
Questo perché il DPCM del 17 maggio firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte vieta fino al 14 giugno ogni competizione sportiva: "Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati".
In realtà il campionato potrebbe comunque riprendere il 13 giugno. Sarà così se il governo concederà una deroga, e aggirerà in questo modo, solo in parte il divieto. Da Palazzo Chigi sono giunte delle rassicurazioni alle società. Il governo attende ulteriori dati sul contagio, e se saranno positivi potrà essere modificato il DPCM.
Lo slittamento di una settimana, con ripartenza fissata dal 13 al 20 giugno, potrebbe diventare comunque inevitabile se non si riuscirà a trovare un accordo sugli allenamenti di gruppo. Le società di Serie A, il Comitato Tecnico Scientifico e il Governo devono trovare l'intesa su tre punti: 1) il ritiro prolungato per i calciatori; 2) la quarantena obbligatorio per tutta la squadra che ha al suo interno un positivo; 3) la responsabilità per i medici sociali.
Nel frattempo il presidente della Figc, vista la situazione venutasi a creare, sta di nuovo pensando alla formula dei playoff e playout, già ipotizzata nelle scorse settimane e poi accantonata visto lo scarso gradimento mostrato dai club (in molti non sarebbero d’accordo).
L’ipotesi sarebbe che le prime 12 disputerebbero i playoff con Juventus, Lazio, Inter e Atalanta che entrerebbero direttamente in gioco dai quarti e le altre otto a sfidarsi in base alla classifica con la quinta che sfiderebbe la dodicesima (Roma-Cagliari), la sesta affronterebbe l’undicesima (Napoli-Sassuolo), la settima contro la decima (Milan-Bologna) e l’ottava se la vedrebbe con la nona (Verona-Parma). Le vincenti affronterebbero le prime quattro, ipoteticamente sempre in base alla classifica. Quindi teoricamente Atalanta contro la vincente di Roma-Cagliari, Inter per la vincente di Napoli-Sassuolo, Lazio affronterebbe la vincente di Milan-Bologna e Juventus contro la vincente di Verona-Parma.
Discorso simile per i playout che vedrebbe impegnate le ultime otto in classifica (nell’ordine: Fiorentina, Udinese, Torino, Sampdoria, Genoa, Lecce, Spal e Brescia).
Una soluzione che smaltirebbe di molto il calendario, considerando che le sfide verrebbero giocate in gare secche (su campo neutro del Centro-Sud, ovviamente a porte chiuse).
Ma ovviamente una soluzione che non piace a molti. Lotito ha manifestato perplessità nel giocarsi lo scudetto con Inter e Atalanta, figuriamoci se lo farebbe con Cagliari e Sassuolo che hanno quasi la metà dei punti dei biancocelesti. E lo stesso vale per chi è in una situazione di classifica abbastanza tranquilla e dovrebbe rimettersi in gioco per lottare per la salvezza. E ve lo immaginate le polemiche e le proteste se, per assurdo, a giocarsi il titolo sarebbero Cagliari, Sassuolo o Bologna?
Soluzione che lascia sicuramente perplessi, ma che, probabilmente rappresenta il male minore. Se vi ricordate, ne parlai già un paio di mesi fa, esprimendo i miei dubbi (e si parlava di playoff tra le prime quattro, figuriamoci ora che si parla di allargare a 12 squadre). Ma a questo punto, vista la situazione venutasi a creare e viste le mille difficoltà nel riuscire a completare la stagione (non dimentichiamoci che per chiudere tutto entro il 3 agosto bisognerebbe affidarsi ad un vero e proprio tour de force), siamo sicuri che questi playoff fanno proprio schifo?
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8 commenti:
A me sembra una stupidata. Non sarebbe corretto che un Cagliari o un Sassuolo debbano contendere lo scudetto a Juventus e Lazio che hanno dominato per gran parte della stagione.
Ma il problema non si pone. Playoff o stagione regolare, ci pensano gli arbitri a far vincere chi di dovere...
Però che cosa incredibile sarebbe se si decidesse lo scudetto ai playoff e a vincere lo scudetto fosse una outsider. Sarebbe fantastico.
@Pakos. Magari lo vince il Parma...
@Pakos. Fantastico, certo. Ma poi chi lo spiega a Lotito e Agnelli?
L'ipotesi ideale sarebbe dei playoff più ristretti. Tra le prime 4 o al limite le prime 6.
@Brother. Un'altra soluzione potrebbe essere un girone all'italiana tra le prime quattro. Oppure sfide terza-sesta e quarta-quinta e le vincenti giocano in un girone all'italiana con prima e seconda.
In caso di playoff la soluzione ideale sarebbe quella di restringerla a poche squadre. Già questa idea di playoff mi convince poco, figuriamoci allargarla a così tante squadre.
Non male l'idea del girone all'italiana tra le prime quattro.
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