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sabato 21 giugno 2014

FRANCIA, CHE TRENO: MANITA ALLA SVIZZERA

MONDIALI DI CALCIO 2014 – Gruppo E
SVIZZERA-FRANCIA 2-5
17' Giroud - 18' Matuidi - 40' Valbuena - 67' Benzema - 73' Sissoko - 81' Dzemaili - 87' Xhaka
SVIZZERA (4-2-3-1): Benaglio; Djourou, Lichtsteiner, Rodriguez, Von Bergen (9' Senderos); Behrami (46' Dzemaili), Inler; Shaqiri, Xhaka, Mehmedi; Seferovic (69' Drmic).
A disp.: Burki, Sommer, Lang, Schar, Ziegler, Barnetta, Fernandes, Stocker, Gavranovic.
All.: Hitzfeld.
FRANCIA (4-3-3): Lloris; Debuchy, Evra, Sakho (66' Koscielny), Varane; Cabaye, Matuidi, Sissoko; Valbuena (82' Griezmann), Giroud (63' Pogba), Benzema.
A disp.: Landreau, Ruffier, Digne, Mangala, Sagna, Cabella, Mavuba, Schneiderlin, Remy.
All.: Deschamps.
Arbitro: Bjorn Kuipers

E’ partita lontana dai riflettori eppure sta imponendosi all’attenzione del Mondiale. Stiamo parlando della Francia che dopo il secco 3-0 con cui ha battuto l’Honduras, ha rifilitato cinque gol alla Svizzera e si candida a come possibile protagonista della competizione.
Poco dopo il quarto d’ora arriva l’uno-due decisivo. Prima va a segno Giroud che, su azione da corner, salta altissimo e incrocia di testa sul secondo palo. La deviazione di Benaglio non basta a evitare il goal.

Passa appena un minuto e arriva il raddoppio. Benzema guadagna campo palla al piede e serve Matuidi che penetra fra le linee avversarie. Il sinistro del numero 14 della Francia beffa Benaglio sul primo palo ed è 2-0. La Svizzera impiega diversi minuti per riprendersi dallo choc del doppio gol francese. Al 26esimo gol annullato a Xhaka che va a segno in evidente posizione di fuorigioco.

Alla mezzora la Francia ha la possibilità di chiudere il match con un calcio di rigore per un inutile fallo di Djourou su Benzema. Ad incaricarsi del tiro dagli undici metri è lo stesso bomber del Real. Il tiro di Benzema non è irresistibile e Benaglio respinge il penalty francese, sulla respinta del portiere svizzero arriva Cabaye che calcia al volo con eccessiva foga, colpendo in pieno la traversa a portiere battuto.
La Svizzera rischia molto per cercare il goal della speranza, lasciando ampi spazi davanti. Ed è proprio sugli sviluppi di un angolo per la squadra di Inler che arriva la ripartenza letale della Francia che si porta sul 3-0. Benzema recupera la sfera poco fuori la sua area di rigore, palla a Varane che lancia a campo aperto Giroud. La punta dell’Arsenal vola sulla sinistra e serve in area il furetto Valbuena che appoggia facile in goal. All’intervallo la gara è di fatto chiusa.
L’inizio ripresa è senza particolari emozioni. Ma quando sembra che la Svizzera possa rientrare in gioco arriva il poker francese. Palla filtrante di Pogba per Benzema, che scatta dietro le linee della difesa elvetica, sfrutta un evidente errore di chiusura di Senderos e sigla il 4-0. I transalpini sono inarrestabili e impongono il loro gioco, lasciando alla Svizzera solo il ruolo di vittima sacrificale. Passano pochi minuti dal goal di Benzema che arriva la “manita” di Sissoko. Benzema apre il compasso in direzione di Sissoko, il centrocampista arriva di gran carriera e piazza la palla di piatto sul secondo palo dove Benaglio non può arrivare.
Nell’ultima parte il match cala di intensità e la Svizzera trova i due gol che rendono meno amara la sconfitta. Prima il gol della bandiera su punizione di Dzemaili che buca la barriera francese e sigla l’1-5. E poi una splendida combinazione fra Inler e Xhaka con conclusione al volo del calciatore del Borussia Mönchengladbach che infila Lloris sul primo palo e segna il 2-5.
La Francia si candida a possibile sorpresa di questo Mondiale. I galletti segnano tanto (otto gol in due gare, come l’Olanda) e dimostrano una solidità in tutti i reparti. Tra le grandi nazionali è tra le poche che finora ha convinto in pieno. Sarà così anche nel prosieguo mondiale?
MONDIALI DI CALCIO 2014 – Gruppo E
HONDURAS-ECUADOR 1-2
31' Costly - 34' E. Valencia - 65' E. Valencia
HONDURAS (4-4-2): Valladares; Beckeles, Bernardez, Figueroa, Izaguirre (46' Garcia); Claros, Espinoza, Garcia (83' Martinez), Garrido (69' Chavez); Bengtson, Costly.
A disp.: Escober, Lopez, Chavez, Delgado, Montes, Najar, Martinez, Palacios.
All.: Suarez.
ECUADOR (4-4-2): Dominguez; Ayovi, Erazo, Guagua, Paredes; Minda (84' Gruezo), Montero (90' Achilier), Noboa, A. Valencia; Caicedo (82' Mendez), E. Valencia.
A disp.: Banguera, Bone, Bagui, Arroyo, Ibarra, Martinez, Saritama, Ayovi, Rojas.
All.: Rueda.
Arbitro: Benjamin Williams.

