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sabato 19 giugno 2021

SORPRESA UNGHERIA, LA FRANCIA TREMA MA SI SALVA – RIECCO LA GERMANIA: POKER A CR7 - DELUSIONE SPAGNA

 
EUROPEI DI CALCIO 2020 – GIRONE E 
UNGHERIA-FRANCIA 1-1 
47' pt Fiola – 66’ Griezmann 

UNGHERIA (3-5-2): Gulacsi; Botka, Orban, At. Szalai; Nego, Kleinheisler (38' st Lovrencsics), Nagy, Schafer (30' st Cseri), Fiola; Ad. Szalai (26' Nikolic), Sallai. 
A disp.: Dibusz, Bogdan, Lang, Kecskes, Holender, Varka, Siger, Varga, Schon. 
Ct.: Rossi. 
FRANCIA (4-3-1-2): Lloris; Pavard, Varane, Kimpembé, Digne; Pogba (30' st Tolisso), Kanté, Rabiot (12' st Dembelé (42' st Lemar)); Griezmann; Benzema (30' st Giroud), Mbappé. 
A disp.: Mandanda, Maignan, Lenglet, Sissoko, Hernandez, Dubois, Koundé, Thuram. 
Ct.: Deschamps. 
Arbitro: Oliver (Inghilterra) 

Prima grande sorpresa di questi Europei. L’Ungheria frena la Francia che al Puskas Arena di Budapest non va oltre l’1-1. Davanti a 60mila spettatori della Puskas Arena, i padroni di casa hanno trovato il vantaggio nel recupero del primo con un inserimento dalla sinistra di Fiola, lucido a battere Lloris nell'uno contro uno. La reazione della Francia nella ripresa è flebile e porta solo al pareggio di Griezmann al 66' dal centro dell'area. 
La formazione di Marco Rossi ha ripetuto la prova organizzata e attenta già messa in campo contro il Portogallo all'esordio, non solo resistendo per tutta la gara senza crolli nel finale ma venendo premiata per un atteggiamento più coraggioso per la prima ora di gioco. Per evitare la sconfitta la Francia ha dovuto fare gli straordinari, senza mai mettere troppo in difficoltà l'Ungheria per dire la verità, ma senza dubbio dovendo pescare dal talento dei singoli quel qualcosa in più per evitare una figuraccia. 
L'aggressività dei magiari di Rossi ha messo in difficoltà i Bleus fin dalle prime battute, ma se il coraggio dei padroni di casa ha lasciato anche qualche spazio di manovra a Mbappé e Benzema, imprecisi davanti al portiere nonostante qualche magia tecnica in area, le incursioni sulla fascia sinistra di Sallai e Fiola hanno mandato fuori giri molto presto Pavard. 
La partita è finita 1-1 e può essere derubricata a sorpresa ma ha rischiato di diventare il risultato più clamoroso dell’Europeo. 


EUROPEI DI CALCIO 2020 – GIRONE F 
PORTOGALLO-GERMANIA 2-4 
15' C. Ronaldo – 35' Ruben Dias (aut.) – 39' Guerreiro (aut.) – 51’ Havertz – 60’ Gosens – 67’ Diogo Jota 

PORTOGALLO (4-3-3): Rui Patricio; Semedo, Ruben Dias, Pepe, Guerreiro; Bernardo Silva (1' st Renato Sanches), William Carvalho (13' st Rafa Silva), Danilo Pereira; Bruno Fernandes (19' st Moutinho), Diogo Jota (38' st André Silva): C. Ronaldo. 
A disp.: Lopes, Rui Silva, Fonte, Guedes, Neves, Gonçalves, Dalot, Palhinha. 
All.: Santos. 
GERMANIA (3-4-3): Neuer; Ginter, Hummels (17' st Emre Can), Rudiger; Kimmich, Gundogan (28' st Sule), Kroos, Gosens (17' st Halstenberg); Muller, Gnabry (42' st Sané), Havertz (28' st Goretzka). 
A disp.: Leno, Trapp, Volland, Werner, Neuhaus, Koch, Gunter. 
All.: Loew. 
Arbitro: Taylor (Ing) 

