QUALIFICAZIONI MONDIALI 2026 – Girone I
ITALIA – ISRAELE 3 – 0
47’pt Retegui (rig.) – 74’ Retegui – 93’ Mancini
ITALIA (3-5-2): Donnarumma; Di Lorenzo, Mancini, Calafiori; Cambiaso (40' st Spinazzola), Barella, Locatelli (40' st Cristante), Tonali (45'+3 st Piccoli), Dimarco; Retegui (45'+3 st Cambiaghi), Raspadori (1' st Esposito).
Ct: Gattuso.
ISRAELE (4-3-3): Glazer; Dasa (44' st Mizrahi), Baltaxa, Blorian, Revivo; E. Peretz (30' st Abu Fani), Gloukh, Khalaili (27' st Turiel); Biton, Solomon (44' st Shua), Baribo (27' st Turgeman).
Ct: Ben Shimon.
Arbitro: Turpin (Francia).
Obiettivo minimo raggiunto. L’Italia batte 3-0 Israele e si assicura almeno un posto ai playoff per qualificarsi ai prossimi Mondiali. A Udine il grande protagonista è Retegui, autore di un gol per tempo: prima il rigore procurato e trasformato sul finire del primo tempo, poi la rete a metà ripresa. Nel finale ci pensa Mancini a firmare il tris.
Nella prossima sosta, a novembre, gli azzurri di Gattuso affronteranno Moldavia e Norvegia e, a meno di clamorosi passi falsi di Haaland e compagni contro l'Estonia, potranno ambire al massimo a raggiungerli in classifica battendoli a San Siro, ma con un distacco incolmabile nella differenza reti. Quasi certamente, dunque, le speranze di tornare ai Mondiali dopo 12 anni passeranno ancora una volta dagli spareggi.
Gattuso deve fare a meno di Bastoni squalificato e Kean infortunato e vara un inedito 3-5-2 con Di Lorenzo, Mancini e Calafiori in difesa, Cambiaso, Tonali, Barella, Locatelli e Dimarco in mezzo al campo e Raspadori al fianco di Retegui.
La squadra azzurra parte col freno a mano tirato e sbagliando parecchio in fase di impostazione. La prima grande chance capita sul sinistro di Cambiaso, ma la conclusione dell'esterno bianconero si spegne a lato di pochissimo. Al 18esimo la difesa azzurra si fa trovare totalmente impreparata su un affondo israeliano dal lato destro e la conclusione a botta sicura di Gloukh spaventa non poco Donnarumma.
L'Italia imbastisce buone trame sulla trequarti ma fatica ad affondare in area di rigore e rischia sempre parecchio sui contropiedi avversari. Al 28esimo solo un miracolo di Donnarumma nega a Biton il gol dello 0-1 al termine di una ripartenza.
Sul tramonto di un primo tempo tutt'altro che memorabile per gli azzurri arriva l'episodio che sblocca un match fin lì complicatissimo: Baltaxa stende Retegui in piena area, Turpin indica il dischetto e l'ex Atalanta si prende subito il pallone. Questa volta nessuna titubanza e nessun errore dagli undici metri: 1-0.
Per provare a chiudere i conti in fretta Gattuso getta nella mischia a inizio ripresa Pio Esposito al posto di un poco coinvolto Raspadori. Il centravanti dell'Inter si mette subito in mostra con una serie di sponde preziose, ma la prima buona occasione del secondo tempo porta la firma di Barella, che al 54esimo centra in pieno il montante con un gran destro al volo dal limite. I contropiedi di Israele restano sempre molto insidiosi per gli azzurri e al 59esimo è ancora uno strepitoso riflesso di Donnarumma a negare l'1-1 a Gloukh.
Il match si trascina senza particolari emozioni fin quasi alla mezzora, quando Retegui decide che è il momento di mettere il risultato in ghiaccio: il bomber dell'Al Qadisiya strappa il pallone al neo entrato Turiel, lo porta al limite dell'area e fa esplodere un meraviglioso destro a giro che si infila all'incrocio dei pali.
Esposito manca il 3-0 all'84esimo calciando poco convinto sull'assist di un indiavolato Retegui, ma a rendere più rotondo il risultato ci pensa nei minuti di recupero Gianluca Mancini, che gira in rete di testa il bel cross di Dimarco.
Finisce 3-0. Un risultato che, come detto, ci garantisce l’accesso matematico ai playoff. Nella speranza che stavolta non si fallisca l’obiettivo come già successo contro Svezia e Macedonia del Nord. I Mondiali non sono così lontani, l’importante è non complicarsi la vita.
ENTIUS. Giornalista mancato, tifoso nerazzurro, blogger per passione. Appassionato di calcio da quando i Mondiali di Italia ’90 gli cambiarono la vita. Ha deciso che scriverà un libro prima o poi.
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