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mercoledì 11 febbraio 2009

LE 10 COSE CHE UCCIDONO IL CALCIO ITALIANO

Sono tante le cose da cambiare nel calcio Italiano. Il Times la settimana scorsa ha stilato una lista delle 10 che stanno rovinando questo sport nel mondo. La graduatoria non ha potuto non far scattare qualche polemica. Non siamo naturalmente il Times, ma nel nostro piccolo e per ciò che riguarda il Belpaese proviamo a proporre una classifica delle 10 peggiori cose che stanno uccidendo questo sport.ECCO A SEGUIRE LA NOSTRA 'LISTA DELLA SPESA'LA QUESTIONE ARBITRALE – Per una volta ci siamo trovati d'accordo con Ranieri (che stimiamo molto come persona) quando accusa Mourinho, che vince 3-0 e si lamenta dell'arbitraggio. Come detto dal tecnico della Juve ogni allenatore da una parte e dall'altra alla fine di una partita avrebbe almeno 10 cose su cui lamentarsi, ma poi ci si dimentica – chissà perché – sempre i cosiddetti favori. Ciò non toglie che AIA e e FIGC vanno staccate, che gli arbitri devo essere professionisti e che il sorteggio deve divenire integrale.
LA DIFFERENZA TRA GRANDI E PICCOLE – C'è ovunque nel mondo una squadra che vince più di altre. In Inghilterra lo United in Germania il Bayer, in Spagna il Real. Ma la differenza a volte viene ridotta dalle possibilità o meglio dalla dignità che si dà anche alle altre squadre. In Italia ne esistono 3. Tutto il resto – o quasi – è noia come canta Califano.GLI STADI – Dal Friuli in poi è tutta o quasi una serie di disastri architettonici, che fanno fuoriuscire la bile pensando a quanto si è sperperato a Italia '90LA NOMENCLATURA – A leggere i nomi che si susseguono nelle varie cariche si capisce perché si dice che il calcio è specchio della società. C'è bisogno di gente nuova, con idee innovative e moderne, oltre che eque. Ma purtroppo qua siamo alla gestione Zoppas: qualità costante nel tempoMOGGI – Ma non dovevamo vederci più? I suoi uomini più o meno di fiducia continuano ad apparire ovunque, lui scrive ovunque e si fa vedere ogni volta che può. Nauseante.IL MERCATO – Urge una regolamentazione che eviti di far perdere la testa specie a campionato in corso ai giocatori. Chissà perché le crisi avvengono specialmente quando si avvicina la finestra di gennaio. Blatter temiamo vorrà invece renderlo aperto tutto l'anno.I PROCURATORI – Non in quanto tali, ma per come girano e bazzicano nelle società come profeti a cui affidare le proprie sorti.GLI INGAGGI DEI GIOVANI – Inconcepibile che un ragazzino di 17 anni guadagni in un anno quanto un operaio o un impiegato non vede nemmeno in 10.GLI INGAGGI – Urge un tetto per dare equilibrio ed evitare che le sopra citate grandi rimangano Mecca per chi crede che il guadagno sia tutto.LE TV – Comandano e dettano legge, fagocitando anche altri media che non possono competere per mezzi e per potenzialità. Finché comanderanno loro e i club saranno schiavi delle loro scelte perderanno tutto quel pensano di guadagnare. Alla fine alle tre carte è sempre il banco che chissà perché vince. (UDINESEBLOG.IT)
Ovviamente se ho pubblicato questo post è perché lo condivido. Concordo in tutto e per tutto sulle 10 cose che hanno rovinato il nostro calcio.
Ma mi piacerebbe sentire anche il vostro parere. Siete daccordo su questo elenco o alcuni punti vi trovano contrari. Secondo voi le rovine del calcio sono queste o ce ne sono altre. Credo ci siano tutti gli elementi per aprire un'interessante discussione, aspetto i vostri commenti.

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4 commenti:

Anonimo ha detto...

Io aggiungerei i troppi stranieri che non permettono ai giovani talenti italiani di crescere e maturare.

Anonimo ha detto...

Moggi è stata la più grande rovina del calcio. Uno tsunami calcistico.
Grazie a lui il calcio italiano ha perso molta credibilità.

Matrix ha detto...

Anche io sono daccordo sulle 10 cause anche se potremmo aggiungerne ancora molte. Dai troppi stranieri accennati da Winnie ai soliti noti come dirigenti alle troppe trasmissioni sportive (Il processo di Biscardi su tutte).
Se riusciamo a fare un'elenco accurato arriviamo anche noi ai 50come il Times.

Vojvoda ha detto...

Condivido tutto ma il mio podio ideale sarebbe:
1.DIFFERENZA TRA LE 3 GRANDI,QUALCHE MEDIA(2,3) E LE INNUMEREVOLI PICCOLE,davvero spropositata in Italia,sia come valori,come tifosi,come competitività in generale...!
Anche in Spagna c'è maggior equilibrio(quest'anno è un po'a parte visto lo strapotere tecnico del Barca),più "big",più competitività di tutti,insomma...!
Germania ed Inghilterra offrono il top in fatto di varietà di partecipanti di livello...
2.GLI STADI(quasi da terzo mondo...e oltretutto tristemente vuoti anche nei match di cartello;vedere poi la Coppa Italia rispetto alle altre coppe nazionali fa davvero raggelare il sangue...)
3.NOMENCLATURA-MOGGI(lo specchio del paese...SIGH!)
Saluti!