
È stato un campionato diverso rispetto agli altri. Vissuto per la prima volta su una rivalità vera e viva fino all’ultimo, con un Napoli che non ha mollato di un millimetro e che è stato capace di battere i bianconeri a domicilio nel decisivo scontro finale di metà aprile (quello che è successo nelle successive due giornate non credo abbia bisogno di commenti).
Mai come stavolta la Juventus è stata vicina ad abdicare. Per la cavalcata degli azzurri, certo. Ma soprattutto perché qualcosa a un certo punto è sembrato incepparsi nella macchina perfetta dei campioni d’Italia. Con un Dybala che di colpo si è smarrito e una difesa che dopo essere stata un muro insuperabile a gennaio, ha iniziato ad avere qualche scricchiolio nel momento cruciale della stagione. Ma nonostante ciò è riuscita a rimanere a galla grazie alla bravura dei singoli (Douglas Costa in modo particolare). E anche se è arrivata a fine stagione stravolta nel fisico, fiaccata anche nel morale (soprattutto dopo l’eliminazione in Champions League) e riuscita a vincere ancora.
Qualche tifoso del Napoli dirà “vince ancora, ma grazie agli arbitri”. Affermazione corretta per certi versi (la direzione di Orsato in Inter-Juventus rimarrà negli annali come quella famosa di Ceccarini in Juventus-Inter di 20 anni fa). Il Var sembrava dovesse rendere giustizia a tutti, ma alla fine, come sempre, fatta la legge trovato l’inganno. In questo caso rappresentato dal fatto che il Var era solo uno strumento in mano degli arbitri a cui è dato facoltà di utilizzarlo o non utilizzarlo e in più di un’occasione la discrezionalità dell’arbitro ha fatto la differenza. Ma sarebbe riduttivo dire che la Juventus ha vinto solo grazie agli arbitri. I bianconeri, pur con i loro alti e bassi, hanno disputato un ottimo campionato, qualche volta vincendo in modo insperato (mi viene in mente il gol di Dybala contro la Lazio), ma sempre dimostrando di essere i più forti.

La forza mentale e l’abitudine a certi traguardi ha dato ai bianconeri una marcia in più rispetto al Napoli spettacolare ma forse meno forte caratterialmente e senza i dovuti ricambi. In 38 partite di campionato i valori vengono a galla prima o poi. Vince sempre il più forte per rosa, testa, società e individualità. La Juve ha vinto perché è stata la più forte. E pazienza se ancora una volta c’è lo zampino degli arbitri. In fondo anche questo fa parte del calcio. Almeno in Italia.
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3 commenti:
Sicuramente di tutti e sette è quello più immeritato. Non che la Juventus vinca scudetti meritatamente...
Io invece credo che alla fine i veri valori vengano fuori e che lo scudetto bianconero sia più che meritato.
Sminuire le vittorie altrui vi riesce sempre particolarmente bene. Ma voi da quanto tempo non portate a casa un trofeo? Prima di criticare gli altri, pensate a cosa state combinando voi.
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