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sabato 12 aprile 2014

VERSO GENOVA NELLA TOTALE INCERTEZZA

Dai Rodrigo, vola ancora !!!
Di questi tempi scrivere di Inter non è facile. Non si sa mai cosa dire o cosa scrivere. Soprattutto negli articoli del pre-partita, dove, almeno per quanto mi riguarda, si è combattuti tra la speranza di vedere una bella Inter, una bella prestazione o almeno una vittoria e la consapevolezza che molto probabilmente assisteremo all’ennesimo scempio, altri 90 minuti in cui vedremo l’Inter che non vogliamo che raccoglierà un risultato pessimo.
Non fa certo eccezione la trasferta di domani pomeriggio a Genova, dove ci aspetta una Sampdoria che finora sta disputando un discreto campionato e alla cui guida c’è quel Mihajlovic che molti vedrebbero bene come successore di Mazzarri sulla panchina nerazzurra la prossima stagione. Ne approfitto per dire la mia. L’attuale allenatore blucerchiato non mi dispiace affatto e se togliamo i sogni impossibili (Simeone e Mourinho) è tra quelli che potrebbe dare una sterzata importante a questa Inter.
Ma torniamo alla gara di domani. Mazzarri dovrà fare a meno di Jonathan ancora convalescente e di Juan Jesus (per lui stagione finita). Le indiscrezioni della vigilia danno Kovacic come forte indiziato per una maglia da titolare (sarebbe ora…) ma non mi faccio illusioni e conoscendo Mazzarri credo che alla fine opterà per Alvarez o Guarin.
In difesa Samuel prenderà il posto di Juan Jesus al fianco di Ranocchia e Rolando, a centrocampo D’Ambrosio e Nagatomo saranno gli esterni con Cambiasso ed Hernanes in mezzo che, come detto, saranno affiancati da uno tra Alvarez, Guarin e Kovacic. In attacco confermatissima la coppia composta dall’ex Icardi (confidiamo nel classico gol dell’ex) e Palacio. Proprio il Trenza decise l’ultima sfida tra le due formazioni la scorsa stagione con una doppietta. Chissà che l’argentino, ex genoano, non conceda il bis.
Nei 56 precedenti l’Inter ha portato a casa quasi la metà degli incontri. Sono infatti 26 le vittorie nerazzurre, mentre in 10 occasioni hanno fatto festa i blucerchiati (l’ultima risale alla stagione del Triplete con gol partita di Pazzini). Chiudono il quadro i pareggi che sono ben 20, l’ultimo dei quali è stato l’1-1 (reti di Ibrahimovic e Delvecchio) con cui Mourinho esordì nel campionato italiano il 30 agosto 2008.
Tra i precedenti disputatisi a metà aprile da ricordare un 2-2 del 14 aprile 1968 e un 3-1 risalente a 20 anni fa (17 aprile 1994, gol di Vierchowood, Evani e Amoruso per i padroni di casa, Battistini per i nerazzurri), mentre indimenticabile per entrambe le tifoserie (ma per motivi totalmente opposti) è rimasto il 4-0 del 21 marzo 1999 con tripletta di Montella (che quel giorno si prese un imprecisato numero di imprecazioni dal sottoscritto).
E domani? E domani può succedere tutto e il contrario di tutto. E’ probabile che in campo scenderà in campo l’Inter che ha sbancato Firenze e giocato ad armi pari con la Roma, o che scenderà in campo l’Inter abulica e spaesata che si è fatta rimontare due gol dal Livorno e non è andata oltre uno scialbo 2-2 contro il Bologna. Sinceramente non sono nemmeno in grado di azzardare un pronostico perché può davvero succedere di tutto. La mia speranza, neanche a dirlo, è che si torni da Genova con in saccoccia i tre punti. Parma e Lazio pressano pericolosamente e il Milan si avvicina minaccioso. O ci svegliamo adesso o si rischia seriamente di mandare a meretrici la stagione. Ah Walter, che vogliamo fare? FORZA INTER !!!


3 commenti:

Nerazzurro ha detto...

Hai rotto con questo pessimismo cronico. Un tifoso che si dichiara tale deve crederci sempre e comunque. Nella buona e nella cattiva sorte.

Mark della Nord ha detto...

@Nerazzurro

Non è pessimismo quello di Entius, è (purtroppo) realismo, viste le ultime uscite.
Che poi tutti si debba credere (e ci crediamo!) in un risultato positivo è un altro discorso.

Entius ha detto...

X Nerazzurro. "Un pessimista é un ottimista ben informato." Diceva qualcuno. Credere nella vittoria non vuol dire far finta di non vedere la condizione dell"Inter attuale.