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lunedì 14 maggio 2018

CHAMPIONS LEAGUE: UN'ALTRA POSSIBILITÀ', L'ULTIMA

Ringraziamo tutti in coro
San Walter Zenga da Milano
Probabilmente a fine stagione a molti tifosi nerazzurri servirà un cuore nuovo. Meno male che fra sette giorni finisce il campionato, altrimenti si sarebbe sicuramente formata una fila interminabile negli ospedali di tifosi nerazzurri che avevano bisogno di un trapianto di cuore. Battute a parte (si fa per scherzare e sdrammatizzare, mi auguro che nessuno si offenda), questo finale di stagione nerazzurro non è di certo adatto ai deboli di cuore.
Ieri nel primo pomeriggio eravamo rassegnati, delusi, incazzati, arrabbiati. Un’altra stagione buttata alle ortiche, un’altra stagione a guardare gli altri che giocano in Champions League contro l’elite del calcio europeo, mentre a noi tocca il Beer Sheva di turno in Europa League. Non avevamo neanche finito di imprecare contro Icardi, contro Zhang, contro Zanetti, contro Santon (è sempre colpa di Santon, anche quando non gioca) contro Spalletti, contro Ausilio (dietro ogni fallimento nerazzurro c’è sempre un dirigente nerazzurro, ieri Branca, oggi Ausilio) contro l’ultimo dei magazzinieri, ed ecco di colpo che Walter Zenga (cuore nerazzurro) ci regala un’altra possibilità, un’altra chance, l’ultima.

Il pareggio di ieri pomeriggio della Lazio a Crotone (God Save the Spiderman) ci permette di rimanere a tre punti della Lazio e di avere la possibilità, domenica prossima nello scontro diretto, di battere i biancocelesti, di agganciarli in classifica e di conquistare la qualificazione in Champions League grazie al vantaggio negli scontri diretti.

Tutto semplice, tutto facile, praticamente una passeggiata di salute. Un po’ come la goleada che dovevamo rifilare al Sassuolo (e come è finita lo sappiamo benissimo, purtroppo).
Zenga ci ha regalato la possibilità di giocarci la qualificazione alla prossima Champions League fino all’ultima giornata, ma questo è il minimo. Perché, è lo dico con una sana dose di realismo e non di pessimismo, non pensate di andare all’Olimpico ed avere vita facile, non fantasticate sul fatto che Icardi o Perisic o Rafinha o Tiziocaiosempronio la metta dentro, non pregustate con largo anticipo l’approdo alla prossima Champions League.
Domenica sarà una battaglia, una battaglia dura. La Lazio venderà cara la pelle e, particolare non da poco, potrà contare su due risultati su tre per centrare la qualificazione. Noi invece dovremo vincere per forza e per farlo dovremo sperare che Icardi, Perisic, Brozovic, Candreva, Miranda, Handanovic, Skriniar siano in giornata di grazia (ho volutamente escluso Rafinha perché sono sicuro al 100% che il brasiliano sarà in stato di grazia e che potrà essere lui il vero e unico trascinatore di questa squadra).
Sarà una battaglia, sarà difficile-quasi-impossibile, sarà… Sarà quel che sarà. Volete sapere una cosa? Io ci credo. Possiamo e dobbiamo crederci. Senza timori né paura, ma con tanta grinta e rabbia agonistica. Crediamoci. Fino al novantesimo. FORZA INTER !!!


2 commenti:

Mark della Nord ha detto...

Cerchiamo di giocarci al meglio quest'ultima chance.
Loro sono favoriti, non fosse altro che per il fatto di poter disporre di due risultati su tre; e quindi di poter agire di rimessa.
Però...chissà... come si dice...la palla è rotonda...
Oops, mi correggo e specifico: la palla è rotonda escluso quando in campo c'è la juve.

Nicola ha detto...

Non mi pare il caso di santificare Zenga, non ha fatto niente di eccezionale. Solo il suo dovere, per la sua squadra. Vi ricordo che a Milano ha strappato un pareggio, non proprio una mossa da interista. ;-)