Con una doppietta di Valencia l’Ecuador si rilancia e spera in una difficile ma non impossibile qualificazione agli ottavi.
La gara di Curitiba parte subito su buoni ritmi, con le due squadre che si affrontano a viso aperto, consapevoli che un pareggio servirebbe a ben poco. Al 19esimo arriva la prima clamorosa palla-goal per l'Ecuador con Enner Valencia, che calcia incredibilmente a lato da posizione favorevolissima.
Dieci minuti dopo risponde l'Honduras, con un colpo di testa di Bernardez, lasciato tutto solo sul secondo palo, che finisce però di poco a lato. Gli equilibri vengono spezzati alla mezz'ora con il bel goal di Carlo Costy, che sfrutta un buco della difesa avversaria e scarica in rete un potentissimo sinistro. La gioia honduregna dura però solo tre minuti, perchè il solito Enner Valencia raccoglie un cross deviato di Paredes e sigla il pareggio in scivolata.
A questo punto l'Ecuador cerca la rete che completerebbe la rimonta, ma Bernardez scalda i guantoni di Dominguez con un siluro su punizione. Allo scadere del primo tempo Costly stacca bene di testa in area e colpisce il palo, sulla ribattuta Bengtson insacca con l'aiuto del braccio e la rete viene annullata, con conseguente cartellino giallo all'attaccante.
La ripresa inizia su ritmi più bassi, la paura prende il sopravvento sulla fantasia e le due squadre non concedono troppi spazi alle rispettive manovre offensive. La partita la fa comunque l'Ecuador, con l'Honduras che riparte e prova a far male cercando le sponde dei due attaccanti molto fisici. Al 64' Guagua spaventa la difesa dell'Honduras con un colpo di testa impreciso su calcio d'angolo, ma è solo il preludio alla rete della definitiva rimonta. Un minuto dopo, infatti, sempre sugli sviluppi di un calcio piazzato, il solito Enner Valencia sale in cielo ed insacca di testa la rete del 2-1. Un bellissimo gesto tecnico che fa esplodere il pubblico ecuadoregno.
La reazione dell'Honduras si limita ad uno sterile possesso palla nella metà campo avversaria, che però non produce nessuna chiara occasione da rete. L'Ecuador si difende con ordine e riparte in velocità quando recupera palla. Nei minuti di recupero la squadra di Rueda va vicina al tris, sempre con lo scatenato Enner Valencia. Finisce con il successo ecuadoregno, che tiene aperti i giochi in ottica qualificazione. E con un Valencia così per il popolo ecuadoregno il sogno potrebbe diventare realtà.


2 commenti:

Michele ha detto...

I galletti sono una discreta nazionale con molti elementi interessanti. Qualcuno sosteneva che avrebbero avuto un ruolo predominante fra due anni nell'Europeo casalingo. Secondo me farà molto bene anche quest'anno in Brasile.

Pakos ha detto...

E manca pure Ribery. Credo che i francesi faranno molta strada. Almeno per quello che si è visto finora.