E’ ancora molto presto per dire se il Cittadella seguirà la scia di Sassuolo, Carpi, Frosinone e, da ultimo, Crotone; tuttavia c’è già chi ha cominciato a crederci. Soprattutto dopo un inizio di campionato che ha visto i granata raggiungere la vetta con una sfrontatezza disarmante, sino a sfiorare il record delle sei vittorie su sei, disatteso contro il Brescia. Un tre a zero pesante, a ciel sereno, per giunta in casa e per di più contro la stessa squadra che nella stagione 2009/2010 negò al Cittadella il sogno della finale playoff. Fu quello il momento più alto della storia del club, raggiunto dopo un indimenticabile e altrettanto unico sesto posto in Serie B, sotto la guida di Foscarini.
Questa volta però, passate le rondinelle, il Cittadella ha avuto il tempo di riprendersi e, dopo la vittoria a Trapani nella settima giornata, di ricadere, per poi riassestarsi. A causa di una striscia negativa di tre sconfitte consecutive (Frosinone, Perugia e Ascoli) ha perso il primato, scalzato dal Verona, mentre nelle ultime quattro uscite ha raccolto il primo pareggio (contro lo Spezia), altre due vittorie (contro il Latina e la Salernitana) e infine una sconfitta (a Benevento).
Fino a domenica, la matricola Cittadella era ancora seconda, a 25 punti, sola dietro il Verona a 30. Oggi, invece, tra le due formazioni venete si è inserito il Frosinone a 27. Avete letto bene, il Cittadella è una matricola: è terzo in Serie B, ma è appena salito dalla palude della Lega Pro dove era retrocesso nel 2015, durante l’ultimo anno di mister Foscarini.
Fino ad ora sono stati proprio gli scontri diretti (col Brescia, col Frosinone, col Perugia e col Benevento) ad arrestarne la corsa, e questo va rimarcato, perché venerdì andrà in scena quello che si presenta come “lo” scontro diretto di questo girone d’andata: Cittadella-Verona. Ciononostante il Cittadella saprà giocarsi le sue carte, senza ombra di dubbio.
Le promozioni in B della storia del Cittadella sono in tutto tre, come tre sono gli allenatori che le hanno raggiunte: la prima risale alla stagione 1999/2000 e fu ad opera del mitico Ezio Glerean, la seconda, sotto la guida di Claudio “Ferguson” Foscarini, nel 2008, mentre la terza è del 2016, per mano dell’attuale tecnico, l’ “australiano” Roberto Venturato. Ognuno di loro ha qualcosa di speciale per un cittadellese. Glerean addirittura, oltre ad aver fatto da apripista, con il “suo” 3-3-4 e varianti (3-3-1-3, e più tardi il 4-2-4 oggi tornato di moda) divenne talmente famoso da ispirare il primo lungometraggio di Sorrentino, “L’uomo in più” (2001). Nel 2014 ha pubblicato pure un libro, Glerean, dal titolo: “Il calcio e l’isola che non c’è”. Foscarini invece venne ribattezzato “il Ferguson del Piave” perché sedette sulla panchina del Cittadella per ben dieci anni, dal 2005 al 2015, mantenendo la B per sette stagioni.
Infine Venturato, l’australiano. Il suo merito principale non è tanto quello di essere nato e vissuto ad Atherton per un decennio, bensì quello di aver vinto per primo un campionato professionistico nella storia del club. Né Glerean né Foscarini vi erano mai riusciti. Sempre secondi, loro, in Serie C1. Venturato no. Suo è anche il record di punti fatti (76), partite vinte (23), vittorie consecutive (11) e il minor numero di sconfitte subite (4): tutte medaglie dell’anno scorso già riposte nel cassetto. Che sia il predestinato?
Ma non bisogna mai dimenticarsi che tutto questo, la realtà e i sogni del Cittadella sono stati possibili grazie alla lungimiranza di un personaggio, un imprenditore che fondò la società granata nel 1973, grazie alla fusione delle due squadre di calcio cittadine.
L’imprenditore si chiamava Angelo Gabrielli, il padre del Gruppo Gabrielli (settore siderurgia) che naturalmente finanziò e finanzia il Cittadella. Dal 2013 la via d’accesso allo stadio Tombolato è intitolata a lui, l’artefice di quel compromesso storico tra una squadra di ispirazione comunista e l’altra, d’ispirazione cattolica. Se il Cittadella oggi è una realtà in Serie B, gran parte del merito è sicuramente sua.
ARTICOLO TRATTO DA: CALCIOMERCATO.COM
3 commenti:
Aspettiamo Natale per tirare le somme. Ma finora il Cittadella ha convinto solo a metà.
Cittadella-Verona 5-1. Ne sei ancora convinto?
Una rondine non fa primavera...
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