

Prendiamo in esame la partita di ieri sera. L'arbitro ha fatto di tutto per mettere il Milan sui binari giusti. Doppia ammonizione a Maggio (con conseguente espulsione) che lascia qualche perplessità, rigore molto dubbio, Gattuso libero di picchiare come un fabbro senza subire alcuna sanzione. Insomma il buon Rocchi ce l'ha messa tutta per lanciare il Milan. Il bello è che se non fosse stato per una sfortunata autorete gli sforzi del direttore di gara sarebbero stati pure vani.
Ok, una partita storta dell'arbitro può capitare. Facciamo qualche passo indietro. Milan-Siena. Inzaghi si tuffa in area: rigore. Milan-Sampdoria: rigore dubbio per i rossoneri.
Questo Milan è forte e sicuramente rappresenta la più accreditata candidata allo scudetto (l'Inter attuale non è da scudetto). Ma non si può negare che per arrivare lassù abbia goduto di qualche aiutino.
Ma non basta. Ricordate cosa successe lo scorso anno quando l'Inter ebbe qualche decisione a suo favore? Bastò vincere col Parma grazie ad un rigore non proprio netto e i giornalisti si scatenarono contro i nerazzurri accusandoli di favoritismi arbitrali e sminuendo la vera forza della squadra nerazzurra. Fu una campagna mediatica così violenta che gli arbitri iniziarono a fischiarci contro per paura di finire sotto l'occhio del ciclone. Perché con il Milan non succede la stessa cosa? Semplice. Berlusconi gestisce buona parte dell'editoria e delle televisioni italiane. Quando mai un dipendente si rivolta contro il proprio datore di lavoro?
Ovvio che si punti il dito contro quando succede qualcosa che favorisce una squadra che non sia il Milan e che si faccia finta di niente quando a beneficiare di certi errori siano i rossoneri.
Del resto lo dichiaravano apertamente anche i giornali sportivi stamattina: Comanda il Milan (in tutti i sensi aggiungo io).
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1 commento:
Finita l'era Moggi è iniziata l'era Galliani, anzi l'era-Berlusconi.
E' già tutto deciso. Quest'anno vincerà il Milan.
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