Dopo la sfortunata sconfitta subita contro la Francia, la Germania si riscatta e batte il Portogallo 4-2. A Monaco di Baviera gol e spettacolo. Dopo un quarto d’ora apre le danze Cristiano Ronaldo, poi la squadra di Loew reagisce grazie a un super Gosens e cala il poker. Le autoreti di Ruben Dias e Guerreiro (tra il 35esimo e il 39esimo) ribaltano tutto in 4 minuti soltanto, poi Havertz (51esimo) e Gosens (60esimo) arrotondano il risultato. A segno anche Diogo Jota (67esimo). 
Portogallo-Germania prometteva scintille e così è stato. Sei gol, emozioni e spettacolo. Nomi alla mano, il grande protagonista del match è Robin Gosens. In un pomeriggio magico l'esterno dell'Atalanta mette a referto un gol capolavoro annullato, un autogol provocato, un assist e una rete regolare di testa. 
Al Portogallo invece non è bastato il solito Ronaldo, sempre pronto a colpire ma anche spesso poco assistito dai compagni di reparto nella manovra. Un poker duro da digerire per i lusitani, che ora dovranno vedersela con la Francia nell'ultima giornata. 
I lusitani campioni d’Europa in carica confermano di essere al capolinea e sono stati mantenuti a galla grazie a Cristiano Ronaldo (comunque deludente). 
Il discorso qualificazione è rimandato all’ultima giornata con Francia a 4 punti e Germania e Portogallo a 3 (i tedeschi dovranno vedersela con l’Ungheria, mentre Francia-Portogallo è sfida da dentro o fuori). Saranno 90 minuti tutti da vivere. 
 Theseus 


EUROPEI DI CALCIO 2020 – GIRONE F 
SPAGNA-POLONIA 1-1 
25’ Morata – 54’ Lewandowski 

SPAGNA (4-3-3): Unai Simon; M. Llorente, Pau Torres, Laporte, Jordi Alba; Koke (23' st Fabian Ruiz), Rodri, Pedri; Gerard Moreno (23' st Sarabia), Morata (42' st Oyarzabal), Dani Olmo (16' st Ferran Torres). 
A disp.: De Gea, Sanchez, Azpilicueta, D. Llorente, Thiago Alcantara, Eric Garcia, Gayà, Traoré. 
All.: Luis Enrique. 
POLONIA (3-4-2-1): Szczesny; Bereszynski, Glik, Bednarek (40' st Dawidowicz); Jozwiak, Moder (40' st Linetty), Klich (10' st Kozlowski), Puchacz; Swiderski (23' st Frankowski), Zielinsk; Lewandowski. 
A disp.: Skorupski, Fabianski, Kedziora, Helik, Rybus, Kownacki, Placheta, Swierczok. 
All.: Paulo Sousa. 
Arbitro: Orsato (Italia) 

La Spagna che non ti aspetti. Pareggia 1-1 con la Polonia e, dopo lo 0-0 con la Svezia al debutto, deve battere la Slovacchia per evitare una clamorosa eliminazione. Le Furie Rosse passano con Morata al 26esimo. Al 54esimo Lewandowski trova il pari di testa e quattro minuti dopo Gerard Moreno si procura e sbaglia (palo) un calcio di rigore. Nel finale Szczesny salva il risultato. 
La Spagna colleziona il secondo pareggio di fila (quarto pareggio consecutivo tra Europei e Mondiali) e ora si giocherà la qualificazione nell'ultimo match contro la Slovacchia. Ancora una volta i ragazzi di Luis Enrique deludono e, una volta in vantaggio, si fanno raggiungere e sprecano il rigore del sorpasso. Questa volta Morata trova la via del gol, anche se ha sulla coscienza un altro paio di conclusioni non irresistibili sbagliate. Analogo discorso per Gerard Moreno, che macchia un'ottima prova sbagliando il penalty del 2-1. 
Kacper Kozlowski (17 anni e 246 giorni) è diventato il più giovane giocatore a disputare una partita nella storia degli Europei, superando il record di Jude Bellingham (17 anni e 349 giorni) stabilito con l'Inghilterra sei giorni fa.



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7 commenti:

Artur ha detto...

I dues autogoals hanno cambiato match. Portugal sfortunado.

Riccardo ha detto...

Adesso i galletti abbasseranno la cresta. E se dovessero perdere col Portogallo...

Mattia ha detto...

L'Ungheria ha avuto la sfortuna di capitare in un girone difficilissimo altrimenti avrebbe superato il turno senza troppi affanni.

LadyMarianne ha detto...

Viva l'Ungheria, viva Marco Rossi!!! Non succede, ma se succede...

Entius ha detto...

@LadyMarianne. Il tuo grande amore per la Francia e i francesi. Eheheheheh

Matrix ha detto...

@Mattia. Purtroppo hai pienamente ragione. Fosse capitato in un altro girone ce l'avrebbe fatta.

Theseus ha detto...

Dopo la sconfitta con la Francia erano iniziati i processi alla Germania. Mai dare per morta la Nazionale teutonica.