolta è girata per gli altri. Col Napoli, per fare un esempio, meritavamo quasi di perdere e invece abbiamo portato a casa tre punti importanti. Il calcio è così, a volte toglie, a volte dà. 
L’importante è archiviare questa partita come un semplice incidente di percorso e pensare già alla prossima partita. Perché perdere una partita può starci, perderne due o comunque perdere altri punti, no, non può e non deve starci. È vero, nelle prossime due giornate dovremo affrontare Roma e Juventus, non proprio due passeggiate, ma se davvero vogliamo puntare al titolo, queste sono partite che bisogna in qualche modo portare a casa. Un po’ come ha fatto la Juventus ieri sera. Bisogna far tesoro dei nostri errori e cercare di non commetterli più. A iniziare da Conte. Ieri si è vista una buona Inter, ma si è visto anche un centrocampo che nel primo tempo ha sofferto. Credo che la presenza di un giocatore di qualità come Sensi o Eriksen sia imprescindibile in questa Inter, serve come il pane (in questa ottica, se cediamo Eriksen bisogna urgentemente trovare un vice-Sensi). Basta insistere su Vidal e Gagliardini. Anche i giocatori però devono darsi una svegliata. Handanovic è in fase calante, ma abbiamo bisogno della sua reattività e delle sue parate (sul gol di Keita va giù con una lentezza esasperante). Così come c’è bisogno di Young e di Perisic sull’out sinistro. In particolare il croato è uno di quei giocatori che può dare imprevedibilità e slancio all’offensiva nerazzurra, se gioca come ieri l’unico slancio che vedremo sarà quello dei calci nel sedere che noi tifosi vorremmo dargli. 
C’è bisogno di tutti. Nelle prossime due partite ci giochiamo la nostra credibilità e un pezzo di corsa al titolo. Lo so, vincerle tutte e due non sarà semplice, ma non possiamo prenderci il lusso di permettere alla Juventus di rientrare prepotentemente in corsa, né alla Roma di inserirsi nella corsa. Ma è fondamentale derubricare la sconfitta di ieri come “incidente di percorso” e ricominciare a correre. Ora più che mai. FORZA INTER !!!
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2 commenti:

Nicola ha detto...

Credo che sia superfluo fare un processo per una sconfitta. Soprattutto se arriva dopo 8 vittorie consecutive e dopo una prestazione perfetta.
Vediamo cosa succederà con Roma e Juventus e poi ne riparliamo...

Nicola ha detto...

Ciò non toglie che Handanovic è ormai un ex portiere e che quel rigore non doveva batterlo Sanchez.