Questi giorni di pausa per le Nazionali sono coincisi anche con un periodo di calma lavorativa da parte mia. E allora ne ho approfittato per fare qualcosa che non facevo da un po’ di tempo: un’intervista (sono andato a controllare, l’ultima risaliva a 5 anni fa). L’occasione mi è stata data dal bravo e disponibile Alessandro Rossi, giornalista esperto di calcio internazionale che con gentilezza e disponibilità mi ha concesso un po’ del suo tempo per rispondere a qualche domanda.
Parto con la domanda più banale e scontata che possa esistere. Qual è il campionato più interessante?
"Senza dubbio la Premier League inglese. La sua competitività e la capacità di attirare i migliori giocatori e allenatori del mondo la rendono unica. Inoltre, la passione e l'atmosfera degli stadi inglesi sono difficili da eguagliare. Basta guardare una qualsiasi partita del campionato inglese per capire la grossa differenza tra il loro calcio e quello italiano, per esempio. E quando parlo di differenza non intendo solo sul campo, ma anche come atmosfera allo stadio, clima che si respira sugli spalti. Per tanti e tanti motivi solo molto avanti rispetto a noi italiani".
Non seguo molto il calcio inglese, ma non posso che essere d’accordo. Infatti parlavo di domanda banale e scontata proprio per questo. Perché la risposta è pressoché ovvia. Ok, togliendo Inghilterra, Francia, Italia, Spagna e Germania, quale è il campionato da seguire?
"Il campionato olandese è sicuramente uno dei più interessanti da seguire. Le squadre olandesi sono sempre competitive in Europa e i giocatori che emergono in questo campionato sono spesso di alto livello. Poi ti direi naturalmente Portogallo. Provo a dire qualcosa di meno ovvio: il campionato belga secondo me è in grande crescita. Tempo 3-4 anni e potrebbe diventare ai livelli di quello olandese."
Parliamo delle grandi leghe. In Inghilterra che campionato si prospetta?
"Il Liverpool e l’Arsenal hanno messo subito le cose in chiaro con una buona partenza. Il Manchester City è in ripresa e poi a me piace molto il Chelsea di Maresca. Secondo me si prospetta il solito campionato equilibrato dove ci sono 3-4 squadre che se la giocheranno fino alle fine. Senza dimenticarci questo Crystal Palace che magari non vincerà, però sono sicuro che sarà un grande protagonista della stagione".
In Spagna sarà il solito dualismo Real Madrid-Barcellona?
"Ahimè, sì. Onestamente non vedo avversari in grado di competere con Real e Barca. L’Atletico Madrid sarebbe potuto essere un outsider, ma la formazione di Simeone è in grande calo. Troppi campioni tra merengues e blaugrana. C’è un vero e proprio solco scavato tra queste due squadre e le altre 18."
In Francia e Germania anche quest'anno domineranno Psg e Bayern Monaco?
"Il PSG e il Bayern Monaco sono sicuramente due squadre molto forti e questo inizio di stagione conferma il loro predominio, ma voglio essere fiducioso. In Francia, il Marsiglia di De Zerbi, il Monaco e il Lione potrebbero essere concorrenti pericolosi, mentre in Germania confido nel Borussia Dortmund e nel Bayer Leverkusen che non più tardi di due anni fa vinse il titolo."
E ovviamente concludiamo con l’Italia.
"Napoli, Milan, Inter e Juventus. Inutile girarci intorno, lo scudetto andrà ad una di queste quattro squadre. Il Napoli lo vedo leggermente favorito, ma la concorrenza è più agguerrita che mai."
Quali potranno essere le possibili sorprese in Champions League?
"Non credo che ci saranno grosse sorprese. Mi dispiace dirlo, ma alla fine saranno sempre le stesse ad arrivare fino in fondo. Ci potrebbe essere qualche eliminazione eccellente lungo il cammino, questo è ipotizzabile, ma in semifinale e finale non vedo grosse sorprese."
Ringrazio nuovamente Alessandro Rossi per il tempo che mi ha dedicato e spero che in futuro ci siano altre occasioni per colloquiare nuovamente con lui.
ENTIUS. Giornalista mancato, tifoso nerazzurro, blogger per passione. Appassionato di calcio da quando i Mondiali di Italia ’90 gli cambiarono la vita. Ha deciso che scriverà un libro prima o poi.

4 commenti:
Sintetico, ma esaustivo. Mi fa piacere che hai trovato il tempo per riprendere a fare interviste.
E oltre alle interviste, mi sembra che tu stia dedicando più tempo al blog, stimolando anche noi collaboratori. Non può che far piacere.
Sì, confermo. Nelle ultime settimane sono un pò più "presente". Non so fino a quando durerà, ma sto riscoprendo il piacere di dedicarmi al blog.
Non è che si sia sbilanciato più di tanto...
Un pronostico un po' più azzardato?
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