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lunedì 8 novembre 2021

IL DERBY E I TROPPI PUNTI PERSI PER STRADA NEGLI SCONTRI DIRETTI

Se Dimarco avesse segnato il rigore contro l'Atalanta, 
Se Mariani non avesse regalato un rigore alla Juventus, 
Se Lautaro Martinez avesse segnato il rigore stasera, 
Ora saremmo a pari punti col Milan ad un punto dal Napoli capolista. Così, per dire... 
Direi di partire dal tweet che ho scritto ieri sera al triplice fischio finale per analizzare questo derby e, di conseguenza, la prestazione della nostra squadra. Partirei dal fatto che tre rigori ci hanno privato di sei punti, dal fatto che ancora non abbiamo vinto uno scontro diretto (oltre ai pareggi con Atalanta, Juventus e Milan, c’è da considerare la sconfitta contro la Lazio), dal fatto che in quattro scontri diretti su quattro siamo andati in vantaggio e che in quattro scontri diretti su quattro non siamo riusciti a chiudere la partita quando era il momento. 
Certo, contro l’Atalanta e ieri sera abbiamo addirittura rischiato di perdere in zona Cesarini, ma ciò non toglie che eravamo padroni del nostro destino e non siamo stati capaci di sfruttare questa situazione. Potevamo andare alla pausa delle Nazionali di novembre praticamente attaccati al culo di Milan e Napoli e invece siamo ancora, purtroppo, a debita distanza. 
Qualcuno preferisce guardare al lato positivo della questione. È vero che non abbiamo ancora portato a casa uno scontro diretto, ma abbiamo comunque dimostrato di potercela giocare alla pari con tutte. Oddio, è un lato positivo con dei pro e dei contro. In molti (il sottoscritto in primis) avrebbero preferito non aver dimostrato nulla, ma essere riusciti a portare a casa qualche punticino in più. A fine stagione, quando si tirano i bilanci, si contano i punti che hai fatto, non quelli che potenzialmente avresti potuto fare. In questo caso si conteranno i tre punti fatti, non i dodici che potenzialmente avremmo potuto fare. 
L’Inter di ieri sera non mi è dispiaciuta affatto. Temevo un derby in cui i rossoneri ci avrebbero surclassato, invece abbiamo giocato un buon derby, anzi direi ottimo. Abbiamo, come quasi sempre, sofferto nel finale, ma il primo tempo avremmo potuto chiudere con un risultato più largo. E soprattutto il Milan ha dimostrato di essere una signora squadra, da non sottovalutare e che può puntare al titolo. Ma nonostante ciò, chissà, se Lautaro Martinez avesse segnato il rigore… 
E qui apriamo una parentesi importante, anzi due. Primo: perché far battere il rigore ad uno che ha una percentuale realizzativa del 50%? Secondo: potremmo sapere chi è il rigorista dell’Inter? Contro l’Atalanta l’ha tirato Dimarco, contro il Sassuolo Lautaro Martinez, contro la Lazio Perisic, ieri sera uno Calhanoglu e uno Lautaro Martinez. Si riesce ad indentificare un rigorista e dargli il gravoso compito di realizzare i penalty che d’ora in poi ci verranno assegnati? 
Ovviamente è un pour-parler. Avere un rigorista designato non vuol dire che automaticamente riusciremmo a segnare tutti i rigori che ci verrebbero assegnati (chiedere al Napoli e ad Insigne per lumi al riguardo). Però questa incertezza riguardo ai rigoristi crea confusione e basta. 
Chiusa parentesi rigoristi, direi che ancora una volta abbiamo avuto la conferma di essere sulla buona strada, ma che di cammino da fare ce n’è ancora tanto (se vogliamo puntare a giocarci il titolo, volenti o nolenti, dovremmo portare a casa qualche scontro diretto). Inzaghi ha molto da lavorare. Si metta sotto in queste due settimane di pausa per le Nazionali, perché quando si ripartirà avremo Napoli in campionato e Shakthar in Champions League. E non possiamo prenderci il lusso di poter lasciare in giro altri punti. FORZA INTER !!!

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4 commenti:

Anonimo ha detto...

Se mio nonno aveva il pantografo sarebbe stato un tram

Nerazzurro ha detto...

Ecco il solito juventino anonimo che magari ancora piange perché "seceranedved"

Nerazzurro ha detto...

Riguardo al tuo articolo dico che è inutile giocare bene se poi non riusciamo a portare a casa il risultato.

Anonimo ha detto...

@Nerazzurro volevo solo portare leggerezza. Vivo da sempre lo sport (preferisco nettamente il basket al calcio) così. Nel 1998, quando la Juventus ha perso la finale di champions con il Real Madrid ero in giro con i miei amici (milanisti e interisti) che festeggiavano. Un'ora in compagnia dei miei amici valeva notevolmente più di una finale di champions persa. Quando c'è stata la questione Iuliano/Ronaldo ho commentato: inutile investire 90 milioni su un giocatore quando gli arbitri costano meno e danno più garanzie. L'Allegri allenatore non lo conosco (il calcio da vedee è noioso). Mi diverte come parla e il senso che dà alle partite. Le conferenze stampa sono, secondo me, delle enormi prese in giro (ricordo una battuta, molto eloquente, sullo stile "se non gioca Higuain, giocherà qualcun altro" - un po' come dire:" che domanda idiota"). I se sono divertenti, per il resto vale il punteggio omologato dalla Federazione.