Rain cats and dogs.
Piove sul bagnato nello Yorkshire.
Dopo l’ennesima debacle a Portland
Road,nell’ultima giornata di Championship, gli Whites confermano la propria
fragilità lontano da Elland Road.
Ma non è finita qui.
La Football League, il cui presidente
è tale Shaun Harvey, ha “disqualify owner Massimo Cellino and ask him to step
down from the club as an owner and director”. In pratica la FL, dopo aver
ricevuto le motivazioni della sentenza sul caso Neile, ha ritenuto Cellino
colpevole di comportamento disonesto ed ha quindi giudicato il Presidente non
in linea con i principi che regolano il “fit and proper test” a cui ogni
proprietario o direttore di club deve sottoporsi.
Il presidente Cellino, in carica da
Febbraio, avrà 14 giorni di tempo per presentare appello contro la decisione.
Sono invece 28 i giorni concessi per abbandonare ogni carica all'interno del
club. In base alle leggi inglesi la condanna comminata dal giudice Lepore, per
il caso Nelie, potrà dirsi scontata a partire dal prossimo 18 marzo. Da quella
data quindi Cellino potrebbe tornare a pieno titolo proprietario o direttore
del club. La Football League avrebbe anche “suggerito” al Leeds di rimuovere
Cellino dal suo ruolo proprio fino al 18 marzo data in cui, scontata la pena,
tornerebbe ad essere “fit and proper”. La situazione che si verrebbe a creare
però è stata definita in una nota ufficiale del Leeds United come
“destabilizzante per il club, i tifosi e gli sponsor”.
I prossimi giorni chiariranno le prossime mosse in una vicenda
che, anche alla luce della lettera inviata da David Haigh alla FL (nella quale
l'ex GFH sostiene la dubbia provenienza dei soldi utilizzati dalla banca per
comprare il club), sembra ancora lontanissima da una soluzione.
A questa vicenda, che ha gia dei
connotati thrilling, si deve aggiungere un provvedimento che negli ultimi
giorni è stato profilato al club.
Il Leeds United è, infatti,
una delle nove squadre che si prevede subirà un divieto nei trasferimenti o
delle multe per eccesso di spesa in Championship. Il Leeds di Cellino,
infatti, ha registrato perdite per 22.9 milioni di sterline la scorsa
stagione.
Anche il Queens Park Rangers e
Leicester riceveranno multe enormi, circa 30 milioni e 20 milioni di sterline,
rispettivamente, in relazione alle norme del fair play
finanziario (FFP) imposte dalla Lega Calcio britannica. Blackburn,
Nottingham Forest, Bolton, Bournemouth, Birmingham e Middlesborough e Leeds
possono aspettarsi anche loro un divieto dell’attività di trasferimento nella
finestra di gennaio e in alcuni casi anche oltre, se non affrontano i loro
problemi finanziari.
Secondo le regole FFP della Lega i
club che si trovano ” in overspend”, e che così facendo spesso raggiungono
il lucroso traguardo della Premier League, sono colpiti con multe molto
salate. La punizione del Leeds potrebbe essere l’ultima delle sue
preoccupazioni, però, dato che i conti 2013-2014 non sono ancora stati
resi pubblici; infatti ci si aspetta un quadro allarmante fatto di caos fiscale
e d’incertezza. Secondo il Mail, il reddito del Leeds è sceso a 25.3
milioni da 28.6 della stagione precedente, come conseguenza della riduzione
degli introiti portati dalla TV, dai proventi commerciali e dal merchandising,
che hanno creato una perdita pari a 20.4 milioni e una perdita al
netto delle imposte di 22.9 milioni.
I conti contengono alcuni numeri
allarmanti, in particolare gli azionisti di minoranza della Gulf Finance
House, che hanno una quota del 25 per cento, devono ricevere
circa 20.9 milioni sterline dal Leeds, e il proprietario di maggioranza,
Massimo Cellino, deve ricevere dal club inglese i 12.2 milioni che ha
iniettato nel 2014 personalmente o attraverso società a Londra e in Italia.
Il conto è salatissimo. Ma ci aspettiamo ulteriori colpi di scena.
Ma i tifosi del Leeds, forse hanno gia
da tempo imparato a soffrire.
Sui fangosi campi di calcio dell’Inghilterra
degli anni Settanta, il sacrificio, la tensione, le follie erano ordinaria
quotidianità. Un pezzo di storia giallo blu è raccontata nel celebre romanzo
“Maledetto United”
Nel 1974 l’eccentrico Brian
Clough accetta di allenare una delle più difficili squadre del campionato
di calcio inglese: il Leeds United. Giocatori altezzosi, in cima alla
classifica, ma aggressivi e scorretti. Disposti a tutto pur di vincere. Clough
sa che non sarà semplice far funzionare le cose, eppure non rifiuta l’incarico
e spinto da un orgoglio infinito accetta nella convinzione di poter trasformare
il Leeds in una squadra che vince senza imbrogliare.
“Loro sono la sua squadra. Il suo
Leeds. Il suo sporco, maledetto Leeds e lo saranno sempre. Non la mia squadra.
Mai. Non la mia. Mai. Non questa squadra. Mai.”
1 commento:
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