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domenica 18 settembre 2022

INTER, NON CI SIAMO PROPRIO: AFFONDA ANCHE AD UDINE

Serie A 2022 – 2023 – 7^ Giornata 
UDINESEINTER 31 
 5' BARELLA – 22' Skriniar (aut.) – 85’ Bijol – 93’ Arslan 

UDINESE (3-5-2): Silvestri; Becao, Bijol, Perez; Pereyra (24' st Ehizubue), Lovric (35' st Arslan), Walace, Makengo (16' st Samardzic), Udogie (35' st Ebosele); Deulofeu, Beto (24' st Success). 
A disposizione: Padelli, Piana, Jajalo, Abankwah, Nuytinck, Ebosse, Nestorovski, Guessand, Pafundi. 
Allenatore: Andrea Sottil. 
INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, Acerbi (34' st De Vrij), A. Bastoni (31' pt Dimarco); Dumfries, Barella, Brozovic, Mkhitaryan (31' pt Gagliardini), Darmian (22' st D'Ambrosio); Dzeko (22' st Correa), L. Martinez. 
A disposizione: Cordaz, Onana, Gosens, Bellanova, Asllani, Carboni, Zanotti. 
Allenatore: Simone Inzaghi. 
ARBITRO: Valeri di Roma.

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E naturalmente passeremo una sosta per le Nazionali di m***a. L’Inter ad Udine rimedia la terza sconfitta in appena sette giornate e conferma gli alti e bassi di questo inizio di stagione (che ovviamente non portano a niente di buono). La partenza è da sogno col vantaggio di Barella dopo appena 5 minuti, ma poi arriva il pareggio friulano (autogol di Skriniar). Bojil a cinque minuti dalla fine regala i tre punti alla squadra di casa, mentre nel recupero Arslan chiude i conti definitivamente. Se qualcuno sognava i tre punti è rimasto deluso. Il solito approccio molle alla gara ha prodotto poco, i disastri di Inzaghi (mai come oggi non ne ha azzeccata una…) hanno fatto il resto. Prepariamoci ad una stagione complicata e sofferta, forse sarà meglio. 
Mkhitaryan vince il ballottaggio con Gagliardini per sostituire a centrocampo Calhanoglu. Acerbi viene preferito a De Vrij in difesa, mentre a sinistra Gosens si accomoda in panchina per far spazio a Darmian. Queste le principali novità della formazione nerazzurra. 
I fuochi d’artificio si accendono dopo soli due minuti. Lovric viene innescato in area interista da uno scatenato Deulofeu ma non inquadra la porta. La risposta dell’Inter è letale e porta la firma di Barella con una punizione dal limite di qualità sopraffina: palla a scavalcare la traversa che finisce sotto l’incrocio. Dopo cinque minuti l’Inter è già avanti. 
La manovra friulana è bella e costante, l’Inter invece a tratti è farraginosa con Brozovic che raramente riesce ad accendere la luce. Il pari dei padroni di casa è nell’aria e si materializza al 22esimo quando Mkhitaryan ferma Pereyra con un fallo al limite dell’area nerazzurra. Giallo per l’armeno e punizione pericolosa calciata dallo stesso argentino con palla che carambola sul corpo di Skriniar e termina in fondo al sacco. 
Alla mezz’ora è Bastoni a sfiorare il nuovo vantaggio con uno straordinario sinistro al volo da posizione decentrata che esalta i riflessi felini di Silvestri, aiutato anche dalla traversa. Nemmeno un minuto dopo Inzaghi toglie proprio il difensore e Mkhitaryan (entrambi ammoniti) per inserire Dimarco e Gagliardini. Subito dopo è Dumfries dalla destra a crossare un pallone per la testa di Dzeko che anticipa Becao ma colpisce a lato di poco. E’ l’ultimo brivido di un primo tempo vissuto a ritmi altissimi. 
Subito due buone occasioni ad inizio ripresa prima per Pereyra e poi per Dumfries di testa. Al 55esimo Dzeko trova il gol su assist di Barella ma l’arbitro ferma tutto per fuorigioco. Poco dopo è Lovric a trovare una conclusione angolata che Handanovic riesce a deviare in corner da campione. 
L’Inter piano piano va in riserva, l’Udinese invece spinge che è un piacere aumentando le occasioni da gol. Gli ospiti sono all’angolo e nemmeno l’ingresso di De Vrij per Acerbi serve a Inzaghi per ricaricare la sua squadra. Deulofeu colpisce un palo clamoroso, poi è Walace a calciare da ottima posizione in modo troppo centrale. Il gol dell’Udinese si materializza a cinque minuti dalla fine quando da un angolo battuto da Deulofeu è Bijol ad anticipare tutti e trovare l’angolo imparabile per Handanovic. E’ il gol che manda in paradiso l’Udinese e affossa il morale di un’Inter incapace di cambiare marcia. 
Al 90esimo Lautaro avrebbe anche la chance per pareggiare ma su una corta respinta di Silvestri non ha lo scatto necessario per ribadire in gol il pallone. Due minuti più tardi, sull’ennesima ripartenza dell’Udinese arriva addirittura il tris. Deulofeu serve in area un cross al bacio per la testa di Arslan che infila il 3-1 che chiude il match e che manda l’Udinese in vetta alla classifica per qualche ora (l’Atalanta vittoriosa 1-0 a Roma e il Napoli che batte 2-1 il Milan la superano in classifica). 
Finisce 3-1. Partita che, come scritto all’inizio, è stata condizionata dalla scelte scellerate di Inzaghi. La doppia sostituzione dopo mezz’ora, togliere Dzeko prima e Acerbi poi, i mille cambiamenti della difesa (per dire, Skriniar è partito a destra, poi è passato in mezzo, alla fine è finito a sinistra), Gosens per l’ennesima volta in panchina. È evidente che il tecnico nerazzurro non ha in mano la situazione e soprattutto è totalmente incapace di gestire la gara nei momenti di difficoltà. È vero, quando le alternative si chiamano Gagliardini o Correa non puoi certo fare i miracoli, ma nel complesso la squadra c’è, manca quel quid in più da parte dell’allenatore. 
Speriamo che questa sosta serva a riorganizzare le idee e ricaricare le batterie. La stagione è lunga, ma dopo la partenza ad handicap non possiamo più permetterci passi falsi. FORZA INTER !!! 

