LATO B – Appunti sulla Serie Cadetta
Dopo una stagione perfetta, è arrivata la certezza: il Sassuolo è di nuovo in Serie A. La promozione arriva con un anticipo di cinque turni rispetto alla fine del torneo, complice il pari (2-2) tra Mantova e Spezia.
Il Sassuolo, con una potenza economica fuori scala per la Serie B, è stato in grado di confermare le attese e garantirsi l’immediato ritorno nella massima serie.
La squadra emiliana ha finora ha messo a segno 73 reti (più di due a partita di media), soglia che nella Serie B a 20 squadre è stata superata solo dal Milan 1982-83, che chiuse a 77. Ma i neroverdi hanno cinque partite per fare meglio.
L’ad Giovanni Carnevali lo aveva detto subito dopo la pesante sconfitta contro il Cagliari costata la discesa lo scorso maggio: “Torneremo il prima possibile”. La promessa è stata mantenuta. Merito di una rivoluzione programmata in estate: la scelta di affidare la panchina a un profilo esperto come Fabio Grosso si è rivelata vincente. L’allenatore era già riuscito nell’impresa due anni fa con il Frosinone.
Una strategia societaria precisa messa a punto nei minimi dettagli anche sul fronte mercato. Convincere Berardi a giocare in B non era semplice, lui però ha scelto di restare per amore dei colori. È stato fatto uno sforzo importante anche nel rispedire al mittente tutte le offerte arrivate per Laurienté: protagonista assoluto in campionato. L’esterno francese con 15 gol è finora il miglior marcatore della squadra.
La supremazia del Sassuolo non è mai stata davvero in discussione. I neroverdi hanno comandato la classifica fin da inizio anno creando un solco importante con tutte le inseguitrici. Soltanto il Pisa di Inzaghi ha provato davvero a tenere il passo, poi più nulla. Per la formazione di Grosso sono 75 punti conquistati in 33 partite, addirittura 73 i gol realizzati: in media almeno due per ogni sfida. Un record per la Serie B tornata a 20 squadre nel 2019-20, l’ultimo club a superare la quota (in un campionato a 22) era stato l’Empoli di Vivarini e Andreazzoli nel 2017-18: i toscani arrivarono a 88 reti a fine stagione. Adesso l’obiettivo è raggiungere il primato del Milan di Castagner stagione 1982-83 quando nella B a 20 i rossoneri si fermarono a 77 centri. Non solo Laurienté, decisivi sono stati pure i dieci gol messi a segno da Pierini, i nove di Mulattieri e i sette di Thorstvedt (infortunato da febbraio) e Moro.
Ai numeri incredibili dell’offensiva neroverde si aggiungono anche i dodici preziosi assist serviti da Berardi: il migliore per passaggi vincenti in questa Serie B.
Il vero punto di svolta nella stagione del Sassuolo è stato il ritorno in campo del suo numero 10. Arrivava da sette mesi di stop per l’infortunio al tendine d’Achille, a ottobre ha smaltito i problemi fisici iniziando subito a essere decisivo. Per Berardi un assist alla prima in B contro il Cittadella, due passaggi vincenti nella gara successiva contro il Brescia, poi la rete realizzata contro il Mantova. È diventato insostituibile nell’attacco di Grosso, insieme all’altro fenomeno Laurienté.
Le uniche sconfitte (quattro) sono arrivate tutte contro grandi squadre (Cremonese, Pisa, Spezia e Palermo), ma il ritmo tenuto col resto del gruppo ne ha attutito la gravità. Certo, rimane intatto il primato del Benevento (promosso sette turni prima della fine nel 2020) ma il Sassuolo in Serie B ha corso troppo veloce, quasi avesse fretta di tornare nell’Olimpo del calcio. E ci è riuscito alla grande.
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PAKOS. Uno che non ricorda quando si è appassionato al calcio e non ha ancora capito perché lo ha fatto.
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1 commento:
Rosa di ben altro livello rispetto alle altre avversarie. La promozione è strameritata e naturale conseguenza di questa superiorità.
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