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lunedì 26 febbraio 2018

ANCORA TU? MA NON DOVEVAMO VEDERCI PIU’? (Buffon e il coraggio di farsi da parte)

Ci eravamo lasciati a novembre, tra le lacrime. Dopo 20 anni di Nazionale e una mancata qualificazione al suo sesto Mondiale che lo avrebbe fatto entrare nella storia, Gigi Buffon aveva deciso di abbandonare la maglia azzurra. A 39 anni e dopo una lunga carriera era giusto farsi da parte e lasciare spazio a forze fresche. Anche perché, da Donnarumma a Perin, da Meret a Cragno, le alternative non mancano di certo. Finito un ciclo, è giusto che si voltasse pagina e si guardasse al futuro.
E invece no. La voce circolava già da qualche tempo e Di Biagio oggi ha reso ufficiale la notizia: Buffon sarà il portiere della Nazionale azzurra anche per le prossime due amichevoli di marzo contro Inghilterra e Argentina. Ovviamente non avrebbe senso prendere parte solo alle due amichevoli e poi farsi a parte. Mi pare evidente che l’intenzione è quella di far parte del gruppo azzurro almeno per il prossimo biennio.
L’unica cosa che mi è venuta in mente e che continua a ronzarmi in testa è una domanda: Perché?

Perché dobbiamo continuare a puntare su un portiere quarantenne e non possiamo dare il giusto spazio alle nuove leve? Perché non si riesce mai a voltare pagina in modo perentorio? Perché Buffon non riesce a farsi da parte? Perché uno che ha 40 anni e 23 anni di carriera non è capace di dire stop con la Nazionale? Perché continuiamo a trattare Buffon come il Dio assoluto del calcio e tutti gli altri portieri italiani come dei coglioni incapaci ed indegni di prendere il suo posto?
Ovviamente non ho una risposta a tutte queste domande. Domande che sicuramente vi sarete fatti anche voi (magari formulandole in modo diverso). Domande che in modo indiretto fanno capire il mio punto di vista sulla questione.
Ad un certo punto bisogna avere il coraggio di fermarsi, di dire stop, di rendersi conto che bisogna farsi da parte e lasciare spazio a forze fresche. Non è una sconfitta, né un segno di debolezza. Anzi, lo trovo un gesto molto coraggioso e nobile. E se vogliamo anche intelligente. Meglio farsi da parte di proprio volontà, prima che qualcuno ti inviti a scansarti perché non sei più adatto. Rispondere “no, grazie” alla convocazione del commissario tecnico sarebbe la scelta più opportuna da fare, invece di accanirsi. Accanirsi poi per cosa? Per poter un giorno vantarsi con gli amici al bar di aver giocato in Nazionale fino a pià di 40 anni?
Ma se da un lato c’è un portiere incapace di farsi da parte, dall’altro lato c’è un commissario tecnico che non è in grado di voltare pagina e di dimostrare di voler ripartire da zero. Deve cominciare un nuovo ciclo? E allora diamo spazio a facce nuove. Contro Argentina e Inghilterra facciamo giocare Donnarumma, Perin, Meret, diamo spazio a volti nuovi, dimostriamo di voler rompere col passato. Sono due amichevoli, utilizziamole per sperimentare nuove soluzioni, per capire chi potrà essere l’erede in Nazionale di Buffon. Male che vada, cosa abbiamo da perdere? Nulla.
È un concetto così difficile da comprendere e da mettere in atto? Evidentemente sì. E allora avanti con il vecchio che avanza. Il rinnovamento si chiama Buffon, il futuro in mano a dei giovani 40enni. Viva il calcio italiano!!!

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5 commenti:

Lady Marianne ha detto...

Mi trovi d'accordo su tutto. Il guaio è che da un lato Buffon non ha intenzione di mettersi da parte e dall'altro Di Biagio non ha il coraggio di accantonarlo. Sbagliano entrambi e temo che entrambi sbaglino sapendo di sbagliare.

Gaetano ha detto...

Sono d'accordo con te Entius sul principio di farsi da parte ad un certo punto della propria carriera, ma in questo caso credo che le ragioni siano altre.
Innanzitutto se un giocatore, sia esso portiere o di movimento, si sente ancora in grado di essere protagonista ed utile alla causa, è giusto che dica "io ci sono".
Il punto è che ad allenare l'Italia, pro tempore, ci sarà Di Biagio, un mister che fino ad ora ha sempre allenato ragazzi e che per la prima volta deve confrontarsi con giocatori affermati. Sono certo che lui (in primis) e la Federazione, desiderino avere giocatori di carisma in grado di far sbocciare quella che sarà la nuova Nazionale. Sono certo che un mister diverso, con più esperienza e qualche capello bianco, forse avrebbe fatto valere la propria volontà.
Buffon credo serva a questo, perché se c'è un ruolo dove non siamo scoperti, questo è proprio il portiere

Salvatore ha detto...

Sono daccordo con Gaetano. Se puntiamo ancora su Buffon è perché è il migliore in circolazione.

Rudy ha detto...

E allora a questo punto continuiamo con Barzagli in difesa, De Rossi a centrocampo, Quagliarella in attacco (che continua a segnare tantissimo).
Non è questa la strada da intraprendere...
Ci vuole rinnovamento!!!

Gaetano73 ha detto...

Ruby in una sola parola credo che si tratti solo di carisma, ilcarismadi un totem del calcio mondiale, riconosciuto da tutti, che a 40 anni è in grado di essere in lizza x il pallone d'oro e che alla stessa età è premiato come il miglior portiere del mondo.
Lasciando da parte i premi ed i riconoscimenti, a lui viene riconosciuta la capacità di essere uomo spogliatoio, ed in una nazionale che deve ripartire, diventa un aspetto non di poco conto.