 PILLOLE STATISTICHE 
• L’Udinese ha eguagliato la sua miglior partenza in Serie A: 16 punti nelle prime sette gare giocate come nel 2000/01. 
• L’ultima volta che l’Inter ha collezionato tre ko esterni consecutivi in Serie A risaliva al maggio 2017, con Stefano Pioli in panchina. 
• Questa é la quarta volta nell’era dei tre punti a vittoria che l’Inter perde in almeno tre delle prime sette gare di un campionato di Serie A: 1998/99, 2000/01 e 2011/12 le precedenti (l’Inter non ha chiuso nelle prime quattro della classifica a fine torneo nelle tre stagioni indicate). 
• L'Inter non segnava su punizione diretta in Serie A da oltre un anno (371 giorni). L'ultimo gol era quello di Federico Dimarco il 12 settembre 2021 contro la Sampdoria. 
• Dal 2017/18 ad oggi (da quando gioca nell’Inter) nessun giocatore ha collezionato piú autoreti in Serie A di Milan Skriniar (quattro, al pari di Francesco Vicari). 
• L’Inter non effettuava due cambi nei primi 31 minuti di gioco in un match di Serie A dal 7 marzo 2009 (Genoa-Inter 0-2, in quel caso Cordoba e Muntari per Materazzi e Burdisso). 
• L’Inter ha subito gol in tutte le ultime otto trasferte di Serie A, dopo che aveva collezionato sei clean sheets nelle precedenti otto. 
• Marcelo Brozovic é il primo giocatore di questo campionato a raggiungere le cinque ammonizioni.

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4 commenti:

Matrix ha detto...

Sarà una stagione complicata. Lo stiamo capendo partita dopo partita. Colpa di Inzaghi? Sì, ma non solo. Qui si devono dare una svegliata tutti, dirigenti compresi.

Brother ha detto...

Sarà una lunga e complicata stagione...

Nerazzurro ha detto...

Inutile dare la colpa a Tizio o a Caio. Bisogna fare gruppo e tornare sulla retta via-

Annuccia ha detto...

Il problema non è Inzaghi ma una società totalmente assente. Sti cinesi hanno rotto le palle!!!