
L'ultima volta fu un pareggio spettacolare in un torneo del '97 in Francia, Del Piero era giovan
issimo e fece il fenomeno con una doppietta davanti all'astro nascente Ronaldo, lui pure peraltro in gol, ma una volta sola. I flash della memoria però sono tanti e vanno persino al di là della sfida più celebrata, quella del Mundial '82, che finì 3-2 (ultimo successo azzurro). La tripletat di Paolo Rossi ma anche Pelè che stacca mezzo metro più in alto di Burgnich all'Azteca, i sei minuti di Rivera, Trapattoni che annulla O Rei in amichevole e si garantisce gloria imperitura, Meazza che nella prima partita, in semifinale
ai mondiali del 1938, va a calciare il rigore decisivo mentre gli si rompe l'elastico dei pantaloncini: tira tenendosi su le braghe con la mano ma fa ugualmente gol. Le lacrime di Franco Baresi e quelle di Baggio, ma prima c'erano state quelle di Falcao e di Leandro. La faccia da guerriero di Dunga che alza la Coppa, il volto imperturbabile di Zoff nell'ultima parata al Sarria.


Sono tante, infinite, le immagini da sogno che Italia-Brasile ha regalato in 71 anni di sfide: altre arriveranno domani grazie a gente come Pato, Robinho, Ronaldinho, Adriano, Pirlo, De Rossi, Gilardino, Toni, Buffon. Perché Brasile-Italia non è mai stata una partita normale e dietro ogni Brasile-Italia c'è stata, c'è e sempre ci sarà un'emozione da raccontare.
1 commento:
Speriamo sia una bella partita magari con tanti gol...
E se vince l'Italia, meglio.
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