MA DOVE VOGLIAMO ANDARE?

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Ma dove vogliamo andare? Ecco io partirei da questa domanda. Perché se è vero che siamo ancora al 4 settembre e in una stagione anomala come questa può succedere tutto e il contrario di tutto, è anche vero che due sconfitte dopo appena cinque giornate impongono delle riflessioni e degli interrogativi su quali possono essere i nostri obiettivi stagionali. 

Pesa ammetterlo, ma l’Inter che abbiamo visto in queste prime giornate non mi sembra possa competere per lo scudetto. È relativamente facile vincere contro squadre come Cremonese, Spezia e Lecce (quest’ultimo tra l’altro battuto con grossi affanni), ma appena l’asticella si è alzata siamo andati in tilt. La squadra di ieri sera è stata una copia di quella che ha perso malamente contro la Lazio. >>>VOTACI SU NET PARADE !!! 

Colpa di Inzaghi, certo. Ma sarebbe riduttivo prendersela solo con l’allenatore. Così come è riduttivo prendersela con i singoli, da Handanovic (che stavolta ha poche colpe sui gol) a Correa (che in effetti si è visto poco), passando per Barella, Bastoni o addirittura Skriniar. 

Di fronte a certe prestazioni orripilanti dovrebbe essere chiaro che la colpa è un po’ di tutti. A partire dagli automatismi difensivi. L’azione del gol di Giroud è da rivedere in loop fino a fine stagione. L’attaccante francese è solo in area attorniato da tre giocatori che non fanno assolutamente nulla per fermarlo. Per non parlare del clamoroso errore di Calhanoglu sul primo gol e sul fatto che nessuno contrasti Leao nel gol del 1-3. Dopo il gol del pareggio ci siamo squagliati come un cono gelato sotto il sole di Ferragosto. Siamo andati nel panico senza motivo e siamo finiti in balia dell’onda rossonera. Solo nel finale di gara ci siamo destati dal torpore e sfiorato un pareggio che lascio a voi decidere se avremmo meritato. Se di fronte non avessimo trovato un super Maignan magari sarebbe finita diversamente, così come se Chiffi si fosse degnato di applicare il regolamento (Theo Hernandez già ammonito ha randellato qua e là liberamente passandola liscia). Ma onestamente dopo una prestazione come quella di ieri, prendersela con l’arbitro, recriminare sul portiere avversario o magari invocare gli assenti (ah, se c’era Lukaku…) è francamente ridicolo. Abbiamo giocato male, tutto il resto sono solo chiacchiere da bar. Punto. 

Bisogna innanzitutto ritrovare tranquillità mentale e sicurezza nel propri mezzi. Poi è fondamentale ritrovare gli automatismi e il gioco della scorso anno. E tutto il resto verrà da sé. 

Possiamo ancora sperare in una stagione da protagonista? Assolutamente sì. Ci sono ancora 33 giornate e può succedere veramente di tutto. Ma ripeto bisogna tornare ad essere l’Inter bella e convincente dello scorso anno. 

Riusciremo a tornare l’Inter bella e convincente dello scorso anno? Ecco questa è una domanda un tantino più difficile, a cui potremo rispondere solo in futuro. O magari ci potrebbe rispondere il caro Simoncino Inzaghi. O perché no il carissimo Stefanuccio Zhang che ha contributo a minare la tranquillità della squadra con l’incertezza socio-economica che ci perseguita da 2-3 anni. 

Ecco magari sempre Stefanuccio ci potrebbe spiegare, anche in cinese se esprimersi in italiano gli è difficile, quali sono le sue intenzioni. Dove vogliamo andare caro Stefanuccio? E soprattutto dove vuoi portarci? FORZA INTER !!!

Due sconfitte nelle prime cinque giornate.
Se il buongiorno si vede dal mattino...#Inter #MilanInter #PallaAlCentroCM90

— CALCIOMANIA 90 (@EntiusDRC) September 3, 2022

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